Astrofisico (Heerenveen 1894 - Haarlem 1972), dal 1946 prof. di astronomia presso l'univ. di Amsterdam. Ha svolto importanti studî teorici sulla luminosità delle nebulose gassose, in partic. sul meccanismo [...] di emissione identificato nella ionizzazione e successiva ricombinazione dell'idrogeno della nebulosa eccitato dalla radiazione ultravioletta delle stelle in essa presenti. ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] direzione di arrivo dei fotoni con un'accuratezza di 1,5°. Si scoprì così che due sorgenti di raggi X, cioè la Nebulosa del Granchio e il resto di supernova nella costellazione della Vela, erano anche intense sorgenti di radiazioni γ. Al SAS-2 seguì ...
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Nome usato dagli antichi per indicare gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) che non occupassero una posizione fissa sulla sfera celeste. Attualmente [...] e numerosi satelliti (a essi appartengono ben 58 dei 61 satelliti noti del Sistema solare).
Origine ed evoluzione dei pianeti
La nebulosa solare. - Il Sistema solare ebbe origine, circa 4,6 miliardi di anni fa, da una nube di gas e polvere. La ...
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UNIVERSO (XXXIV, p. 735; App. I, p. 1096; II, 11, p. 1064)
Massimo CIMINO
Il progresso, in questo ultimo decennio, nella conoscenza dell'U. è stato veramente importante, sia nel campo sperimentale per [...] lo spettro delle quali occorrerebbe un telescopio con specchio di non meno di 40 m di diametro.
La distanza D di una nebulosa extragalattica, che presenti uno spostamento relativo δ = Δλ/λ della lunghezza d'onda λ di una riga spettrale, è data dalla ...
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Astronomo statunitense (Marshfield, Missouri, 1889 - S. Marino, California, 1953) presso gli osservatorî Yerkes e (dal 1919) M. Wilson. Il suo nome è legato soprattutto a due scoperte fondamentali, che [...] astrofisica extragalattica e della cosmologia moderna. Nel 1924, utilizzando il grande telescopio di M. Wilson, H. dimostrò che la nebulosa di Andromeda era in realtà una galassia, cioè un sistema di stelle analogo alla nostra Via Lattea. Fra il 1925 ...
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Sistema formato da un gran numero di stelle (da ∿108 a ∿1011) e, in generale, da nubi di gas e di polveri. Il Sole fa parte di uno di questi grandi sistemi, chiamato Via Lattea o Galassia. A occhio nudo [...] si distinguono soltanto quattro g.: Andromeda, le due Nubi di Magellano e la nebulosa spirale M33. Il numero totale delle g. osservabili con i moderni telescopi è dell’ordine di miliardi.
Classificazione
Le g. vengono classificate, in base alle loro ...
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Astrofisico (Gluchov, Ucraina, 1916 - Mosca 1985); professore nell'univ. di Mosca, fu direttore, dal 1972, del dipartimento di astrofisica dell'Istituto di ricerche spaziali a Mosca. Si occupò di fisica [...] delle supernove, delle radiogalassie e della corona solare; in partic., studiò i processi di emissione radio, non termica, osservati nel centro della Via Lattea e la radiazione emessa dalla nebulosa del Granchio. ...
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La grande scienza. Cosmologia
Malcolm Longair
Cosmologia
Il 1925 può essere considerato l'anno in cui nacquero, nel loro aspetto moderno, le scienze dell'astrofisica extragalattica e della cosmologia [...] Hubble. Al convegno dell'Unione astronomica internazionale, svoltosi a Roma nel 1952, Walter Baade annunciò che la distanza dalla Nebulosa Andromeda (M31) era stata sottovalutata di un fattore 2; la costante di Hubble veniva quindi ridotta a 250 km ...
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PULSAR
Livio Gratton
. Neologismo scientifico (dall'ingl. pulsating radio source) che designa una classe particolare di radiosorgenti scoperte nel 1967 da un gruppo di radioastronomi inglesi, A. Hewish, [...] una supernova avvenuta l'anno 1054 d. C. nella costellazione del Toro. La successiva scoperta di una p. nel centro di tale nebulosa è generalmente considerata come la conferma definitiva dell'ipotesi di Gold e di Pacini. La p. NP 0532 che è al centro ...
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(X, p. 926)
Le c., come gli asteroidi o piccoli pianeti, rappresentano i resti di quegli agglomerati originari (planetesimi) formatisi nel disco protoplanetario, da cui si sono poi gradatamente ''costruiti'' [...] i pianeti si siano costruiti attraverso un processo di accrescimento a partire dai minutissimi grani di polvere e gas contenuti nella nebulosa primitiva, al cui centro si andava formando la proto-stella che sarebbe poi diventata il Sole. A distanze ...
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nebulosa
nebulósa s. f. [femm. sostantivato dell’agg. nebuloso (sottint. stella)]. – In astronomia, termine originariamente riferito a ogni oggetto celeste che al telescopio apparisse fisso, esteso e diffuso; in partic., con n. galattiche...
nebula
nèbula s. f. [dal lat. nebŭla]. – 1. ant. e letter. Nebbia; anche, nuvola: una n. di colore di fuoco (Dante). 2. In astronomia, sinon. di nebulosa. ◆ Dim. nebulétta, nuvoletta: aveano dinanzi da loro una nebuletta bianchissima (Dante).