Giuliano, Salvatore
Bandito (Montelepre, Palermo, 1922-Castelvetrano, Trapani, 1950). Latitante dal 1943, entrò in contatto con il Movimento indipendentista siciliano e poi, attraverso l’intelligence [...] nel quale raggiunse il grado di colonnello. La sua banda si legò quindi a settori dei servizi segreti e del neofascismo, e praticò il terrorismo politico contro i partiti di sinistra e le occupazioni delle terre che nel dopoguerra si moltiplicavano ...
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Regista, sceneggiatore e critico cinematografico italiano (Roma 1922 - ivi 2013). Dopo aver contribuito all'affermazione del Neorealismo, soprattutto in veste di critico e sceneggiatore, si è imposto come [...] il poliziesco, per raccontare inquietanti episodi della cronaca italiana, come l'emergere del banditismo metropolitano, il neofascismo, la malavita. Negli anni Ottanta L. ha avviato una proficua collaborazione con la televisione pubblica, realizzando ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] da ragazzo nelle forze armate della Repubblica sociale italiana. Certamente, nel dopoguerra l’avversione al fascismo e al neofascismo fu per lui diretta e frontale, come dimostrano la sua indole libertaria e, soprattutto, i suoi film, dai ...
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PIGNATELLI, Valerio
Giuseppe Parlato
PIGNATELLI, Valerio. – Nacque a Chieti il 19 marzo 1886 da Michele e da Emilia Valignani.
Fu tenente di cavalleria nella guerra italo-turca, ufficiale di ordinanza [...] italiano femminile (MIF) Fede e Famiglia il 28 ottobre 1946: fu il primo movimento organizzato e non clandestino del neofascismo italiano. Valerio invece si ritrovò, nel dicembre dello stesso anno, alla riunione costitutiva del MSI.
Il MIF nasceva a ...
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MANUNTA, Ugo
Maddalena Carli
Nacque a Cagliari il 13 luglio 1902, da Ernesto e da Virginia Rais. Giovanissimo si trasferì a Torino e cominciò a collaborare a Il Popolo d'Italia, dando avvio a un'articolata [...] ; G. Parlato, La sinistra fascista. Storia di un progetto mancato, Bologna 2000, ad ind.; Id., Fascisti senza Mussolini. Le origini del neofascismo in Italia 1943-48, Bologna 2006, pp. 281 s., 284; Chi è? 1948, p. 337; G. Vaccaro, Panorama biografico ...
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MALUSARDI, Edoardo Antonio
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Nacque il 30 ag. 1889, da Giovanni e da Maria Molteni, a Lodi, dove trascorse l'adolescenza; abbandonati gli studi dopo la licenza elementare, cominciò a lavorare come operaio [...] l'attività sindacale tra le file della Confederazione italiana sindacati nazionali dei lavoratori (CISNAL), collaborò alla stampa di area neofascista e continuò ad alimentare e a diffondere, tra le nuove generazioni, i miti di G. D'Annunzio e ...
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FANCIULLACCI, Bruno (Massimo)
Simone Neri Serneri
Nacque a Pieve a Nievole (Pistoia) il 13 nov. 1919 da Raffaello, artigiano, e Rosa Michelini, quarto di sei figli. Nel 1932 il padre, rimasto senza lavoro [...] . 1944 uccidendo il filosofo Giovanni Gentile, all'epoca presidente dell'Accademia d'Italia e autorevole esponente "moderato" del neofascismo repubblichino. L'attentato, che intendeva rispondere all'eccidio fascista del 22 marzo al Campo di Marte, fu ...
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MARCHESI, Concetto
Luciano Canfora
Nacque a Catania il 1° febbr. 1878 da Gaetano e da Concettina Strano. Nella sua città frequentò il liceo classico e, a sedici anni, diede vita a un giornaletto, Lucifero, [...] l'inaugurazione dell'anno accademico, pur essendo, in realtà, una sorta di sfida alla faccia "socializzatrice" del neofascismo ottenne, forse strumentalmente, una eco positiva nella stampa repubblichina (Lo Stato del lavoro nella parola del rettore ...
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DE MARSANICH, Augusto
Sandro Setta
Nacque a Roma il 13 apr. 1893 da Enrico e da Adelaide Piccinini. Seguace del sindacalismo di Filippo Corridoni, fu interventista e combattente nella prima guerra mondiale [...] era parte determinante di maggioranze di centro destra. È vero che proprio dalla DC venne la "legge Scelba" contro il neofascismo, approvata il 20 giugno 1952. Ma tale legge rimarrà inapplicata, dando l'impressione che fosse soltanto, da un lato, una ...
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PINI, Giorgio
Mauro Forno
PINI, Giorgio. – Nacque a Bologna, secondo di quattro figli, il 1° febbraio 1899 da Pellegrino (piccolo proprietario terriero e impiegato contabile) e da Elvira Bravi.
A Bologna [...] amnistiato. Da quel momento svolse, come altri reduci della RSI, lavori saltuari, divenendo collaboratore di varie testate di area neofascista, come Rivolta ideale, la Gazzetta per i lavoratori, L’Italia che scrive, Meridiano d’Italia, Roma, Il Tempo ...
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neofascismo
s. m. [comp. di neo- e fascismo]. – Nel linguaggio politico e giornalistico, ogni attività intesa alla ricostituzione in Italia del Partito fascista, e più genericam. il complesso delle manifestazioni ideologiche o pratiche dei...
neofascista
s. m. e f. [comp. di neo- e fascista] (pl. m. -i). – Sostenitore, seguace del neofascismo; anche come agg.: movimento n., gruppi neofascisti.