MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] Luca Goldoni, Giorgio Torelli (sodale di Giovanni Guareschi ne Il Candido) e Alfonso Madeo.
Più in generale il Malerba esplicitò una vera e propria dichiarazione di poetica: «“So soltanto che questa storia finirà quando io deciderò di finirla ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] morte donò alla Pontificia Università Lateranense di Roma: «Non so adeguarmi a una stanza senza libri» – confessò – « una stanza vuota. A casa mia non esistono stanze senza libri: né a Firenze né a New York. Li tengo anche in cucina, nei corridoi, ...
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EMILIANI GIUDICI, Paolo
Lucia Strappini
Nacque il 3 giugno 1812 a Mussomeli (Caltanissetta) da Salvatore Giudice e Antonia Cinquemani. Di salute cagionevole, non frequentò alcuna scuola ma compi i primi [...] ammirata negli scritti di Foscolo, che ancora rimangono - non so se inimitabili - certo inimitati in Italia" (p.54 candidatura ('70).
Sono indicative del suo tempo le parole con cui se ne lamentò con il fratello: "E se io vorrei [sic!] essere deputato ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] Borghese (13 novembre), Er gioco liscio (20 novembre), Se lo so’ lavorato e Er bollettino (27 novembre), Nina e Le forze e di più schietta naturalezza» (Mastri, 1903, p. 315). Né si sarebbe fatta attendere quella (più equa) di Croce, che avrebbe ...
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BORSIERI, Pietro
Mario Scotti
Nato a Milano il 16 apr. 1788 da Vincenzo e Isabella Fontana (la famiglia era originaria del Trentino; il nonno paterno fu il celebre medico Giambattista), compì gli studi [...] altro articolo mio, quello sui versi per Trenti del nostro Arici, so che è stato stampato fra le cose del Foscolo... L'articolo su e che il limite degli illuministi e dei romantici, che ne hanno ereditato in Lombardia lo spirito, è stato il credere ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] di Floramonte, che doveva essere quindi morta nel frattempo, né si accenna a banchi, libri, ecc.: segno questo che vv. 97 ss., "La rosa molta fiadha ke da maitin resplende, Lo so color da sira delengua e dessomente: Cotal si è la vita...", come già ...
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BONDI, Clemente Donnino Luigi
Gennaro Barbarisi
Nacque il 27 giugno 1742 nel villaggio di Mezzano Superiore (e non Mozzano) in provincia di Parma, da Ranuccio e da Lisabetta Gennari: una modesta famiglia [...] il giudizio formulato su di lui dal Parini al Ticozzi: "So pur troppo che il mio Giorno ha fatto e farà cattivi da lui teorizzata si risolse troppo spesso in una grave monotonia: se ne avvide il Caluso ("il B. mi riesce per voler esser sostenuto un ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] estensibile ai fratelli, povertà, debiti e furto abituale, di nascita dubbia (Biccinovel, figliuol di non so cui) e così via, non ne sarebbe che confermato nello splendido decoro sociale della famiglia, interpretandosi lo stesso vizio della gola come ...
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DAVANZATI, Chiaro
Pasquale Stoppelli
Visse a Firenze nella seconda metà del sec. XIII, ma di lui restano sconosciuti sia l'anno della nascita sia quello della morte. Né la tradizione del suo nutrito [...] lega di città guelfe contro Pisa, fidando sull'aiuto angioino, il D. avrebbe scritto alcuni sonetti per condannarne l'azione "(Poi so ch'io fallo per troppo volere" e "Non dico sia fallo, chi 'I suo difende"); e quando finalmente i guelfi prevalsero ...
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BAFFO, Giorgio
Gian Franco Torcellan
Ultimo rappresentante di una modesta famiglia del patriziato veneziano detto di toga, nato a Venezia da Giannandrea e da Chiara Querini il 1° agosto 1694, il B. [...] talmente diffusa, e con tanta fortuna, che il Labia se ne lagnava pubblicamente in alcuni suoi duri versi come ulteriore prova della soneti grassi e butirosi, / Per divertir le done e i so' morosi"), e in talune occasioni egli seppe anche dare alla ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...