GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] una lettera al Barbaro, G. aveva tradotto pure le Leggi di Platone con l'idea di offrirle al papa; tradusse inoltre la già neolatini Bononiensis. Proceedings of the Fourth International Congress of neo-Latin studies, Bologna… 1979, a cura di R. ...
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Macrobio, Ambrosio Teodosio
Georg Rabuse
Autore neo-platonico, alto magistrato romano, visse tra il IV e il V secolo d. Cristo. Di lui, oltre un trattato grammaticale, abbiamo il Commento al Somnium [...] VI secolo che a loro volta derivano dalle stesse fonti del Commento: " dagli scritti dei neo-platonici, degli enciclopedisti latini, dei platonici, degli aristotelici, dei neopitagorici, e, inoltre, persino dei pitagorici e degli orfici " (W.H. Stahl ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] generale fosse stata oggetto delle confutazioni e dell'ironia di Platone nel Carmide, nell'Eutidemo e nel Protagora, essa era intuizionismo mistico di Bergson, al pragmatismo di James, al neo-idealismo nelle sue varie accezioni e diramazioni. Ma, ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] relazione come una corrispondenza il passo è breve e - da Platone ai nostri giorni - è stato più volte compiuto.
Agli inizi capo del governo' e 'Romolo e Remo avevano un identico neo dietro al collo', che chiameremo rispettivamente μ e ϱ - debbano ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] di L. E. J. Brouwer dell'intuizionismo (o neo-intuizionismo, tenendo conto di specifici antecedenti ravvisabili nel pensiero di della matematica alla logica e le pretese realiste del platonismo, si rivendica l'autonomia dell'attività del matematico e ...
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VERNIA, Nicoletto (Nicolò; Paolo Nicola)
Delio Cantimori
Filosofo, nato a Chieti, forse intorno al 1420; morto a Padova nell'ottobre del 1499. Insegnò a Padova dal 1465 al 1499. Le notizie sulla sua [...] dal tomismo, e quindi uno scetticismo più neo-accademico che peripatetico riguardo a questioni metafisiche, , VII, disp. III, Padova 1891; B. Kieszkowski, Averroismo e platonismo in Italia negli ultimi decenni del sec. XV, in Giornale critico della ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] un discorso accademico di Francesco Maria Zanotti, dove il platonismo classicista era conciliato con la tradizione biblica. Ma non travi che reggono la cartapesta. Il rigore razionale del gusto neo-classico che infrenava e pacava il discorso, qui è ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] auriga, raffigurante invece la parte razionale. La formula platonica secondo la quale l’anima è legata strettamente al vita monastica è difficile e il fallimento sempre in agguato, il neo-monaco è invitato a conservare le vesti secolari, perché, in ...
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forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] storia del termine, va notato che in Platone occorrono prevalentemente εἶδος e ἰδέα, mentre in Aristotele D.C. e le fonti della filosofia dantesca, in Rivista di filosofia neo-scolastica III (1911) 526-545; ID., Meditantur sua stercora scarabei, in ...
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Croce, Gentile e la ‘scoperta’ di Hegel
Giovanni Bonacina
La cornice della ‘scoperta’ crociana e gentiliana di Hegel
Con il termine risurrezione, Gentile volle segnalare nel 1904 – sulla rivista allora [...] da Spaventa, doveva consistere nel superamento di quel platonismo residuo di Hegel per via del quale le categorie critica di storia della filosofia» (De Ruggiero e l’interpretazione neo-idealistica italiana della dialettica di Hegel, 1948, 2, pp. ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoaccademico
neoaccadèmico agg. e s. m. [comp. di neo- e accademico] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., detto delle dottrine e dei seguaci della media e della nuova accademia platonica, soprattutto sotto lo scolarcato di Arcesilao di...