nebbioso /ne'b:joso/ agg. [der. di nebbia]. - 1. [che è pieno o coperto di nebbia: cielo, tempo n.] ≈ brumoso, fosco, nebuloso. ↓ caliginoso, [di cielo] velato. ↔ sereno, [di cielo, aria e sim.] chiaro. [...] ↑ [di cielo, aria e sim.] limpido, [di cielo, aria e sim.] terso. 2. (fig.) a. [di espressione e sim., che è caratterizzato da scarsa chiarezza: modo di esprimersi n.] ≈ confuso, fumoso, nebuloso, oscuro, ...
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nebulosità /nebulosi'ta/ s. f. [dal lat. tardo nebulosĭtas -atis]. - 1. [presenza e permanenza di nubi o nebbia: n. del tempo] ≈ bruma, nebbia, nebbiosità, (fam.) nuvolo, nuvolosità. ‖ caligine. ↔ limpidezza, [...] sereno, trasparenza. 2. (fig.) [l'essere vago e confuso: n. dello stile, del pensiero] ≈ astrattezza, confusione, fumosità, indeterminatezza, vaghezza. ↔ chiarezza, lucidità, nitore, trasparenza ...
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nebuloso /nebu'loso/ agg. [dal lat. nebulosus, der. di nebŭla "nebbia"]. - 1. [fatto di nebbia o di nubi: le masse n. di alta quota] ≈ (non com.) brumoso, fosco, nebbioso, (lett.) nemboso, (fam.) nuvolo, [...] nuvoloso, velato. ↔ limpido, sereno, terso. 2. (fig.) [mancante di perspicuità e dai contorni incerti: ragionamento n.] ≈ confuso, fumoso, incerto, vago. ↔ chiaro, perspicuo, preciso ...
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banco s. m. [germ. bank "panca"] (pl. -chi). - 1. (arred.) a. [mobile che serve per far sedere più persone] ≈ panca, sedile. b. [mobile derivato dalla fusione del banco propriam. detto con altri mobili] [...] e a grande sviluppo orizzontale] ≈ ammasso, cumulo, massa, mucchio, strato, [di pesci che nuotano in gruppo] branco, [di nebbia, nubi, fumo e sim.] coltre, [di nebbia, nubi, fumo e sim.] cortina. ● Espressioni: banco di sabbia ≈ bassofondo, secca. ...
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traccheggiare [etimo incerto] v. intr. (io tracchéggio, ecc.; aus. avere), fam. - [mandare per le lunghe, in modo da non prendere o ritardare una decisione, o per guadagnare tempo] ≈ esitare, indugiare, [...] infiascare nebbia, (iron.) menare il can per l'aia, (non com.) nicchiare, (fam.) prendere tempo, temporeggiare, tentennare, tergiversare. ↔ decidersi, risolversi. ↑ tagliare la testa al toro. ...
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calugine /ka'ludʒine/ (o caluggine) s. f. [lat. caligo -gĭnis "nebbia", col suff. di lanugo -gĭnis e sim.]. - 1. (bot.) [rivestimento peloso di foglie, frutti e sim.] ≈ lanugine. 2. (non com.) [primi peli [...] degli uccelli e, per estens., dell'adolescente] ≈ lanugine, peluria ...
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leggero /le'dʒ:ɛro/ [dal fr. ant. legier, lat. ✻leviarius, der. di lĕvis "lieve"]. - ■ agg. 1. a. [che pesa poco: l. come una piuma] ≈ (non com.) lieve. ‖ aereo, evanescente, impalpabile, inconsistente, [...] l. [di vento, pioggia e sim., che ha poca forza o intensità] ≈ debole, lieve, moderato. ↔ forte, intenso, [solo di nebbia o pioggia] fitto. 5. [che mostra agilità nei movimenti: avere il passo l.] ≈ agile, elastico, sciolto, spedito, svelto. ↔ goffo ...
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vaporare [dal lat. vaporare "evaporare"] (io vapóro, ecc.), lett. - ■ v. intr. (aus. avere o essere) [di liquido, trasformarsi in vapore] ≈ evaporare, svaporare, (non com.) vaporizzare, vaporizzarsi. ↔ [...] condensarsi. ■ v. tr. 1. [riempire di vapori]. 2. (fig.) [coprire di un velo di nebbia e sim.: gli uliveti grigi Che vaporano il viso ai poggi (G. D'Annunzio)] ≈ velare. ↑ annebbiare, offuscare. ↔ rischiarare, schiarire. ...
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vapore /va'pore/ s. m. [lat. vapor -ōris "esalazione"]. - 1. a. (chim., fis.) [stato aeriforme di una sostanza, cui si perviene sia dallo stato liquido per evaporazione o ebollizione, sia dallo stato solido [...] dell'acqua, provocando diminuzione della visibilità: sopra il lago, si vedeva una cortina di v. spessi] ≈ bruma, foschia, nebbia. ‖ caligine. b. [spec. al plur., prodotto gassoso della combustione, che si leva sotto forma di nuvola grigia: i ...
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Fenomeno meteorologico consistente in un ammasso di goccioline di acqua, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare e i laghi o lungo i fiumi per condensazione di vapore d’acqua, diminuendo in misura più o meno sensibile la visibilità....
nebbia
Antonietta Bufano
. Nel senso proprio, come vapor che l'aere stipa, secondo la definizione che D. stesso ne dà, il termine ricorre in If XXXI 34 (e cfr. anche il v. 36), e Pg V 117; anche in Rime C 18, dov'è spiegata l'origine del...