GIULIARI, Bartolomeo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona il 15 ag. 1761 da Federico, di nobile e antica famiglia veronese, e dalla nobildonna veronese Maria Caterina Pellegrini.
Compì i suoi studi a Milano [...] pp. 70, 417; F. Riva, La "dimestica" stamperia del veronese conte G. (1794-1827), Firenze 1956; P. Gazzola, Il neoclassicismo a Verona, in Bollettino del Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio, V (1963), p. 177; G.P. Marchini ...
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BENDAZZOLI, Giovanni Battista
Franco Barbieri
Nacque a Verona nel 1739, da Giangiacomo e da Maddalena Olivieri. Fu nella città natale, discepolo del cognato, lo scultore L. Muttoni (che aveva sposato [...] cordiale, con il compagno tanto più famoso, lo scultore avrebbe poi ceduto a forme di più scoperto "neoclassicismo". Dopo una vita tranquilla e laboriosa, confortata dall'affetto e dalla stima dell'ambiente vicentino e dalla protezione ...
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SALVIUCCI, Giovanni
Pier Paolo De Martino
SALVIUCCI, Giovanni. – Nacque a Roma il 26 ottobre 1907, da Giuseppe e da Ernestina de Felicis, ultimo di una famiglia comprendente anche i fratelli Paolo, [...] della musica, Milano 1962, pp. 171-175; Id., Il coro come personaggio, in L’Espresso, 15 ottobre 1967; G. Turchi, Il neoclassicismo in Italia, in La musica moderna, III, Milano 1967, pp. 167-176; C.A. Pizzini, Respighi insegnante (1979), http://www ...
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ADAMINI
Stefan Kozakiewicz
Famiglia di architetti ticinesi, attivi specialmente in Russia alla fine del sec. XVIII e nella prima metà del XIX, originaria di Bigogno (comune di Agra), presso Lugano. [...] risiedettero a Pietroburgo, dove svolsero un'attività principalmente di ingegneri-costruttori, sotto la direzione dei più illustri architetti del neoclassicismo russo, da C. Rossi ad A.-R. de Montferrand.
Leone (Lev Fomič) nacque a Bigogno il 18 sett ...
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CANAL, Giovanni Battista
Luigi Menegazzi
Figlio di Fabio e di Maria Soardi, nacque a Venezia il 10 sett. 1745.
Fabio, nato nel 1701 a Venezia, figlio naturale del nobile Paolo Emilio di Vincenzo e di [...] dei committenti. Non riesce neppure il tentativo, peraltro poco convinto, di un aggiornamento che, al di là del neoclassicismo, poteva sembrare più facile dinanzi alle prime espressioni del romanticismo: i suoi dipinti, dai colori freddi e stonati ...
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MANCINELLI, Gustavo
Cinzia Beccaceci
Figlio del pittore Giuseppe e di Maddalena Arnoldi, nacque a Roma intorno al 1841. Il debutto del M. fu precoce; partecipò infatti in qualità di allievo alla Biennale [...] , una Scena pompeiana (Ibid., amministrazione provinciale), che nella sua resa levigata ben si accorda al clima di redivivo neoclassicismo. Nel 1884 il M. espose alla Promotrice tre opere realizzate ad acquerello: Marina di Sorrento, Bagnante, Una ...
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Pittore (Grasse 1732 - Parigi 1806). Fu il massimo riferimento artistico prima della Rivoluzione e si dedicò soprattutto alla pittura di piccoli quadri, garbati nel disegno e nel colore. Trattò soggetti [...] alla Rivoluzione; tornato poi a Parigi, fu nominato conservatore del museo del Louvre. Presto dimenticata dopo l'avvento del Neoclassicismo, l'arte di F. fu rivalutata sul finire del secolo scorso, soprattutto per merito dei Goncourt, che videro in ...
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MUSICA (XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372)
Alberto PIRONTI
Il fenomeno musicale più rilevante degli anni seguìti alla fine della seconda guerra mondiale è il sempre crescente affermarsi ed estendersi [...] strettamente individuali si riscontrano anche in varî musicisti dell'ultima generazione. Complessivamente in declino appaiono il neoclassicismo e il folclorismo.
Una citazione a parte spetta al neorealismo, concezione che si oppone non soltanto ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] -sensistica che comprende Goldoni e Parini fino al Mezzogiorno e, come correnti finali tra loro intersecantisi, il Neoclassicismo, sempre meglio individuato negli anni 1950-80 dietro la sollecitazione della storia dell'arte, e il Preromanticismo ...
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COCCETTI, Liborio
Vittorio Casale
Figlio di Giovan Battista e di Maria Lucia Camerini, nacque a Foligno il 23 luglio 1739 (Foligno, Arch. capitolare, Reg. battesimi della cattedrale, n. 1281bis., B [...] del Sacro Chiodo in S. Domenico a Spoleto (ibid., 1976, p. 75 n. 88).
L'adesione del C. ai modi del neoclassicismo avvenne per gradi: ancora timida nei lavori di Subiaco, divenne più decisa in quelli successivi, soprattutto a palazzo Gabrielli a Roma ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.