Scultore (Possagno 1757 - Venezia 1822). Dal nonno, capomastro e scalpellino, imparò i primi elementi del mestiere; per interessamento del senatore Falier, che ne aveva avvertito le doti eccezionali, fu [...] Clemente XIV (1783-87) nella chiesa dei SS. Apostoli, si avvertono i primi segni dell'influenza degli ideali neoclassici sulla sua arte, più chiaramente visibili nella serie di sculture di soggetto mitologico eseguita negli ultimi anni del Settecento ...
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CONIGLIANI, Carlo Angelo
Marco Cupellaro
Nato a Modena il 25 giugno 1868 da Giusto ed Aristea Ravà, fu allievo di G. Ricca Salerno alla locale università e si laureò in giurisprudenza nel 1889, con [...] delle finanze presso l'ateneo modenese (1892).
Nel suo primo lavoro, precoce e brillante applicazione degli assiomi neoclassici ai problemi finanziari, col significativo sottotitolo Saggio di economia pura, il C. compiva uno studio sistematico degli ...
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CANZIO, Michele
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Genova il 1º ott. 1787 (ma secondo altre fonti, nel 1788 oppure nel 1784) e studiò presso l'Accademia ligustica di Belle Arti della sua città (l'Alizeri, [...] e d'intaglio". Il C. fu scultore, architetto, pittore e decoratore, e si formò a Genova nel clima di rinnovamento neoclassico dovuto alle opere di Carlo Barabino e di Niccolò Traverso; egli si specializzò nella decorazione, secondo freddi formulari ...
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GUERRA, Camillo
Maura Picciau
Nacque a Napoli il 21 maggio 1797, secondo di cinque figli, da Pasquale e Angela d'Angelo. Il padre, capocantiere degli scavi di Pompei, proveniva da una famiglia di artisti [...] Farnese, dove continuò gli studi sotto la guida dapprima di T. Conca, quindi di V. Camuccini. Proprio l'influenza dei neoclassici Camuccini e P. Benvenuti, le cui opere costituirono a lungo per il G. un modello ispiratore, indirizzò l'artista alla ...
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CICCONI, Luigi
Pier Luigi Falaschi
Nacque a Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) il 12 dic. 1804 da Elpidio e Giovanna Perucci. Primo di tre fratelli, crebbe nella casa natale, dimostrando precoci doti [...] . I sensuali versi dell'arcade genovese non incontrarono però il favore del C., che preferì in seguito provarsi con motivi neoclassici e con versi di ispirazione civile, modollati su quelli del Carrero o del Prati. Si trasferì quindi a Roma, ove ...
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LANDRIANI, Paolo
Raffaella Catini
Nacque a Milano nel 1755 o nel 1757. Si formò all'Accademia di Brera, frequentando i corsi di architettura e di prospettiva. Nel 1776 fu iscritto nel registro dei giovani [...] teatro alla Scala di Milano (Disegni inediti…).
Discepolo dei Galliari, il Gonzaga aveva dato inizio al rinnovamento secondo stilemi neoclassici degli allestimenti scenici del teatro alla Scala, in seguito affidati al L. e agli allievi di questo, G ...
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AMATI, Carlo
Paolo Mezzanotte
Nato a Monza il 22 ag. 1776. Figlio di Alessio, rinomato fabbricatore di organi, studiò in gioventù lettere e filosofia, prima al Seminario Monzese, poi a Milano col Soave [...] si rifà a forme goticizzanti e che ha conservate le porte dette "del Pellegrini" e la zona basilare seicentesca. Ma caratteri neoclassici hanno altre opere dell'A. quali la chiesa di Casate Nuovo in Brianza (1805), la facciata della chiesa di Brivio ...
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AGNATTI, Cesare
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Mosaicista, attivo a Roma intorno al 1780. È citato dal Moroni - che ne dà erroneamente il cognome come Aguatti - tra i primi a impiegare la tecnica degli "smalti filati" per l'esecuzione [...] , Milano 1950, p. 211; P. della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1954, p. 14; E. Lavagnino, L'arte moderna dai neoclassici ai contemporanei, Torino 1956, p. 50.
Per Antonio A.: G. Moroni, op. cit., XLVII, pp. 78-79; Diario di Roma, 1846, n ...
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FONTANESI, Francesco
Olga Jesurum
Nacque a Reggio Emilia il 4 ott. 1751 da Giovanni e Chiara Prati. Compì i primi studi sotto la guida dello scenografo G. Bazzani e di P. Zanichelli, pittore di prospettiva; [...] di architettura teatrale, e di V.M. Bigari, scenografo e quadraturista, e in breve tempo s'impossessò degli stilemi neoclassici che la scuola bolognese, con a capo A. Basoli, prediligeva. Rientrato a Reggio Emilia, nel 1774 eseguì la finta ...
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FAVINI, Francesco Antonio (in religione Atanasio)
Lea Marzocchi
Figlio di Cristoforo e di Caterina Patrignani, nacque a Coriano, nei pressi di Rimini, il 31 luglio 1749 e si fece francescano fra gli [...] di s. Biagio (1800), che viene definita da Pasini (1979, p. 208) "uno, dei più lucidi e coerenti dipinti neoclassici romagnoli". Comunque, più in generale, i dipinti del periodo emiliano-romagnolo (fino al 1800) mostrano una fusione di elementi ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...