CROTTI DI COSTIGLIOLE, Edoardo Giovanni
Vincenzo Clemente
Nacque il 21 ott. 1799 a Saluzzo (Cuneo), di famiglia tra le più antiche della città, secondogenito del conte Alessandro intendente generale [...] del 9 febbr. 1859 si oppose al prestito di So milioni chiesto da Cavour per spese militari, in segreta della nazione cattolica, anche per farne conoscere all'Europa l'indignazio.ne. La notizia dell'invasione dei territori romani lo raggiunse in Savoia ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] fosse assegnata una cattedra al Collegio romano: "Io non so più come vivere: l'impiego della Sapienza frutta più precario, meschino ed incertissimo ... L'età si avanza, la sanità se ne va, non sono più in grado di seppellirmi fra religiosi: che ho da ...
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CATTANEO, Aurelio
Franca Petrucci
Nacque a Milano intorno al 1515 da Giacomo e da Beatrice Bottaccia. La famiglia era originaria di Novara, ma già il padre, giurista, si era trasferito a Milano, dove [...] tanto sbigottito che havendo perso la tramontana anfanava: non accade, so ogni cosa et la verità delle cose".
In realtà egli era su e giù". Secondo la testimonianza di altri curiali egli se ne sarebbe ritornato in Germania con le pive nel sacco. Il 28 ...
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MATTEO d’Agrigento (Matteo di Sicilia)
Paolo Evangelisti
Nacque ad Agrigento nei primi anni Ottanta del XIV secolo. La data di nascita è ricavabile solo dalla sua biografia religiosa: in particolare [...] nell’agosto di quell’anno: «Io ho bene de’ compagni che so’ buoni e so’ di tali quali so’ di tanta buona vita, e fanno tanto frutto, che è potere, sui valori che li qualificavano e dunque ne definivano la legittimazione: un numero non irrilevante di ...
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RAMPONI, Placido Francesco
Elisabetta Corsi
RAMPONI, Placido Francesco. – Nacque a Firenze, nel popolo di S. Frediano, il 5 ottobre 1672 da Iacopo di Giorgio, geometra, e da Caterina di Bernardino Parmini, [...] de Avila e Filippo Neri, il corpo, o meglio ciò che ne rimaneva a causa delle continua richiesta di reliquie, fu traslato nella chiesa S. Lorenzo, nella Cappella di S. Francesco Saverio, non so se il predetto Principe lo facesse per devozione o per ...
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DANDOLO, Matteo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1498, unico figlio maschio del dottore e cavaliere Marco di Andrea e di Nicolosa Loredan di Pietro di Lorenzo.
Il padre, che risiedeva a S. Moisè, [...] ed arrivai qui a' 20 di agosto passato; dal qual tempo non so se io potessi cavare tre mesi che io non sia stato fermo, per riconoscono la loro dignità dalle E.E.V.V.; le quali perciò ne devono far gran conto, e non guardare a spesa per conservarlo in ...
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GRITTI, Francesco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia nella notte tra l'11 e il 12 nov. 1740, secondogenito dei patrizi Giannantonio di Domenico e Cornelia Barbaro di Bernardo.
I Gritti di questo ramo, [...] fattori / senza gnanca esser istrutto / dove vaga i so tesori?".
A partire dal 1767 lo spirito eversivo, l' Fossa-Lovara, "e di cordoglio vi lasciò i capegli; / nessun lo sollevò, né lo compianse, / tutta la patria sua la berta diegli / che la sua ...
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CASTELLAZZI, Giuseppe
Giuseppe Miano
Figlio di Giulio e di Giovanna Costa, nacque a Verona il 10 ag. 1834. Completò la propria educazione frequentando l'università di Padova, dove conseguì la laurea [...] in cui si caldeggiava il restauro del tempio. Ne venne interessato Guido Carocci, ispettore ai monumenti della 133;filza 1875, n. 25; filza 1876, n. 30; filza 1877, nn. 38, so, 52;filza 1882, n. 12;E. Crociatelli, G. C., in Atti del Collegio degli ...
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DOLFIN, Caterina
Madile Gambier
Nacque a Venezia l'8 maggio 1736 da Giovanni Antonio e Donata Salamon, entrambi patrizi, ma appartenenti a rami poveri e cadetti delle rispettive famiglie.
Il padre, [...] tutti i principi del cavaliere d'onore: conosco il cuore umano e ne compatisco i capricci le leggi dell'amicizia mi sono note e sacre a dispetto di qualche sospiro che mi suona ancora all'orecchio so che amore non nasce che tra le grazie e la ...
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MALVICINI FONTANA, Valerio
Vincenzo Lavenia
Impropriamente denominato Malvicino (così egli stesso si firmava nelle carte scritte durante la persecuzione dei valdesi di Calabria), nacque intorno al 1530 [...] nel convento dei frati predicatori di S. Giovanni in Canale, né se, ed eventualmente quando, si sia laureato a Bologna come gesuita a pensare male del M., "et che in Piacenza vi fu non so che" (Arch. segreto Vaticano, Arm. LII, 17, I, c. 166r ...
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non so che
‹non so kké› locuz. usata come pron. o come s. m. – Espressione che, seguita da una particolare determinazione, indica qualche cosa di indefinito, un sentimento o un’impressione difficilmente esprimibile o precisabile: ne’ mirabili...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...