Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] dal punto di vista concreto i loro principi non sempre trovavano rispondenza nella realtà viva dell’evoluzione linguistica. Così, dopo i neogrammatici, l’attenzione si spostò sullo studio dei modi in cui le lingue mutano. Con G.I. Ascoli, per es., la ...
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Nato nel 1845, da antica famiglia francese trasferitasi in Polonia nel secolo XVII, B. de C. studiò dapprima a Varsavia; fu poi, per molti anni, all'estero, prese la laurea a Lipsia, e dal 1875 insegnò [...] ma ha disperso la sua attività in saggi numerosissimi (ne riunì poi alcuni nel volume Szkicejezykoznawcze, Varsavia 1904). Dai neogrammatici egli si stacca per la sua continua preoccupazione di subordinare i fatti linguistici ai fatti psichici e alla ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] 'afrikaans) doveva approdare a una serie di riflessioni teoriche fortemente divergenti rispetto a quelle sostenute dai colleghi neogrammatici. I suoi interessi romanistici e, soprattutto, i tanti lavori sui pidgins e i creoli indussero Schuchardt a ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] sez. Goidanich, pp. 3-59, e, soprattutto, il profilo introduttivo G.I. Ascoli e lo scritto L'Ascoli e i neogrammatici, nella Silloge linguistica dedicata alla memoria di G.I. Ascoli, da lui organizzata e diretta, pubblicata come vol. XXII-XXIII [1929 ...
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SCHLEICHER, August
Vittore Pisani
Glottologo, nato a Meiningen il 19 febbraio 1821, morto a Jena il 6 dicembre 1868: era stato professore nell'università di Praga e poi, dal 1857, in quella di Jena.
Natura [...] e flessivo, nella formazione delle lingue; l'ineccepibilità delle leggi fonetiche, insegnata dallo Schleicher assai piima che dai Neogrammatici (cfr. J. Schmidt, Zeitsthr. f. vgl. Sprachforsch., XXVIII, p. 303 segg. e XXXII, p. 419 seg.; Collitz ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La scoperta dell'origine comune delle lingue antiche dall'indoeuropeo
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per quanto ci [...] delle lingue prosegue nella seconda metà dell’Ottocento attraverso le ricerche di un movimento che viene definito dei “neogrammatici”, del quale sono fondatori Hermann Osthoff e Karl Brugmann. Ad essi è legata la formulazione del principio della ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] dotati di maggiore prestigio secondo onde concentriche che spesso si incrociano reciprocamente. Poi, in seno alla scuola dei neogrammatici (1875-1880), si sviluppò l’interesse per la lingua parlata e per le sue varietà dialettali e fu progettato ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] dopo i primi contatti parigini, il B. s'era ritrovato in Svizzera. Ne nacque uno scontro con C. Salvioni, chedei neogrammatici era allora in Italia il campione più autorevole, e la polemica si rinnovò poi vivace a proposito dell'Elmento germanico. Il ...
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CASAGRANDE, Alberto
Sergio Cella
Nacque a Torcegno (Trento) in una modesta famiglia, da Pietro e da Domenica Lanzi, il 2 nov. 1841. Compì privatamente gli studi primari a Borgo Valsugana, poi frequentò [...] e 5 latine per i ginnasi italiani, seguendo il metodo della scuola germanica (Grimm, Bopp, Curtius, Hartel e i neogrammatici) e proponendosi di sostituire con manuali nuovi e chiari le vecchie traduzioni più o meno riuscite di manuali tedeschi. Fra ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] in (12), tratto da un’interrogazione d’esame (ibid.):
(12)
A: Mi parli dei neogrammatici!
B: Sì (–) dunque allora i neogrammatici cioè [silenzio].
I segnali discorsivi possono variare secondo diverse dimensioni sociolinguistiche.
(a) Età. I giovani ...
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neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...