Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] sentenzioso «Arte infelice è 'i fabbricarsi i dei» danno a questo sonetto un suo tono, un'unità di stile, ne fanno non so se un capolavoro di poesia, certo il capolavoro del Guidi, che della maniera eroica da lui perpetuamente vagheggiata ha dato ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] e del Verga. Ma non farò al lettore un brutto tiro, né mi metterò con sì poca vela in questo mare dove naviga da borghesia e la plebe delle nostre provincie. So che il Verga non ha scoperto l'America; so che in Francia, in Inghilterra, in Germania ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] economica, la Recherche è pure una grande opera di denuncia so- ciale, perché mette disperatamente a nudo il dissidio fra o il campagnolo, Kafka non riesce a farsi accogliere nel castello né a entrare nella Legge, a varcare la porta pur fatta per ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] O prima o poi si troverà chi rinarri, nel modo che dai tempi è richiesto, la vita di Pietro Aretino, e non sarà un accusatore, né un panegirista, ma uno storico. Non so quali nuove e particolari notizie potrà recare l'opera sua; ma la leggenda, credo ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] filosofi, or da zanni, or da ciarlatani, e che so io qualis magistro probata fuerit.
È atteggiamento condiviso da tutti dò ombra a chi trema di me.
Alla fine d'agosto anderò a Firenze, né penso che tal mia gita sia per dar ombra ad alcuno [. . .] ma ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] modo di discorrere, è suo». Della seconda scrittura, il Camerota diceva esser autografa. Della terza, scriveva «Non so se sia di Bobadilla: non era sua lettera né stilo, ma è una cosa degna di esser letta». (In nota si dice che a margine era annotato ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] considerato uno di loro («Ich bin auch […], ein Bischoff, so wol als jr»), con una sola importante differenza: mentre a sia istruito nelle cose sacre. Se infatti è bene che chiunque ne abbia una seppur minima nozione, ciò vale tanto di più per il ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] Ciro di Pers trova in un sonetto, assai noto, sul mal di pietra che lo travagliava: «Son ne le reni mie, dunque, formati - i duri sassi a la mia vita infesti ... - Io so che in queste pietre arrota l'armi - la Morte, e ch'a formar la sepoltura ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] c'est bien assez d'avoir à s'occuper des choses, il ne faut pas avoir à s'occuper encore des mots»; ma, soprattutto troppo amichevolmente [. . .]. Quanto allo stile, io non vi so negare di aver letto i classici che hanno scritto nella bella nostra ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] all’edizione fiorentina dei Canti del 1831: «Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ogni grande passione) non ha linguaggio esterno. Io aggiungo che non ne ha neppure interno... L’uomo... allora non ha propriamente pensieri, non ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...