Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] e J.G. Schadow, in Danimarca con B. Thorvaldsen e in Francia con J.-A. Houdon e J. Pradier.
Nel periodo neoclassico importante fu anche l’attività degli incisori, massimo dei quali fu G.B. Piranesi, attivo anche come architetto. L’incisione fu uno ...
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Compositore italiano (Nuoro 1935 - Cagliari 2016). Ha studiato a Cagliari, quindi con G. F. Ghedini e G. Petrassi. Ha insegnato (1965-2000) composizione e composizione sperimentale al Conservatorio di [...] Cagliari e teoria della musica (1985-87) all'univ. diCagliari. Muovendo da posizioni neoclassiche si è conquistato uno spazio di ricerca sia nell'ambito della musica aleatoria sia nella sperimentazione di nuovi tipi di notazione. ...
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Copland, Aaron
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, nato a New York il 14 novembre 1900, da famiglia di ebrei russi immigrati (il cui cognome originario era Kaplan), e morto a Tarrytown [...] . Dopo il primo interesse per le avanguardie europee, in particolare per i compositori francesi e le tendenze neoclassiche, C. sviluppò un linguaggio del tutto originale, dai tratti specificamente americani, assumendo le tradizioni della musica folk ...
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Editoria
legaturaL. del libro Operazione finale della lavorazione editoriale, mediante la quale i fogli stampati sono pareggiati, piegati in pagine, cuciti, rifilati, e protetti da un rivestimento (coperta [...] su fondo di stoffa o velluto e l. a intarsi di cuoio di vario colore, o con smalti. Dopo le l. neoclassiche con motivi decorativi tratti dal repertorio classico, e le l. romantiche con ornati architettonici (l. a cattedrale), dalla seconda metà del ...
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LA ROTELLA, Pasquale
Alberto Fassone
Nato il 26 febbr. 1880 a Bitonto da Vito e da Bibiana Ambrosi, fu ammesso all'età di otto anni al conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, dove studiò flauto [...] un'esigenza di rinnovamento. Lontano per sensibilità dall'estetica della generazione degli anni Ottanta, poco interessato alle esperienze neoclassiche di un A. Casella o al ritorno alla melopea gregoriana di I. Pizzetti, cercò di allargare il proprio ...
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CLEMENTI, Aldo
Raffaele Pozzi
Nacque a Catania il 25 maggio 1925. Il nonno Gesualdo Clementi, noto chirurgo, si laureò a Napoli nel 1871 e completò la sua formazione in varie sedi all’estero; professore [...] il 4 settembre 1977, Clementi ebbe a dire: «Se nella mia musica mancano il teatralismo, l’effettismo, l’ottimismo neoclassico e ogni inutile positività, ciò è dovuto in gran parte all’influenza esplicita o sottintesa del pensiero di Adorno. Sono ...
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DESDERI, Ettore
Sergio Martinotti
Nato ad Asti in un'antica famiglia piemontese, da Giuseppe, generale di cavalleria e da Emilia Vagnone, il 10 dic. 1892, si laureò in architettura al politecnico di [...] D. a esperienze del tardo romanticismo tedesco, tende gradatamente a espressioni più articolate, rivolte sia verso cadenze "neoclassiche" sia ad approdi verso la tradizione rinascimentale e barocca: in tal modo il D. si inserisce autorevolmente nella ...
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Musica e teatro
Carlotta Sorba
La sera del 18 febbraio 1861 si festeggiava a Torino, in piazza Castello, l’inaugurazione del nuovo Parlamento italiano avvenuta quel giorno. Era in programma un concerto [...] delle grandi banche. Gran parte di questi edifici teatrali presentava infatti un carattere monumentale, facciate neoclassiche che rimandavano al modello del teatro-tempio, una posizione prospetticamente felice che fungeva spesso da raccordo ...
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MANCINELLI, Luigi
Lorenzo Mattei
Nacque a Orvieto il 5 febbr. 1848, secondogenito di Raffaele, appartenente a una famiglia di commercianti, musicofilo e componente per alcuni anni della banda cittadina, [...] la costante predilezione per un tipo di drammaturgia statica (riproposta, identica a se stessa, nelle varianti neogotiche e neoclassiche) tradisce l'intrinseca indifferenza alle ragioni della scena da parte del M., che componeva "a tavolino" un ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] vive una vita riflessa e non presenta nomi di grande rilievo (il primo poeta è L. de Tejeda, 1604-1680). Le correnti neoclassiche filtrate attraverso l’esperienza già tardiva degli Spagnoli danno i loro frutti solo alla fine del 18° sec. (M.J. de ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...