Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] conquistare, perché tutti i territori sono occupati. Territori liberi non ce ne sono stati mai, e liberi non erano neppure i territori che diverse possano essere le nostre convinzioni politiche, io so che v’è un punto fondamentale che ci ...
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BAROZZI, Francesco
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Nacque a Candia il 9 ag. 1537 da Iacopo, nobile veneziano, e da Fiordiligi di Nicolò Dorro, di Rettimo. Ebbe come maestro di latino e greco Andrea Doni; più tardi frequentò lo [...] raccolta di manoscritti, successivamente arricchita da Iacopo stesso, che ne compilò un catalogo, conservato presso la Biblioteca Marciana (ms. non è avvenuto a me di vederla giammai, così non so risolvermi a dire se abbia per anche (sic) veduta la ...
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ANGIOLIERI, Cecco
Mario Marti
Nacque a Siena intorno al 1260.
Suo padre, Angioliero degli Angiolieri, era tra le persone più segnalate per ricchezza e nobiltà: banchiere di papa Gregorio IX, fu dei [...] del vecchio amico, che si trovava a Roma ("s'eo so' fatto romano, e tu lombardo"). Secondo una poco sicura notizia il dato biografico, sotto il profilo dell'esame psicologico, né l'elemento storico sotto il profilo dell'implicazione sociale, ma ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] estensibile ai fratelli, povertà, debiti e furto abituale, di nascita dubbia (Biccinovel, figliuol di non so cui) e così via, non ne sarebbe che confermato nello splendido decoro sociale della famiglia, interpretandosi lo stesso vizio della gola come ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] dal predicato (11):
(8) E lei non capisce, che ciò che ne penso adesso, invece, viene ad essere peggio, tanto peggio per me? ( (24) che gusti possa avere questa mogliettina di Viani, io ancora non lo so (ivi, p. 684)
(25) Ma è lei, allora, non sono ...
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PIAVE, Francesco Maria
Antonio Rostagno
PIAVE, Francesco Maria. – Librettista, nacque a Murano (Venezia) il 18 maggio 1810, figlio di Giuseppe (vetraio, podestà di Murano dal 1808 al 1816) e di Elisabetta [...] (10 febbraio 1854): «per il posto alla Scala […] so che la fatica è infinitamente più grande che non a Venezia ). Cantò anche a Parigi, dove la sentì Emanuele Muzio, che nel 1883 ne diede un giudizio non del tutto negativo (G.N. Vetro, L’allievo ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] nel primo atto di Zio Vanja, di A.P. Čechov. Non so quanto sia stato voluto ma è il momento più intenso del film, vecchio, che lo faceva sorridere ogni volta che ci ripensava. Ne parlava come di una guasconata, in fondo giustamente irrealizzata, ma ...
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DELLA VALLE (de Valle, Vallense), Andrea
Christina Riebesell
Nato a Roma il 30 dic. 1463 da Filippo, archiatra pontificio, e da Gerolama Margani, il D. apparteneva a una famiglia di medici e giuristi [...] D. da sua nipote Camilla Capranica. Oggi non se ne conserva più nulla, perché nel Settecento il palazzo fu (1983), pp. 15-46; R. Harprath, "Amor und Psyche" so wie eine Antiken-Nachzeichnung von Raffael in Turin, in Intuition und Darstellung. ...
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ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] di un pontile, simile a quello del duomo di Modena. Ne rimangono ancora, nel Museo di antichità di Parma, oltre ad una intera, ma si offre al nostro sguardo velata da non so quale pudica riservatezza.
La mano stessa dei maestro appare linipidamente ...
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CASTELLAMONTE, Carlo di
Luciano Tamburini
Figlio di Cesare, nacque intorno al 1560, e fu quindicesimo conte di Castellamonte della linea Cognengo. Fu tra i primi patrizi piemontesi professionalmente [...] maestro, ad esempio nel castello di Rivoli (1606). Né è da trascurare l'attività di scenografa per gli spettacoli Carboneri, in G. Boetto, Borgo San Dalmazzo 1966, pp. 103 21, so; N. Carboneri, A. Vitozzi. Un archit. tra Manierismo e Barocco, Roma ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...