Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] struttura). Rema di un enunciato è la parte che ne realizza lo scopo informativo, cioè quella che l’emittente nell’italiano antico (D’Achille, Proietti & Viviani 2005):
(72) Non so s’è per mercé che mi vien meno,
od è ventura o soverchianza ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] kelle fini que ki contene trenta anni le possette parte Sancti Benedicti («so che quelle terre entro i confini di cui qui [cioè: nell’ 553-556). Esse, quindi, non hanno nulla di spontaneo né di improvvisato, tant’è che si conoscono carte contenenti ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] , parcheggiare, ecc.:
(21) il bambino non mangia
(22) non so scrivere
(23) vado a parcheggiare
(24) smetti di fumare
(d) e uscire. Analogo il caso di arrivare: presuppone un movimento ma ne descrive, in effetti, l’esito, costituito dal fatto che la ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] strutture coordinate con un altro pronome o un sintagma nominale: né lei né nessun altro ha il diritto di fare ciò; o tu o 53)
(b) Sono presenti pronomi soggetto atoni di forma ridotta:
(65) io non so ben dir com’i’ v’intrai (Dante, Inf. I, 10)
(66) ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] speranza politica, si estende in una dimensione teologica che ne cambia anche profondamente la lingua.
Forse nel 1318 o ), e protonica per i (redir, delitoso), venesse, luoco, so’ «sotto», ha suscitato forti perplessità. Anche su questo aspetto ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] uro n iˈʣatːʃo ˈlɛdːʒe, ˈkesto lo kaˈpiʃːo] «anche se non so leggere, questo [ciò, questa cosa] lo capisco» (ma [ˈkisto ˈmunːo e k via] i dialetti mediani del Lazio rispondono con [se n ɛ ˈjːitu] «se ne è andato» (e sim.), a [ˈbːutta ˈvia sːi ˈsasːi] ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] non nelle varietà del nord), che si può verificare in rima, per es. topo in rima con intoppo nel sonetto 30, 1-3:
Io so che tu legesti ne l’Esopo,
e te ricordi ben, como la rana
volea somerger sotto l’aqua el topo,
passando l’un cum l’altro la fimana ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] Samo, non tutto il male viene per nuocere, chi più ne ha più ne metta, e così via, a volte con ironici ribaltamenti: molto messercalzone andò in rovuma e fe’ ciò che fe’? Sì, lo so, e po’ appresso? Lava pulito e non sbrodolare! Rimboccamaniche e ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] la bruttezza», [o ˈkːapi] «il comprendere», [nun o sˈːatːʃə] «non lo so», ma [o ˈfratə] «il fratello», [o ˈprɛvətə] «il prete», [nun o cosentino, in Calabria, più qualche altra località), se ne trovano anche altri; sono anzi testimoniati, in pratica, ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] settentrionali l’omissione del non nella dichiarativa (il tipo so mica per «non so») o solo più per «soltanto»; per i toscani il perché gli stessi mezzi di comunicazione fonica a distanza, che ne hanno segnato la sorte, permettono in vario modo di ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...