Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] , che è propria dei puri geometri, li quali né pure una parola proferiscono che dalla assoluta necessità non ampio da consentire il rilievo della densità del nome: «E perch’io so che non avete dubbio in conceder che l’acquisto dell’impeto sia ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] da altre fonti e quelli tramandati esclusivamente da B. Se ne constata una sorta di isolamento stemmatico (se così si può (infiamao, levao, innamorao), a un tipo come saccio «so», al condizionale che prosegue il piuccheperfetto latino (Giacomo da ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] si saldano in una relazione. La complessità del processo che ne deriva è l’effetto della saldatura:
(17) Luca è le oggettive con alcuni verbi, tra cui vedere, sapere, dire:
(43) so (o ho visto, o mi hanno detto) che cosa hai fatto, dove sei ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] m’ètonne (de ce) qu’ils continuent à vivre comme si rien ne s’était passé; spagn. me maravillo de que sigan viviendo como 70) la crisi raccomanda di ridurre fortemente i costi
(71) so già che ci vieteranno di stamparlo
Inoltre l’infinito è introdotto ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] un dì a una sua brigata sé avere un vino sì buono che ne berebbe Cristo («a un suo compagno era capitato di dire che aveva un congiunzione relativa:
(42) Era di luglio nel 1758, non so qual giorno, quando io lasciai la casa materna la mattina di ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] virile (so manly), e così risonante (so sonorous), che il semplice parlare ha più musica in sé di quanta ne abbiano la giudicato, rubrica in «Italiano & oltre» (5, 1990, p. 241: Che ne dicevano gli spagnoli; 6, 1991, p. 30: L’italiano di Carlo; p. ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] circonferenza di un cerchio
(2) * Non sono riuscita né a costruire l’oggetto né a costruire il contenitore. Il contenitore, l’ho distanza medio-breve e a distanza più ampia:
(14) So perfettamente come mio padre mi guarì anche di questa abitudine. ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...]
(re2) mai una volta che venissi tu!
(re3) non lo so
Alle interrogative dirette canoniche, la cui ragion d’essere è, come s’ l’interrogativa parziale contiene una sola parola interrogativa. Se ne contiene più d’una, gli elementi interrogativi sono ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] altri prefissi come, per es., ra- (rappresentare), so- (socchiudere), contra- (contrapporre). Tuttavia, per fuor che in questa, freddo, et in cadde pretirito di caggio, eccetto ne’ verbi composti dalle preposizioni ad, e ra (ivi, 405)
Anche Bartoli ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] (comunque è lecito anche) che io dica ciò che penso»]
(12) ne sit sane summum malum dolor, malum certe est (Cicerone, Tusc. II, Andrea De Carlo, Uto, Milano 1995, p. 10)
(37) Non so niente, che cosa è la rottura delle acque? (Giuseppe Pontiggia, Nati ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...