Poetessa (Parigi 1930 - Roma 1996), figlia di Carlo e di madre inglese. Vissuta in Francia (fino al 1939), quindi in Inghilterra e negli USA, si trasferì in Italia nel 1946, stabilendosi a Roma nel 1950. [...] naturale, più prossimo al surrealismo francese e alla poesia anglosassone che alle coeve esperienze delle neoavanguardia italiana. Il suo linguaggio, caratterizzato soprattutto nelle prime raccolte da frequenti violazioni della norma grammaticale ...
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Poeta italiano (Viserba, Rimini, 1927 - Roma 2012). Ha lavorato nel mondo editoriale ed è stato critico teatrale del quotidiano Paese sera (1968-87). Dopo Cronache e altre poesie (1954) ha pubblicato: [...] di Rudi (1995); Epigrammi (2001); Tutte le poesie 1946-2005 (2006). È stato tra i principali esponenti della neoavanguardia (comparendo tra l'altro nell'antologia I novissimi, 1961), all'interno della quale ha occupato tuttavia una posizione autonoma ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] .
La letteratura in prosa e in poesia del dopo 1968 non riconosce figure-guida, ma subisce l’egemonia della neoavanguardia. In poesia, anziché linee, emergono nomi isolati: D. Bellezza, M. Cucchi, M. De Angelis, V. Magrelli. Dei narratori, meno ...
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Drammaturgo, poeta e regista cinematografico spagnolo (n. Melilla, Marocco spagnolo, 1932). Segnalatosi giovanissimo a Madrid con due lavori teatrali, Los soldados e Los hombres del triciclo, si trasferì [...] Jodorowsky, R. Topor, J. Sternberg e altri, il Movimento Panico. Epigono del surrealismo e tipico rappresentante della neoavanguardia degli anni '60, A. si interessò ben presto al cinema come mezzo particolarmente idoneo alla libera espressione delle ...
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Poeta polacco (Gwoźnica, Slesia, 1901 - Varsavia 1970). Ermetico, ricercatore di stravaganze metriche e lessicali, è stato, dopo il 1925, uno dei promotori di una poesia polacca di avanguardia (Śruby "Viti", [...] ", 1963). Dopo la seconda guerra mondiale ha ricoperto cariche ufficiali ed è stato direttore della Biblioteca Iagellonica. La sua poesia è stata presa a modello dalla neoavanguardia polacca degli anni Sessanta e Settanta ("poesia linguistica"). ...
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PICABIA, Francis (propriamente Francisco Martínez de Picabia de la Torre)
Giovanna Casadei
Pittore e scrittore, nato il 22 gennaio 1878 a Parigi, dove è morto il 30 novembre 1953.
Figlio di un diplomatico [...] di quel momento di crisi del linguaggio figurativo, nelle cui manifestazioni si ritrovano le radici di molti degli atteggiamenti della neoavanguardia del secondo dopoguerra.
Del 1908 è la sua rottura con un'arte rivolta al passato per una ricerca di ...
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SZYMBORSKA, Wisława (App. IV, iii, p. 572)
Marcello Piacentini
Poetessa polacca. Nel 1996 le è stato conferito il premio Nobel per la letteratura. La sua pur limitata produzione poetica si sviluppa da [...] poesia di cadere nel patetico. Il suo linguaggio e la sua tecnica poetica, pur influenzati dalla poesia della neoavanguardia polacca, trovano un'espressione moderata, non ostentata, armonica nel dipanarsi di una lirica dai modi colloquiali, frutto di ...
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Critico d'arte e letterario italiano (n. Bologna 1935). Partendo dalle posizioni teoriche del Gruppo '63, si è occupato di fenomenologia degli stili artistici, interessandosi in particolare di storia dell'arte [...] . Tra le sue opere: Tra presenza e assenza (1974); Il ciclo del postmoderno (1987); Corso di estetica (1989); La neoavanguardia italiana (1995); Impressionismi in Europa (2001); Maniera moderna e manierismo (2004); Prima e dopo il Duemila. La ricerca ...
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Scrittore (Palermo 1893 - Roma 1976). Provvisto di una larga cultura umanistica, con accentuati interessi linguistici e filosofici, cominciò a pubblicare sotto varî pseudonimi sin dagli anni Trenta (Sul [...] singolare posizione che l'opera di P. ha assunto nel quadro della letteratura contemporanea, fino a essere assimilata alla neoavanguardia, è da porre in rapporto con la sua lunga maturazione; oltre alla lezione futurista in essa agiscono i successivi ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Luigi Bonardi (Berceto, Parma, 1927 - Roma 2008). Soggettista e sceneggiatore cinematografico, oltre che narratore, il suo lavoro mostra l'adesione a un realismo concreto che [...] raccolta di racconti (La scoperta dell'alfabeto, 1963; 2a ed. ampl. 1971), precocemente ispirandosi, nel clima della neoavanguardia, cui aderì, a un ideale stilizzato di realismo contadino, tra scorci violenti e soluzioni francamente comiche, rese ...
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neoavanguardia
neoavanguàrdia (o nèo-avanguàrdia) s. f. – Termine con cui talora si indica un movimento artistico-letterario che nelle sue linee programmatiche proponga sperimentazioni più avanzate rispetto a quelle teorizzate dalle avanguardie...
avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....