CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] avvertita, d'accordo con precedenti teorici settecenteschi, come un "non so che", "come non si sa perché è bello il sole . Il Giordani, che fin dal 1810 stimava il C. come purista e ne era stimato (Bertoldi, Prose critiche..., p. 180 n. 1; G. Ferretti ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] ingressivo). Il primo è dovuto a una compressione dell’aria, che ne determina la spinta verso l’esterno (per es., ad opera dei zone della Sardegna la vibrante viene allungata a inizio parola: [ˈsɔːno ˈrːikki] sono ricchi. In alcune varietà di italiano ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] acustiche non permangono. Tale evanescenza non permette quindi né all’emittente né al ricevente di avere di fronte il testo frasi senza verbo che esprimono argomenti:
(14) A: non so proprio a chi chiederlo
B: a Maria?
Possono infine considerarsi ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] , almeno fino a ieri, i dialetti in Italia. Ne consegue che, mentre per l’inglese, il francese e «cena», [ˈbεːnε] «bene»; a > a; ŏ e ō > o: [ˈbɔːna] «buona», [ˈsɔːlε] «sole»; ŭ e ū > u: [ˈruːɣε] «croce», [ˈluːɣε] «luce». Lo stesso sistema si ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] scriverme per vulgari, perché, scrivando per letera [in latino], jo non so tanto, ch’el no me convegna andare per le man de altri
che tu as dito, e mantenga
en alegreça et in paxe.
Or[a] ne di’ ço che te plaxe,
che nui faremo tuto a plen
lo to voller ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] ] «dicendo», ma [kaˈpilːu] «capello»; a Terni [ˈsatːʃo] «so», ma [porˈkitːu] «maialino», ecc.);
(iii) lo sviluppo di un la benedica»), anche se il dialetto di Ancona e Falconara se ne mostra ancora immune, mentre, d’altro canto, conosce, come le ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] nel Salento [uˈlia ku ˈsːatːʃu] «volevo sapere» [lett. «volevo che so»], in Calabria [ˈvɔɟːu mu ˈbːiu] «voglio bere» (gr. thèlo nà pìo), ), che di fatto non ha avuto eredi né sull’isola, né nella restante Italia meridionale, la letteratura in ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] », I don’t know per I do not know «non so»). Come i clitici, le forme deboli si uniscono a un ospite clitici accusativi e genitivo:
mi lo → me lo, ti lo → te lo, ecc.
mi ne → me ne, ma mi ci → mi ci
(11) nel cumulo si si la s del primo si ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] linea La Spezia-Rimini e la linea Roma-Ancona, ne fanno parte i dialetti parlati in quasi tutta la Toscana diˈʃɛnːo] «dicendo», ma [kaˈpilːu] «capello», a Rieti [ˈsatːʃo] «so», ma [ˈporku] «maiale», ecc.);
(b) gli sviluppi dei nessi latini pl- e fl-, ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] di Giove:
Se sia minore (minus) una volta o minore due volte non so bene,
o se sia l’una cosa più l’altra; a quanto ho più strano e più diforme
Che l’Arpía, la Sirena o la Chimera;
Né in terra, in aria, in acqua è alcuna fiera,
Ch’abbia di membra ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...