Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] altri prefissi come, per es., ra- (rappresentare), so- (socchiudere), contra- (contrapporre). Tuttavia, per fuor che in questa, freddo, et in cadde pretirito di caggio, eccetto ne’ verbi composti dalle preposizioni ad, e ra (ivi, 405)
Anche Bartoli ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] (comunque è lecito anche) che io dica ciò che penso»]
(12) ne sit sane summum malum dolor, malum certe est (Cicerone, Tusc. II, Andrea De Carlo, Uto, Milano 1995, p. 10)
(37) Non so niente, che cosa è la rottura delle acque? (Giuseppe Pontiggia, Nati ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] lava] «loro si lavano») e con valore di passivo ([se saˈmena soˈturko] «si semina granturco»). Per quanto riguarda il verbo, le desinenze della compare nell’uso cittadino, di Venezia e delle aree che ne hanno subito l’influsso, e alterna con [ɛ] nel ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...]
– E’ la loldo chola veritade.
– Questo sa ben Dio.
– El sa anche so mare. Vardé! Ve piase questa roba?
È stata notata (Cortelazzo 1976: 689-690; Palermo bambagia, bucherame, cipriana, derrate, ecc.
Né bisogna dimenticare, a conferma di come i ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] che risulta di solito incomprensibile fuori del gruppo che ne fa uso, si configura come un codice segreto, la in numerosi gerghi: trentino, i me avìsi «io», i to avìsi «tu», i so avìsi «lui, loro», i nóši avìsi «noi», i vóši avìsi «voi»; sardo, ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] indiretta non corrisponde a un atto di domanda, ma ne è piuttosto il resoconto. Essa corrisponde a un nessuno sa dove sia
(66) ignoro che cosa stia combinando
(67) non so se verrebbe volentieri
(68) mi chiedo che cosa avresti fatto se fossi stato ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] sono sceso», [ˈa dːʒo veˈnuto] «sono venuto» (accanto a [so bːeˈnuto]), [ˈaʤə ˈʃtatə] «sono stato». La stessa caratteristica pronominali e riflessivi: vedi abruzzese [sə ˈnavɛ ˈitə] «se ne era andata», il napoletano [ta ʃcorˈdatǝ] «ti sei scordato», ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] , equivalente a certo (per un non so quale motivo).
Per le forme cadute in disuso si rimanda al § 4. Citiamo qui il regionale punto, usato in Toscana come aggettivo (non ne ho punta voglia) e come intensificatore del pronome negativo (non ho mangiato ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] Aiuto! Aiuto!” / Mentre quegli il grido gitta, / Barbariccia ne aprofitta / e con un malvagio urtone / vuol mandarlo in
È da ieri alle due* *14 che so qui che aspetto Mister X da Borgo Y con la roba, né mi posso smuovere per tema ch’ei giunga durante ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] aveva ventitré o ventiquattro anni. Non saprei dirti come rintracciarla. Non so nemmeno se è viva. Quell’estate si licenziò dal giornale e Altri numerali appaiono in modo meno frequente: una ne fa cento ne pensa, al cento per cento, al novantanove ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...