Arte
Nella critica d’arte, termine, diffusosi intorno al 1960, per designare un’operazione artistica volta a creare un ambiente, o uno spazio, capace di includere lo spettatore, di renderlo attivo partecipe [...] costruttiviste e nelle ricerche cinetiche e visuali. Così, nelle esperienze, soprattutto nordamericane, che si collocano nell’area del neodada, della pop art e della produzione di happenings (E. Kienholz, J. Dine, C. Oldenburg, G. Segal, A. Kaprow ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, 11, p. 1058; III, 11, p. 1011)
Elio Migliorini
Francesco Guida
Gyözö Szabó
Lajos Németh
Secondo il censimento effettuato nel gennaio 1970 l'U. contava [...] della neoavanguardia, a cominciare dall'happening (M. Erdélyi), fino all'arte concettuale (D. Maurer, J. Major, Gy. Pauer) e al neodada. A parte si può considerare un tipo di arte che si aggancia agl'indirizzi neoprimitivi (V. Berky, T. Galambos), e ...
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neodadaismo
(o neodada ‹-à›) s. m. [comp. di neo- e dadaismo (o, rispettivam., il fr. dada), sull’esempio dell’ingl. new dadaism e new dada]. – Movimento artistico d’avanguardia diffusosi negli Stati Uniti e in Europa intorno alla fine degli...