FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] di Padova. Nonostante già alla fine del 1541 il Bembo ne annunciasse a Girolamo Querini l'imminente arrivo, solo l'8 ha sbigottito tanto questo accidente, ch'io non ritrovo riposo, et so di non dover esser mai più contento" (lettera a L. Beccadelli ...
Leggi Tutto
CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] d'oro annui. Di fatto, dopo due incontri, il C. ne ottenne 600 per ritornare in patria, con l'impegno di portare a in tal modo, finisce per suonare apologia della sua contrastata impresa ("so ben io che mi beffano al presente, prima che non veggano ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] giorno stesso della morte di Gramsci, Piero Sraffa le scrisse:
So che cosa significhi per voi, che gli avete sacrificato più depositò i manoscritti dei Quaderni presso l’Ambasciata sovietica e ne portò con sé gli originali a Mosca, dove rientrò alla ...
Leggi Tutto
CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] una via che i tetti e i palchi tutti erano scesi a terreno, ne domandai la ragione; e fummi risposto, che le case s'erano fuggite per altrove riuscirebbe freddissima, ed anco impertinente, e non so, se ancora qui fosse pur buona, essendo passata ...
Leggi Tutto
ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] 147).
Le premesse per una ‘separazione’ c’erano tutte. Dossetti ne informò Lercaro il 13 novembre 1957: la faticosa ricerca di un un compromesso. Furono rotture dolorose per tutti: «Non so rimuovere, scrisse Pino in anni recenti, la sofferenza ...
Leggi Tutto
DELLA PORTA, Giacomo
Anna Bedon
Figlio di un Bartolomeo scultore, fratello di Tommaso il Vecchio, nacque a Porlezza (Como) nel 1532 (Schwager, 1975, p. 116). Secondo il Baglione (1642, p. 80), fece [...] partecipava al concorso per la facciata della chiesa: "il Jacopino so che è valentuomo che tiene il primato di Roma ... ma in facciate [per] quello che ho visto del suo non ha mostrato ne eccellenza ne apprezzo" (in Schwager, 1975, p. 111 n. 2); già ...
Leggi Tutto
CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] il C. tornasse in Italia in occasione della rappresentazione milanese; né accolse l'invito rivoltogli dal teatro Regio di Torino di maniere"; "Ma se tu fossi amore"; "Io mi sento un non so che"; "Il core col pensiero"; "Compassione ad una donna"); ma ...
Leggi Tutto
DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] in verità, io, tra il rosso e il nero non so riconoscere se non una distinzione ottica: tutto il resto è di volersi fare promotore di un vero movimento liberale ("né a destra né a sinistra, né col sindacato né col trust, ma come parte a sé e, in ...
Leggi Tutto
DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] fa preferire la confessione di un'irregolarità ("se voi mi fiutaste, non so nulla di sere, ma puzzo piuttosto di pazzo", lettera a B. ci son dentro un diluvio di parole; e di quelle mescolanze ne faccian dell'altre": proemio).
Nel 1552 il D. si recò ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] la misura più adatta al nostro mondo; le altre non sono né più, né meno vere, ma soltanto disadatte […]. Se fin qui Poincaré 1905 – che per quello che conosco dell’Hegel non so persuadermi ch’egli rappresenti davvero la suprema conciliazione di cui ...
Leggi Tutto
non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...