Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] di interrogativi di vecchia data in paleoantropologia e in anatomia comparata, fin dai tempi della scoperta dei teschi di Neanderthal e dai primi studi sulle grandi scimmie antropomorfe nel XIX secolo. Oggi risolvere il mistero delle origini dell ...
Leggi Tutto
Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] di raccolta si fa sempre meno intensa a causa del peggioramento del clima. Protagonista di questo cambiamento è l'uomo di Neanderthal (Homo neanderthalensis), comparso in Europa intorno a 250.000 anni fa e diffuso in Asia occidentale intorno a 60.000 ...
Leggi Tutto
ISSEL, Arturo
Nicoletta Morello
Nacque l'11 apr. 1842, da Raffaele ed Elisa Sonsino, a Genova, ove seguì e concluse gli studi secondari; frequentò quindi la facoltà di scienze di Pisa, allievo di G. [...] "antidiluviani", insicure e discusse erano le interpretazioni dei fossili umani in via di reperimento, come l'uomo di Neanderthal. Con il ritrovamento di una mascella umana a Moulin-Quignon, che convinse J. Boucher de Perthes di aver finalmente ...
Leggi Tutto
Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
ΡALESΤIΝA (v. vol. V, p. 874 e S 1970, p. 576)
W. G. Dever
P. Arata Mantovani
Paleolitico (1.000.000-20.000 a.C.). - Il Paleolitico in P. è stato brillantemente [...] di 75.000 anni fa; e questa scoperta suggerisce che l'«uomo moderno» emerse in Asia indipendentemente, e che non discende dal Neanderthal (peraltro mai ben rappresentato in P.). Fino a pochi anni fa, tutti i siti noti del Paleolitico Medio in Israele ...
Leggi Tutto
VIRCHOW, Rudolf
Gioacchino Sera
Patologo, antropologo, etnologo e archeologo tedesco, nato a Schivelbein in Pomerania nel 1821, morto a Berlino il 5 settembre 1902. Si laureò a Berlino nel 1843, sotto [...] pubblicazione nel 1857; le ricerche sui cranî antichi del Nord dell'Europa (1870), le diverse relazioni sul cranio di Neanderthal (1872 e segg.), i contributi sulle antropologie dei Tedeschi e in particolare dei Frisoni (1876); la grande inchiesta ...
Leggi Tutto
Vedi BONN dell'anno: 1959 - 1994
BONN (Bonna)
H. Kähler
Originariamente uno dei 50 castella ausiliarî eretti da Druso lungo il Reno, nel 12-9 a. C. Situato sul bordo meridionale del bacino di Colonia, [...] nel 1889-93, ingrandito nel 1909, contiene una sezione antica con collezioni preistoriche, fra le quali il cranio di Neanderthal, dell'Età del Bronzo e del Ferro, oreficerie celtiche, bronzi, terrecotte, vetri di età romana, terra sigillata, argenti ...
Leggi Tutto
KOLLMANN, Julius
Gioacchino Sera
Istologo, embriologo e antropologo, nato il 24 febbraio 1834 a Holzheim (Baviera), morto a Basilea il 24 giugno 1918. Divenne sul finire del 1859 assistente di T. L. [...] la progenitrice degli uomini e degli antropomorfi. Le razze ad alta statura proverrebbero da quelle piccole. L'uomo di Neanderthal sarebbe un ramo senza importanza filetica per l'umanità attuale. Lo stesso si dica per il Pitecantropo. Importanti sono ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I numerosi reperti fossili rinvenuti nel corso del Novecento hanno consentito di ricostruire [...] attraverso alcuni reperti di sapiens e di altre specie del genere Homo provenienti da siti archeologici europei (l’uomo di Neanderthal o Homo neanderthalensis) e asiatici (l’Homo erectus) e non andava oltre i 500 mila anni fa. Improvvisamente, invece ...
Leggi Tutto
Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] Paleolitico da una razza del tutto speciale, che si era indicata da principio come razza di Cannstatt e successivamente di Neanderthal. Minor fortuna si ebbe nello studio della razza di Cro-Magnon del più recente Paleolitico, che è apparsa come un ...
Leggi Tutto
Dal Paleolitico medio al Paleolitico superiore
Alberto Broglio
Janusz K. Kozlowski
Il territorio e l'ambiente
Il limite tra gli stadi isotopici 4 e 3 non corrisponde ad una modificazione climatica [...] .K. Kozłowski - H. Laville - B. Ginter (edd.), Temnata Cave, Krakow 1992; D.W. Frayer, Evolution at the European Edge: Neanderthal and Upper Paleolithic Relationships, in Préhistoire éuropéenne, 2 (1993), pp. 9-69; M.H. Nitecki - D.V. Nitecki (edd ...
Leggi Tutto
paleantropo
paleàntropo (meno com. paleoàntropo) s. m. [lat. scient. Palae(o)anthropus, comp. di palaeo- «paleo-» e gr. ἄνϑρωπος «uomo» (v. -antropo)]. – In paleoantropologia, termine con cui venivano indicati alcuni resti fossili di ominidi...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...