È ricordato come un Iperboreo da Pindaro (fr. 270) e da Erodoto (IV, 36); in séguito da numerosi altri scrittori che gli attribuiscono guarigioni miracolose di pestilenze, operate in Grecia, oracoli, e [...] portenti varî. Così la sua leggenda si accrebbe di numerosi elementi, finché i neo-pitagorici dell'epoca imperiale Giamblico e Porfirio, nelle loro Vite di Pitagora, ne fecero un precursore di questo. Parallelamente a questa, si nota anche la ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] e le giugulari.
Anassagora di Clazomene sostenne contro i Pitagorici l'inettitudine a produrre seme da parte della donna, sua nuova veste istopatologica aveva creata la corrente neo-vitalistica come contraltare alle dottrine vitalistiche del Brown ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] creazione del nome nuovo o l'accoglimento di esso dai Pitagorici che l'avrebbero usato ad esprimere la differenza tra il il tentativo di spiegare l'a priori col metodo genetico. Rappresentanti del neo-kantismo furono F. A. Lange (1828-1875), H. Cohen ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] Fārābī e gli Ikhwān aṣ-Ṣafā' (Fratelli puri) accentuarono la tendenza dei commenti neo-platonici, riuscendo spesso a ibridi miscugli di dottrine neo-pitagoriche, gnostiche, neo-platoniche e aristoteliche. Contribuì a questo l'attribuzione ad A. della ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] di quel secolo, nell'Italia meridionale, Pitagora e la scuola dei primi Pitagorici giunge alla concezione (non si discute qui , con le sottoregioni austro-malese, australiana, polinesica, neo-zelandese; 5. Neotropicale, con le sottoregioni cileana, ...
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Vita e opere. - Poche famiglie registrano, nella storia delle vicende domestiche, personalità così spiccate come la famiglia degli Alberti (v.), che dal castello della Catenaia si stabilì ai primi del [...] moderne ricalcate sulle antiche. Momo, la raffigurazione del neo-epicureismo trionfante ai tempi dell'Alberti, avrà forse la concetto di arte, così come si valse di alcuni concetti pitagorici; e se a volte si potrebbe indurre una sua spiccata ...
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Termine usato dai pitagorici per designare i principî delle matematiche o in genere delle scienze dimostrative. "Proposizioni immediate che occorre necessariamente conoscere per apprendere qualche cosa" [...] matematici aritmetizzanti della scuola di Berlino (Weierstrass, Kronecker) alla fine del secolo scorso. Ma di fronte a questo neo-empirismo geometrico si è pur disegnato un movimento di parziale ritorno alla posizione kantiana. Klein e Poincaré hanno ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] si sviluppava in Sicilia un secondo filone risalente ai discorsi pitagorici e basato sul potere di attrazione della parola, che di Chaïm Perelman e Lucie Olbrechts-Tyteca, di ispirazione neo-aristotelica. Il libro è diviso in tre parti che riguardano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XV secolo è un periodo all’insegna della razionalizzazione e della sistematicità in [...] i rapporti numerici che regolano i suoni – i cosiddetti rapporti pitagorici – valgono a misurare anche tutti gli altri aspetti della svariati protagonisti sposano le opposte posizioni neo-aristoteliche, incentrate sull’elaborazione razionale della ...
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Macrobio, Ambrosio Teodosio
Georg Rabuse
Autore neo-platonico, alto magistrato romano, visse tra il IV e il V secolo d. Cristo. Di lui, oltre un trattato grammaticale, abbiamo il Commento al Somnium [...] volta derivano dalle stesse fonti del Commento: " dagli scritti dei neo-platonici, degli enciclopedisti latini, dei platonici, degli aristotelici, dei neopitagorici, e, inoltre, persino dei pitagorici e degli orfici " (W.H. Stahl, p. 40). Tracce di ...
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neopitagorismo s. m. [comp. di neo- e pitagorismo]. – Orientamento filosofico-religioso (1° sec. a. C
3° sec. d. C.), che si ricollega ecletticamente sia all’antico pitagorismo (con una vasta letteratura apocrifa, tra cui le Lettere e i Versi...
neopitagorico
neopitagòrico agg. e s. m. [comp. di neo- e pitagorico] (pl. m. -ci). – Relativo al neopitagorismo: scuola n., movimento n., teorie neopitagoriche. Esponente o seguace del neopitagorismo: un filosofo n., o, come sost., un n.,...