Architetti, di origine francese, attivi a Napoli (Luigi: 1778 - 1833; Stefano: 1778-1840). In stile severamente neoclassico, costruirono a Napoli l'osservatorio di Capodimonte (1819), il palazzo di S. [...] Giacomo (od. Municipio, 1825), la Dogana Nuova, varie ville ...
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Pittore, architetto e incisore (Auxerre 1743 - Stoccolma 1804); attivo soprattutto in Svezia. Suo capolavoro è il neoclassico castello di Haga; a Uppsala costruì il mausoleo di Linneo. In numerosi quadri [...] e decorazioni celebrò le vicende della guerra russo-svedese. Lasciò anche acquerelli di soggetto italiano ...
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Incisore di gemme (sec. 1º d. C.), figlio di Dioscuride, e, come questo, rappresentante dello stile neoclassico. Alle sue tre gemme certamente autentiche, con teste di Apollo, di Ercole (?) e di un uomo [...] barbuto, si aggiungono tre cammei (con i ritratti di Claudio, di Germanico e delle due Agrippine) ...
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Architetto (Firenze 1770 - ivi 1828); allievo di G. M. Paoletti e suo continuatore negli sviluppi del neoclassico toscano. È autore, con P. Poccianti, della facciata della villa del Poggio Imperiale, di [...] cui realizzò anche l'elegante cappella; architetto granducale, curò la decorazione di varî ambienti di palazzo Pitti a Firenze. Interessante la raccolta dei suoi progetti, pubblicata nel 1827 ...
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Architetto (Imola 1732 - ivi 1812), di origine ticinese. Fu tra i più operosi artefici del rinnovamento neoclassico in Italia. Le sue opere principali sono il duomo di Imola e il palazzo Braschi a Roma [...] (1791), costruito per papa Pio VI. Notevoli inoltre il duomo di Macerata e quello di Fermo, i teatri di Imola, Fermo, Osimo e dell'Aquila ...
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Pittore (Santa Croce sull'Arno 1824 - Monte Murlo 1904); entrato all'Accademia di Siena, studiò con il neoclassico F. Nenci, dal quale derivò la capacità di comporre quadri storici. Di questo periodo sono [...] Galileo dinnazi al Tribunale dell'Inquisizione e In chiesa. Andato in seguito a Firenze, aderì al movimento dei macchiaioli. Nel 1870 fece parte della giuria della I Esposizione italiana d'arte di Parma. ...
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Architetto (Torino 1760 - ivi 1843), autore del Tempio della Gran Madre di Dio a Torino (1818-1831), edificio neoclassico ispirato al Pantheon, e della facciata principale del Santuario di Vicoforte. ...
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Architetto (Székesfehérvár 1814 - Budapest 1891). Studiò a Vienna e a Monaco di Baviera, e cominciò a lavorare col neoclassico M. Pollák. Di ritorno dai suoi ripetuti viaggi di studio in Italia, iniziò [...] una intensa attività a Budapest e nelle città di provincia (chiese e palazzi) diventando ben presto il maggior esponente del neo-Rinascimento in Ungheria. Opere principali: l'Opera, il nuovo Palazzo Reale, ...
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Scultore (Roma 1767 - ivi 1831). Allievo del padre Massimiliano (1739-1812), egli pure scultore a Roma; seguace dell'indirizzo neoclassico, lasciò a Roma molte opere, fra cui numerosi busti di antichi [...] pittori nella Protomoteca Capitolina, fregi a stucco nel Museo Chiaramonti, l'Estate nell'emiciclo di Piazza del Popolo, ecc. Fu membro (1802), prof. (1812) e presidente (1820) dell'Accademia di S. Luca ...
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Scultore (Schleswig 1798 - Copenaghen 1868). A Roma (1824-34) si formò sull'esempio di B. Thorwaldsen uno stile rigidamente neoclassico, che soltanto verso il 1858 inclinò verso un blando verismo. In Danimarca [...] e nei paesi scandinavi fece gran numero di monumenti pubblici, statue e busti. Il figlio Christian Gottlieb (Copenaghen 1836 - ivi 1913) fu anch'egli scultore e soggiornò lungamente a Roma, dove eseguì ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
petricore
s. m. Particolare sensazione olfattiva che si percepisce al battere della pioggia sulla terra da tempo asciutta. ◆ Petricore è il nome dell’odore che si sente durante e dopo la pioggia che interrompe un periodo secco. Il termine...