In filosofia, l’assunzione congiunta della tesi che un enunciato ha significato se, e solo se, è possibile la sua verificazione, e della tesi che il significato di un enunciato è il metodo della sua verificazione. [...] operazioni mediante cui fornire le risposte. A ogni modo, il p. è stato ampiamente discusso nel quadro teorico del neoempirismo, e la sua storia si confonde con quella dei tentativi di stabilire un criterio di significanza che separi gli enunciati ...
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In filosofia, per ricostruire l’analisi della nozione di f. nella storia del pensiero filosofico, si deve risalire al 17° sec., alla distinzione tra ‘verità di ragione’ e ‘verità di f.’. T. Hobbes distingue [...] interne a questa distinzione, poste originariamente in rilievo da W.V.O. Quine, e la storia successiva del neoempirismo condussero a una erosione della nozione di f. come dato oggettivo indipendente da assunzioni teoriche e puro risultato dell ...
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Filosofo della scienza boemo naturalizzato statunitense (Nové Město, Boemia, 1901 - New York 1985). Esponente, con J. H. Randall e J. Buchler, della scuola naturalistica della Columbia University, N. si [...] ; trad. it. 1968), propone una concezione ipotetico-deduttiva della scienza che concilia le istanze del pragmatismo con quelle del neoempirismo, del quale N. subì fortemente l'influenza. N. ritiene che anche in biologia e nelle scienze dell'uomo la ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] -matematica dei modelli. Tali analisi, per le quali la distinzione teorico-osservativo ha perduto la centralità che le attribuivano i neoempiristi, si devono principalmente a J.D. Sneed e W. Stegmüller, M. Przełecki, P. Suppes, M.L. Dalla Chiara, B.C ...
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Nacque a Torino il 18 ottobre 1909 da Luigi, noto medico chirurgo e primario ospedaliero in città, e da Rosa Caviglia. La famiglia era di origine alessandrina.
L’intera sua formazione fu torinese. Al [...] Geymonat e Nicola Abbagnano, offrì un forum per la diffusione di un nuovo razionalismo (che è insieme neoilluminismo e neoempirismo) e la promozione di ricerche, e a Bobbio toccò, nel corso degli anni Cinquanta, dare un contributo sul versante ...
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metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] morali kantiani, in cui si realizza lo studio della soggettività. Contraltare di tali indirizzi sono il neopositivismo logico, il neoempirismo e l’empiriocriticismo, o anche la filosofia del linguaggio, che nella m. vedono un ostacolo e l’origine di ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] da un personafismo metafisico che è una di quelle entità essenziali che non resistono alla prova della metodologia neoempirista. Infatti è proprio da questo studio, che verte sul meccanismo di funzionamento sociale della morale, che oggi si ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] largamente influenzata dall'empirismo logico e dal pragmatismo. Se è difficile sopravvalutare l'influenza che filosofi vicini al neoempirismo e al pragmatismo come Quine, W. Sellars e N. Goodman (autore, negli anni Quaranta, di alcune esemplari ...
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Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] che, da R. Descartes e J. Locke a I. Kant, dal neokantismo a B. Russell e allo stesso neoempirismo, avevano perseguito l'obiettivo di fondare filosoficamente su principi definitivi e indubitabili l'attività conoscitiva. Quine sosteneva, in una forma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] a una teoria del diritto di tipo funzionale, una teoria in senso lato sociologica, conciliabile col modello neoempirista delle scienze descrittive ed esplicative. Come egli stesso dichiara nell’introduzione a una raccolta di saggi significativamente ...
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neoempirismo
s. m. [comp. di neo- e empirismo]. – Termine con il quale sono designate correnti filosofiche ed epistemologiche di fine Ottocento e del Novecento (pragmatismo, neopositivismo, operazionismo, filosofia analitica), le quali ravvisano...