Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] gam-lAṬ, da cui deriva (9) rjprṣo grāmàṃ gacchati, equivalente e alternativo rispetto a (8). Analogamente, dáśagrīva Questo suffisso può quindi essere introdotto dopo tad-as. Il derivato che ne risulta, tad-as-tas, è una base nominale, quindi si ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] lengue aprendre. / Por ce ne me doit nus reprendre / Qi m'oie parler en francois, / Qe j'ai apris [a] parler anchois [Poiché io so il francese, e so parlarlo meglio di ogni altro linguaggio, mi sembra strano e innaturale lasciare ciò che ho imparato ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] da per the; francese kand per quand; tedesco axo per ach so) o contratte (inglese thx per thanks e plz per please; francese 77,4% delle persone con più di 6 anni – quasi il 37% se ne serviva per inviare e ricevere SMS (con punte tra il 70 e l’80 ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] mi mancate! spero che le tue gambe stiano meglio! Nn so lì ma qui fa un freddo polare!! a presto». 1 me gayt’. 3 jr, emuré ds lê WC. j’avè bô écou’T la FM, p’Rson ne tchat sur moa. Lol ! soud1 ! 1 br’8 me fè bondir 2 la Q’vett dê WC»; ovvero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] bicchierino di cognac riformano il mondo a bastonate e sciabolate – so bene cosa vuol dire avere una responsabilità come quella che ha , inconcepibile e sempre dannoso. Né la funzione accademica io so altrimenti concepire se non come funzione ...
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PIETRO da Montagnana
Eleonora Gamba
PIETRO da Montagnana (Pietro Floriani da Montagnana, Petrus de Florianis de Montagnana). – Nacque da Francesco, un esattore delle imposte originario del borgo padovano [...] licentia testandi concessagli da Pio II (12 luglio 1459), ne ottenne una seconda da Paolo II (16 febbraio 1465), . 15 Gud. graec., in «Diese Liebe zu den Büchern beherrscht mich so mächtig» - Marquard Gude (1635-1689) und seine Handschriften, a cura ...
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DITTONGO
Il dittongo (dal greco dìphthongos ‘suono doppio’) è un gruppo di due vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una i o una u, corrispondente – a [...] vie-ni / io ven-go, muo-re / mor-to, può / pos-so, vuo-le / vor-rei (= sillaba accentata che termina in vocale / sillaba del XX secolo, risultano oggi antiquate
Carla non si moveva né parlava (A. Moravia, Gli indifferenti)
Questa specie di primato ...
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SILLABE, DIVISIONE IN
La divisione in sillabe (detta anche sillabazione) segue diverse regole:
– una vocale iniziale seguita da consonante semplice forma una sillaba
U-di-ne, a-mi-do
– le vocali che [...] e i ➔trittonghi formano un’unica sillaba
mi-a, le-o-ne, ma pia-nu-ra, a-iuo-la
– una consonante semplice una sillaba con la vocale che segue
sto-ri-co, stra-da, mo-struo-so
– i gruppi di due consonanti uguali (e il gruppo cq) si dividono
col- ...
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CAUSALI, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni causali sono proposizioni ➔subordinate che indicano la causa per cui avviene ciò che è espresso nella proposizione reggente.
Le proposizioni [...] con il condizionale
Non supera quello scoglio non perché non ne sia capace, ma perché non vuole
Ti chiamerò più tardi troppo buono
– il gerundio, presente o passato
Conoscendolo, so che si comporterà bene
Avendo analizzato a lungo la proposta, ...
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SILLABA
La sillaba è l’unità fonica minima, autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione e dell’emissione, in cui si possono dividere le parole. La sillaba è formata da un elemento vocalico, [...] si chiamano aperte o libere
pa-ga-re, a-mo-re, te-ne-ro
quelle che terminano in consonante si chiamano chiuse o implicate
con- trat-to, af-fit-to, per-ples-so
Le parole formate da una sola sillaba si chiamano monosillabi; le ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...