Musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 - New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l'orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno [...] strumenti. Mentre nelle opere del primo periodo abbondano i moduli espressivi ricavati dalla musica russa, in quelle del periodo neoclassico sono frequenti i "ritorni" allo stile di altri musicisti. Si ha così quella che è stata chiamata la musica ...
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SAUGUET, Henri
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Bordeaux il 18 maggio 1901. Studiò con Joseph Canteloube e Charles Koechlin. Entrato nella cerchia di Erik Satie, fece parte della cosiddetta École d'Arcueil, [...] , sebbene fortemente antiaccademico", come egli stesso si è definito, è compositore dalla scrittura scorrevole ed elegante, sensibile all'influenza di Satie e dello Stravinskij neoclassico. Ha collaborato come critico musicale a giornali e riviste. ...
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MUSICA (XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372)
Alberto PIRONTI
Il fenomeno musicale più rilevante degli anni seguìti alla fine della seconda guerra mondiale è il sempre crescente affermarsi ed estendersi [...] a quella dodecafonica. La composizione dell'opera Rake's progress, terminata nel 1951, segnò per Strawinsky la fine del periodo neoclassico. Dopo di allora, attraverso un gruppo di lavori che vanno dalla Cantata su testi inglesi (1952) al Settimino ...
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Kabalevskij, Dmitrij Borisovič
Marta Tedeschini Lalli
Compositore russo, nato a San Pietroburgo il 30 dicembre 1904 e morto a Mosca il 17 febbraio 1987. A partire dagli anni Trenta si dedicò intensamente [...] composizioni di K., che mosse da un'adesione iniziale al clima tardoromantico, per poi evolversi verso uno stile neoclassico. Rimase sempre estraneo ai vari movimenti d'avanguardia che si succedevano, preferendo basare la propria musica, tanto per ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] di Brera, dove egli creò con l'Albertolli, il Franchi, il Knoller, il Traballesi un focolare d'arte e di decorazione neoclassiche. Sono opere sue la Villa reale di Monza, il teatro alla Scala e il palazzo Belgioioso, un capolavoro di buon gusto ...
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Auric, Georges
Enzo Siciliano
Compositore francese, nato a Lodève il 15 febbraio 1899 e morto a Parigi il 24 luglio 1983. La sua produzione sinfonica e cameristica va collocata nella cornice del cosiddetto [...] più solida e meditata, dove la sprezzatura delle sincopi ritmiche dava spazio a un sinfonismo suggestionato dallo Stravinsky neoclassico. All'A. soltanto sprezzante e asciutto seguì un compositore capace anche di violenza armonica, di cui Jean ...
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Stato dell’Europa centro-orientale. Confina a N con la Polonia, a E con l’Ucraina, a S con l’Ungheria, a SO con l’Austria e a NO con la Repubblica Ceca.
Il territorio è chiuso a N da un tratto della catena [...] Grassalkovich (J. e A. Mayerhoffer, 1760-65); Palazzo Mirbach (1768-70); Palazzo Illéshá (1769), tutti a Bratislava. Edifici neoclassici sono il palazzo primaziale a Bratislava (M. Hefele, 1771-81) e il municipio di Trnava (1793). Scarsa l’importanza ...
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Ghiglia, Benedetto
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Fiesole il 27 dicembre 1921. Inizialmente influenzato dalla musica dodecafonica, G. ha poi articolato il suo discorso musicale in altre direzioni, [...] a I tulipani di Haarlem (1970) e Dimenticare Venezia (1979); per quest'ultimo film ha realizzato forse la sua partitura più ambiziosa, con l'elaborazione di temi di impianto neoclassico e costellata di citazioni di Ch.W. von Gluck e G.B. Pergolesi. ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] in corti straniere (G. Bogdány, G. Kupeczky, A. Mányoky). Nel 19° sec. fu di nuovo sensibile l’influsso italiano: l’architetto neoclassico M. Pollák risentì di G. Piermarini; F. Fesel è il più insigne rappresentante di uno stile nazionale in cui si ...
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FRUGATTA, Giuseppe
Benedetto Montebello
Nacque a Bergamo il 26 maggio 1860 da Giacomo e Santa Cortinovis. Fu avviato agli studi pianistici dal padre e a sette anni si esibiva in pubblico, destando notevole [...] ufficiale della Corona d'Italia.
Riguardo alla sua attività di compositore, i suoi lavori rivelano un chiaro gusto neoclassico soprattutto per quel che riguarda la musica da camera, che tuttavia rimase la sua produzione più interessante. Del ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
petricore
s. m. Particolare sensazione olfattiva che si percepisce al battere della pioggia sulla terra da tempo asciutta. ◆ Petricore è il nome dell’odore che si sente durante e dopo la pioggia che interrompe un periodo secco. Il termine...