Spy, Uomo di Tipo umano neandertaliano, che prende nome da una grotta in Belgio, presso Namur, dove nel 1887 furono trovati due crani e numerose ossa degli arti, associati a industria musteriana e mammalofauna. ...
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Gabriella Spedini
Ominidi
Le origini dell'uomo: fossili e molecole si confrontano
L'antropologia molecolare
di Gabriella Spedini
30 marzo
Vengono pubblicati su Nature i risultati delle analisi condotte [...] era più ampia, la clavicola più lunga e gli arti inferiori relativamente più corti che in H. sapiens.
L'uomo di Neandertal è l'ominide fossile meglio conosciuto per qualità e quantità di reperti; è inoltre l'unico per il quale esistano dati di ...
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Località nel comune di Arezzo. Uomo dell’O. Tipo umano dolicocefalo i cui resti scheletrici, costituiti da una calotta, sono stati rinvenuti, insieme a una selce musteriana, in contrada dell’O.; sembra [...] . Rimangono seri dubbi sulle condizioni di giacitura di questo reperto, che attesterebbe in Europa la presenza di un uomo con caratteri di Homo sapiens sapiens coevo a quello neandertaliano, con il quale avrebbe avuto in comune la tecnica musteriana. ...
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SERGI, Sergio
Claudia MASSARI
Antropologo, figlio di Giuseppe (XXXI, p. 432), nato a Messina il 13 marzo 1878. Garibaldino a Domokos (1897). Medico primario nel manicomio di Roma, succedette al padre [...] del cranio. Ha dato la documentazione antropologica dei Garamanti della Libia. A lui si deve la prima conoscenza dell'Uomo di Neandertal in Italia, con la scoperta del primo cranio di Saccopastore (1929) e gli studî ulteriori su tutti i paleoantropi ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] -Saints, in AnnPaléontologie, 6 (1911-13), pp. 109-72; ibid., 7, pp. 105-92; ibid., 8, pp. 1-62; A. Hrdlička, The Neandertal Phase of Man, in JRAnthrInst, 57 (1927), pp. 249-74; F. Weidenreich, Apes, Giants and Man, Chicago 1946; W.E. Le Gros Clark ...
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PALEOANTROPOLOGIA (XXVI, p. 1; App. II, 11, p. 486)
Sergio SERGI
La preominazione (preumani e non preumani). - Nuove scoperte di primati fossili e la revisione del materiale già conosciuto hanno portato [...] da quello dei würmiani e di indicare con il nome di Paleantropi preneandertaliani il primo, che precede il tipo di Neandertal nel tempo e per le affinità con questo, e con il nome di Paleantropi neandertaliani il secondo, al quale appartiene ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] nient'altro che una variante dell'Homo sapiens. L'analisi morfofunzionale ha messo in evidenza che il tipo neandertaliano era principalmente strutturato per sviluppare potenza e resistenza alla fatica, e adattato a camminare su un terreno accidentato ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] compreso l'atlante, e, come è stato detto in precedenza, è stato perfino ritrovato, per la prima volta in un Neandertaliano, lo ioide, piccolo osso della faringe. Viceversa, manca completamente il cranio; il fatto che la mandibola sia presente e che ...
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(sp. Gibraltar) Promontorio roccioso (chiamato dagli Inglesi The Rock) all’estremità meridionale della Penisola Iberica. Ex colonia inglese, oggi territorio esterno del Regno Unito (6,5 km2), comprende [...] m in giù restano stazionarie a 12,7 °C).
Uomo di G. Ominide al quale appartiene il cranio trovato nel 1848 nella breccia ossifera a Forbe’s Quarry, non lontano dalla grotta di Devil’s Tower, a N di Gibilterra. È assegnato al gruppo neandertaliano. ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] comparsa dell'uomo moderno: a) le forme di transizione erectus-sapiens; b) le più antiche forme identificate come Homo sapiens; c) Neandertal; d) l'uomo di Cro-Magnon; e) Homo sapiens afer; f) il moderno Homo sapiens in Asia; g) riepilogo. 10. Alcuni ...
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neandertaliano
agg. – Propr., della valle del fiume Neander (ted. Neandertal). In paleoantropologia, è termine usato con riferimento alle popolazioni umane («uomo di Neandertal») diffuse in Europa occid. e in Asia centr. (se ne sono trovati...
tasmanide
agg. [der. del nome della Tasmania; v. tasmaniano]. – In antropologia fisica, relativo alle caratteristiche somatiche degli aborigeni tasmaniani, che, con gli aborigeni australiani e melanesiani, costituivano uno dei tre gruppi della...