Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] un dì a una sua brigata sé avere un vino sì buono che ne berebbe Cristo («a un suo compagno era capitato di dire che aveva un congiunzione relativa:
(42) Era di luglio nel 1758, non so qual giorno, quando io lasciai la casa materna la mattina di ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] virile (so manly), e così risonante (so sonorous), che il semplice parlare ha più musica in sé di quanta ne abbiano la giudicato, rubrica in «Italiano & oltre» (5, 1990, p. 241: Che ne dicevano gli spagnoli; 6, 1991, p. 30: L’italiano di Carlo; p. ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] circonferenza di un cerchio
(2) * Non sono riuscita né a costruire l’oggetto né a costruire il contenitore. Il contenitore, l’ho distanza medio-breve e a distanza più ampia:
(14) So perfettamente come mio padre mi guarì anche di questa abitudine. ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...]
(re2) mai una volta che venissi tu!
(re3) non lo so
Alle interrogative dirette canoniche, la cui ragion d’essere è, come s’ l’interrogativa parziale contiene una sola parola interrogativa. Se ne contiene più d’una, gli elementi interrogativi sono ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] altri prefissi come, per es., ra- (rappresentare), so- (socchiudere), contra- (contrapporre). Tuttavia, per fuor che in questa, freddo, et in cadde pretirito di caggio, eccetto ne’ verbi composti dalle preposizioni ad, e ra (ivi, 405)
Anche Bartoli ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] (comunque è lecito anche) che io dica ciò che penso»]
(12) ne sit sane summum malum dolor, malum certe est (Cicerone, Tusc. II, Andrea De Carlo, Uto, Milano 1995, p. 10)
(37) Non so niente, che cosa è la rottura delle acque? (Giuseppe Pontiggia, Nati ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] lava] «loro si lavano») e con valore di passivo ([se saˈmena soˈturko] «si semina granturco»). Per quanto riguarda il verbo, le desinenze della compare nell’uso cittadino, di Venezia e delle aree che ne hanno subito l’influsso, e alterna con [ɛ] nel ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...]
– E’ la loldo chola veritade.
– Questo sa ben Dio.
– El sa anche so mare. Vardé! Ve piase questa roba?
È stata notata (Cortelazzo 1976: 689-690; Palermo bambagia, bucherame, cipriana, derrate, ecc.
Né bisogna dimenticare, a conferma di come i ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] che risulta di solito incomprensibile fuori del gruppo che ne fa uso, si configura come un codice segreto, la in numerosi gerghi: trentino, i me avìsi «io», i to avìsi «tu», i so avìsi «lui, loro», i nóši avìsi «noi», i vóši avìsi «voi»; sardo, ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] indiretta non corrisponde a un atto di domanda, ma ne è piuttosto il resoconto. Essa corrisponde a un nessuno sa dove sia
(66) ignoro che cosa stia combinando
(67) non so se verrebbe volentieri
(68) mi chiedo che cosa avresti fatto se fossi stato ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...