SIRONI, Mario
Elena Pontiggia
– Nacque a Sassari il 12 maggio 1885 da Enrico e da Giulia Villa. Era il secondo figlio, dopo Cristina, futura concertista, e prima di Edoardo, Marta, Guido, Ettore.
Enrico, [...] la tomba di Stanislao Poniatowski nella chiesa di S. Marco e costruito nel 1850-52 la ‘casa rossa’, significativo esempio di neogotico. Mario era quindi un figlio – o un nipote – d’arte.
Nel 1886 la famiglia Sironi si trasferì a Roma, dove Enrico ...
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GIOVANNI PIETRO da Cemmo
Alessandro Serafini
Scarsissime le notizie documentate su questo pittore originario di Cemmo di Capo di Ponte, in Valcamonica, attivo a partire dall'ottavo decennio del XV secolo, [...] popolato da figurine allungate, dalla tipologia anatomica nervosa e dai tratti raffinati che hanno fatto parlare di stile "neogotico" (Ferrari).
L'ampio orizzonte cui il pittore sembra ispirarsi - Padova e Ferrara, Mantova e Milano - è confermato dal ...
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GRADENIGO, Antonio
Maria Luisa Cannarsa
Figlio di Giuseppe e di Giustina Broderutti, nacque a Padova il 25 sett. 1806. Dopo una formazione legata alla "pittura di decorazione" (Pietrucci, 1858, p. 140), [...] . Rinaldi. Il monumento è stato ricollocato, in parte modificato, nell'odierna chiesa dell'Arcella (riprogettata e costruita in stile neogotico tra il 1927 e il 1931), addossato all'inizio della parete destra della navata centrale.
Il G. fu impegnato ...
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GAUDÍ, Antoni
José F. Rafols
Architetto, nato a Reus il 25 giugno 1852, morto il 10 giugno 1926. Studiò a Barcellona, dove eseguì la casa Vicens, le modificazioni della casa Güell, il convento delle [...] di Palma di Maiorca e la cappella della colonia Güell in S. Colomba de Cervelló, non finita. Partendo dallo stile neogotico, il G. divenne, dopo il 1900, il rappresentante più notevole della corrente "neocatalana", sbizzarrendosi a ideare forme ...
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BATTAGLIOLI, Francesco
Nicola Ivanoff
Nacque, probabilmente, a Modena verso il 1710 e si trasferì in seguito a Venezia, dove, nel 1772, venne nominato accademico. Dall'anno 1776 al 1789, succedendo [...] il progetto del Palladio. In altri pannelli, stretti e verticali, si scorgono certe curiosissime architetture di gusto quasi neogotico.
L'eccezionale qualità di questi pannelli, paragonata alla mediocrità delle opere sicure del B., poteva far nascere ...
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Famiglia di decoratori e costruttori. Mariano (Firenze 1839 - ivi 1920), fu intagliatore in legno e avviò, avvalendosi della collaborazione dei figli Gino, Carlo e Adolfo, un efficiente e stimato laboratorio [...] architettoniche, come nel campo degli arredi, i C. elaborarono uno stile particolare basato sull'ingigantimento del motivo decorativo e sul fantasioso assemblaggio di elementi che vanno dal moresco al neogotico, dal neorinascimentale al neobarocco. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Medioevo, dopo molti secoli, ricomincia a essere apprezzato e studiato verso [...] durata.
Il gusto per l’irregolare e il pittoresco è alla base, nella prima metà del Settecento, delle prime vere costruzioni neogotiche inglesi, architetture da parco e da giardino; la loro fortuna durerà a lungo, e porterà a esempi quali la villa di ...
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FERRANTE, Giovanni Battista
Bruno Signorelli
Nacque a Torino il 17 ag. 1834 da Giacinto e Rosalia Vegezzi. Si laureò in ingegneria presso la locale università l'11 ag. 1855, perfezionandosi in seguito [...] , p. 955) risulta ispirato allo stile Tudor; nell'esecuzione subì delle successive modifiche, sempre ad opera del F., in senso neogotico, anche se per anni venne definito "la casa inglese". Ancora in ambito religioso, il F. progettava in Torino la ...
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AZZURRI, Francesco
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma nel 1827. Nipote dell'architetto Giovanni Azzurri (Roma 1792-ivi 1858), fu suo allievo all'Accademia romana di belle arti, subendone l'influenza neorinascimentale, [...] una delle sue ultime realizzazioni, il Palazzo del governo della Repubblica di San Marino (1894), i cui accenti neogotici indicano l'allontanarsi dell'A. dall'equilibrato classicismo che qualificava le opere della maturità, i cui motivi ideali non ...
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ROUBILIAC, Louis-François
Arthur Popham
Scultore, nato probabilmente nel 1705 a Lione, morto a Londra l'11 gennaio 1762. Dapprima apprendista presso B. Permoser a Dresda, poi aiuto di N. Coustou, nel [...] è giustificata dalla sua abilità nel ritratto e dall'esuberanza del suo disegno barocco. I puristi del periodo neogreco e neogotico consideravano invece con orrore l'opera del R., di cui ora soltanto sono riconosciuti gl'innegabili pregi.
Bibl.: Le ...
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neogotico
neogòtico agg. e s. m. [comp. di neo- e gotico] (pl. m. -ci). – Denominazione della corrente artistica che, dal 1730-40 e soprattutto durante il sec. 19°, intese rinnovare le forme dell’architettura gotica, attraverso opere notevoli...
preraffaellismo
s. m. [der. di preraffaellita]. – Movimento artistico e letterario creato in Inghilterra verso la metà del sec. 19° da un gruppo di artisti che intendevano opporsi alle convenzioni accademiche con un ritorno a tradizioni di...