Movimento artistico d’avanguardia affermatosi negli USA (new dada) alla fine degli anni 1950. Inseribile nella linea culturale del dadaismo storico, ha alla base un nuovo interesse per l’oggetto di consumo [...] quotidiano e per gli elementi caratteristici della comunicazione di massa. Dall’opera degli artisti più significativi del n., R. Rauschenberg, J. Johns, L. Nevelson, emerge un intento provocatorio e fantastico ...
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Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e che ebbe sedi importanti a New York, a Berlino e a Parigi, dove si sciolse nel 1922. Il nome deriva dalla voce onomatopeica ‘dada’ [...] raccolse l’eredità, ma anche di molte forme espressive e movimenti, che si svilupparono dopo la Seconda guerra mondiale: happening, environment, la musica di J. Cage, il gruppo Fluxus, il Living Theatre, certe tendenze concettuali, il neo-dada ecc. ...
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Pittore statunitense (n. Cincinnati 1935). Ha studiato all'univ. di Cincinnati e poi alla Boston Museum School. Fra i primi ideatori di happening e di environment (1960: Jim Dine's vaudeville; Car Crash), [...] è stato negli anni Sessanta uno dei protagonisti più originali del neo-dada e della pop art americana. Insieme alle tecniche più tradizionali, usa il collage, il ricalco lineare su tela e l'inserimento nel quadro di oggetti dell'uso quotidiano con ...
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Pittore (Nagoya 1936 - New York 2010). Nel 1958 ha organizzato a Tokyo un gruppo di impostazione neo-dada. Nel 1961 si è stabilito a New York. Dal 1963 ha realizzato dei Diagrams, arrangiamenti sistematici [...] di oggetti (pattini, racchette da tennis, impronte di piedi, ecc.) riprodotti con molta meticolosità, a volte anche sostituiti da parole. È autore anche di un lungometraggio, Why not (Serenade of eschatological ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] successivi al secondo dopoguerra − il formalismo del New Criticism, il neo-aristotelismo della scuola di Chicago, la critica mitica di N. Frye che precedentemente aveva creato quadri astratti, assemblaggi neo-dada e una serie di dipinti monocromi, con ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...]
Tutto ciò spiega assai bene quel peculiare ''passaggio'' dall'Action Painting alla Pop art, che è costituito dal Neo-dada americano: con la realizzazione dei Combine paintings, dove R. Rauschenberg raccoglie dentro la pittura ancora gestuale oggetti ...
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GIAPPONE (XVII, p. 1; App. I, p. 668; II, 1, p. 1049, III, 1, p. 750)
Sebastiano Monti
Daniela Primicerio
Romano Vulpitta
Giuliana Stramigioli
Giuliana Stramigioli
Masaaki Iseki
Vittorio Franchetti [...] 1930. Questi, dopo un periodo informale, subiscono l'influenza delle nuove correnti della Pop art, della Op art, del Neodada, ma tengono aperta la via alla propria individualità originale. Tetsumi Kudo di Parigi, Shusaku Arakawa di New York e altri ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] "crudeltà" del corpo, dell'icona, dei nuovi spazi, della neo-avanguardia, neo-espressionistico, neo-barocco, strutturalistico, di piazza e della festa, neo-meridionale; neo-dada, ecc. Intanto un allargamento e una diffusione anche della problematica ...
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NESPOLO, Ugo
Alexandra Andresen
Pittore, nato a Mosso S. Maria (Vercelli) il 29 agosto 1941. Compiuti gli studi artistici presso l'Accademia Albertina a Torino, entra in contatto con L. Fontana, M. [...] N. è caratterizzata da un'intensa e coerente ricerca sperimentale che, muovendosi nell'ambito della Pop art e delle soluzioni neo-dada, s'incentra sul rapporto ludico tra arte e immagine (Harlequin, 1961). I soggetti di N., derivati dai miti e dagli ...
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Artista, nato a Livorno il 29 agosto 1924. Conseguita la laurea in matematica, dalla fine degli anni Cinquanta si dedica alla pittura. Nel 1962 è invitato alle manifestazioni Collage et Object alla Galerie [...] degli anni Sessanta, dopo una sorta di raggelato espressionismo astratto nell'esperienza informale e una rivisitazione neo-dada nell'assemblaggio di oggetti trovati, perviene, con ascendenza duchampiana, a una sua originale figurazione. Minuscoli ...
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neopauperismo
(neo-pauperismo), s. m. Tendenza a privarsi del superfluo, a ostentare un tenore di vita sobrio; riproposizione di una situazione diffusa di disagio economico. ◆ Si calcola che fra carrambe, superenalotti e totocalci vari, un...
neodadaismo
(o neodada ‹-à›) s. m. [comp. di neo- e dadaismo (o, rispettivam., il fr. dada), sull’esempio dell’ingl. new dadaism e new dada]. – Movimento artistico d’avanguardia diffusosi negli Stati Uniti e in Europa intorno alla fine degli...