L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] di malissima voglia (Bandello, Novelle, 94)
(17) Ella sapendo don Pietro esser preso, avendo spazio di poter fuggire, non so perché se ne restò (Bandello, Novelle, 118)
(18) Egli, che più non aveva amato donna di conto, stimando questa esser una de ...
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I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] tre, talvolta il numero può oscillare; ➔ Gadda, ad es., ne usava abitualmente quattro (cfr. Mortara Garavelli 2003):
(4) La
(10)
A: ma tu alla fine 6 sempre qua?
B: si ... nn so xke!
A: se nn lo sai tu ... (tratto da Lombardi Vallauri 2009: 1337 ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] a Fiorelli 1951: 81-86), si ricavano soltanto fuso [ˈfuːso] «arnese per filare» e fuso [ˈfuːzo] participio passato, realizzano come lunghe sia all’interno di parola (nazione [naˈtsːjoːne] o azoto [aˈdːzɔːto]) sia in fonetica sintattica ([loˈ ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] de la bella difesa che m’era venuta meno, assai me ne disconfortai, più che io medesimo non avrei creduto dinanzi (Dante 1999 vedea ch’era questa nobilissima Beatrice … (Dante 1999: 107)
(27) So bene che ci vieni e vai a tua posta, ma più di celato, ...
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I pronomi di ripresa sono ➔ pronomi che, segnalando la rete di relazioni tra elementi nominali e pronominali, provvedono alla coesione di un testo (➔ coesione, procedure di), ossia alla sua organizzazione [...] le, loro, si; i clitici avverbiali (ci, vi, ne) o il ➔ partitivo ne.
Le relazioni di sostituenza rispondono a un principio di economia (me la sento), smetterla (smettila), saperla lunga (la so lunga), vedersela (me la vedo io), farla a qualcuno ...
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Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] cui numerosi esempi si trovano nei Promessi sposi:
(4) Né fu questa l’ultima pubblicazione, ma noi delle posteriori non nel poema ‒ è presente, infatti, fin nel I canto («Io non so ben ridir com’i v’entrai») ‒ ma sempre fuori del campo delle ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] hanno posizione post-tonica finale, soggetta a vincoli morfologici che ne condizionano la presenza (e ne hanno in parte condizionato l’evoluzione), -me-, -bi- e -so-, dette post-toniche mediane o (talvolta, impropriamente) intertoniche, sono sede ...
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L’epifonema (dal gr. epíphō´nēma «voce aggiunta», composto da epí «su, sopra» e phōnē´ «voce») è una figura retorica che consiste in un’espressione sentenziosa, di tenore universale, posta di solito a [...] detto memorabile»), all’esempio e all’aneddoto: se ne distingue per la sua collocazione alla fine di un più vera ragione è di chi tace.
Il canto che singhiozza è un canto di pace
(“So l’ora in cui la faccia più impassibile”,
in Ossi di seppia, vv. 7-8 ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] :
(20) mi chiedo se verrà
(21) non so se verrà
La formula non (lo) so può essere usata anche in modo assoluto, con valore dubbio, la propensione ad agire:
(29) quasi quasi me ne vado
Anche forse, quando è reduplicato, esprime maggiore probabilità:
( ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] 2) a pranzo ho mangiato solo ’n pezzo di pizza
(3) so’ stato tutto ’l giorno a lavorare
Anche nel caso del dimostrativo ’ alcuni dei quali con precedenti in Petrarca, come le ’ncresca, ne ’ngombra, ecc.).
Un caso particolare di aferesi è costituito ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...