MORTARA, Edgardo
David I. Kertzer
(in religione Pio Maria). – Nacque a Bologna il 27 agosto 1851 da Salomone e da Marianna Padovani.
Il padre (conosciuto anche come Momolo), nato nel 1816, proveniva [...] Gaetano, 1860. Importanti le carte presso l’Arch. del Vicariato di Roma, Arch. della pia Casa dei catecumeni e dei neofiti, 184, Liber III, 1827-1887; Roma, Arch. storico della comunità israelitica, Battesimi forzati, caso Mortara, 1858. La difesa di ...
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GIOVANNI (Zuan) di Gara (di Garra)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Nacque da Giacomo, a Riva del Garda tra il secondo e il terzo decennio del secolo XVII (dalla registrazione di morte, stilata il 6 dic. [...] nella sua abitazione, fu sottoposta, dopo la stampa, a tre revisori, Marcantonio Marcello, Sebastiano Tagliapietra e il neofito Eusebio Renato. Di questi solo il Renato diede "la fede dell'approbatione", mentre il Tagliapietra, insieme con Domenico ...
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PASCAL, Blaise
Giovanni Vacca
Nato a Clermont (poi Clermont-Ferrand) il 19 giugno 1623, morto a Parigi il 19 agosto 1662. La famiglia Pascal, nobilitata già da parecchie generazioni, aveva dato alla [...] di Gilberte par che l'assegni agli ultimi anni della vita del fratello. Lo zelo dialettico e polemico del neofito giansenista si rivela indubbiamente nella lotta tenace ch'egli condusse contro il già cappuccino Jacques Forton, dal nome del ...
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Arte e iconografia costantiniane
Grecia, Cipro e Vicino Oriente, VII-XV secolo
Isabella Baldini
Nella trasmissione dell’iconografia costantiniana il ruolo della Grecia e del Vicino Oriente, escludendo [...] ’asta superiore della croce centrale compare l’acronimo EEEE, testimoniato anche in alcuni esempi di Cipro (S. Neofito), Serbia, Bulgaria, e da interpretare probabilmente come ῾Ελένη εὗρε ἐλέους ἔρεισμα («Elena trovò il sostegno della misericordia ...
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DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] un ospedale fondato dal re serbo Stefano Uros III Dečanskij; uno dei medici attivi in questo ospedale, il monaco Neofito, alla metà dello stesso secolo fece copiare il codice (Padova, Bibl. del Seminario Vescovile, gr. 194). Il manoscritto patavino ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni orientali. Il monastero
Andrea Paribeni
Il monastero
Con il termine “monastero” viene indicato, in generale, un complesso di strutture [...] S. Croce, la trapeza e altre strutture – e infine, più in alto, dalla cella della Nea Sion, estremo rifugio di Neofito contro l’affollamento del suo eremo. In questo periodo la fiorente tradizione monastica bizantina non mancò di influire anche sullo ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] del santo, la trápeza e altre strutture - e infine, più in alto, dalla cella della Nea Sion, estremo rifugio di Neofito contro l'affollamento del suo eremo.In questo periodo la fiorente tradizione monastica bizantina non mancò di influire anche sullo ...
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L’iconografia di Costantino il Grande nell’arte e nella civiltà della Russia
Xenia Muratova
Mentre nell’arte dell’Occidente latino l’immagine e l’iconografia di Costantino il Grande conoscono una storia [...] (V. Sarabianov, La cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore del Monastero Mirozski, Mosca 2010, pp. 23, 267, 310).
16 Chiese di S. Neofito e di Asinou a Cipro; chiesa di S. Vrachi a Kastoria (X secolo); chiesa di S. Michele Arcangelo a Rila (XI ...
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MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] di Bologna, che entrò in rapporto con il M. nel 1640 sottoponendogli quesiti su etimologie ebraiche. Infine ricordiamo anche il neofito Giulio Morosini alias Šemuel Naḥmias, il quale nella sua monumentale Via della Fede (Roma 1683, pp. 104 s.) parla ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] procedimenti di calcolo fossero diffusi nel mondo bizantino: se ne trovano regolarmente nei manoscritti (per es., lo scolio del monaco Neofito, forse del XIV sec.), ma quale che sia stato il loro successo per la soluzione dei problemi pratici, essi ...
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neofita1
neòfita1 agg. e s. f. [comp. di neo- e -fita (v. -fito); cfr. neofita2]. – In botanica, di pianta naturalizzata in una determinata regione che si sviluppa e si propaga altrettanto bene quanto i componenti della vegetazione autoctona,...
neofita2
neòfita2 (o neòfito) s. m. e f. [dal lat. tardo neophy̆tus, gr. νεόϕυτος, propr. «generato o germogliato di recente», comp. di νέος «nuovo» e ϕύω «piantare, generare»] (pl. -i). – 1. a. Nella liturgia cristiana, colui che è battezzato...