Zentrumspartei
Partito politico tedesco, costituito nel 1870. Sorse dalla «frazione cattolica», formatasi nel 1852 nel Landtag prussiano a tutela dei cattolici e dei loro diritti, detta poi, dalla sua [...] conservatore e assunse caratteristiche autoritarie nei due governi presieduti da H. Brüning fra il 1930 e il 1932. Sciolta dai nazisti nel 1933, la Z. riemerse dopo la Seconda guerra mondiale nella Repubblica federale di Germania, ma il grosso della ...
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Storico e docente universitario italiano (n. Roma 1950). Giovanissimo, sul finire degli anni Sessanta ha fondato la Comunità di Sant’Egidio, cui si è dedicato pienamente da allora. R. è uno storico apprezzato [...] (2000-2009), Convivere (2006), Il “Partito romano” (2007), L’inverno più lungo. 1943-44: Pio XII, gli ebrei e i nazisti a Roma (2008), Giovanni Paolo II. La biografia (2011), Dopo la paura la speranza (2012), La sorpresa di papa Francesco (2013 ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] della sorte, fu il governo britannico ad avere il ruolo principale nel dare ai tentativi arabi uno sbocco pratico.
I nazisti approfittarono in due modi di questa situazione. Da un lato, con le loro persecuzioni crearono essi stessi il problema; dall ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] violenza con l'autorizzazione dell'organizzazione fu un fattore determinante negli eccessi di violenza perpetrati nei campi di concentramento nazisti (v. Sofsky, 1993).
3) Il terzo aspetto, il rapporto del corpo con l'altro, riguarda il fatto che la ...
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Jaruzelski, Wojciech Witold
Generale e politico polacco (n. Kurow, Lublino, 1923). Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà terriera, nel 1939 fu deportato in URSS, dove si arruolò (1943) nelle [...]
Deportato in Unione Sovietica
1943
Si arruola nelle unità militari polacche formate dai sovietici per combattere contro i nazisti
1947
Aderisce al Partito comunista
1960
Assume la direzione politica delle forze armate
1961
Eletto al Parlamento ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] come se la guerra non fosse scoppiata". 130.000 uomini e donne in età militare si arruolarono cosi per la guerra contro i nazisti, mentre i dirigenti arabi del paese e i capi di alcuni paesi arabi (come l'‛Irāq e l'Egitto) si schierarono invece al ...
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Simboli politici
David I. Kertzer
I simboli fondamentali della politica
La politica è, al suo livello più fondamentale, un processo simbolico. In quanto espressione della cultura, essa è formata da [...] tra realtà fattuale e realtà simbolica. Ad esempio, è innegabile che milioni di Ebrei morirono effettivamente per mano dei nazisti e dei loro seguaci durante la seconda guerra mondiale. Ciò che si vuole affermare è che anche la realtà fattuale ...
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partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesi del mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] ., tratto favorito anche dalla crisi politica mondiale e dall’ascesa dei fascismi. Tuttavia, dinanzi all’avvento al potere dei nazisti in Germania (1933), il movimento comunista adottò al 7° Congresso del Comintern (ag. 1935) la linea dei , che portò ...
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Le politiche di immigrazione in Italia dall’unità a oggi
Luca Einaudi
Negli ultimi quarant’anni l’Italia è diventata, dopo la Spagna, la seconda maggiore destinazione di immigrati in Europa, dopo un [...] non diventò mai un campo di sterminio. Dal 1943 invece, nel Nord Italia la RSI consegnò ebrei italiani e stranieri ai nazisti. Le clausole dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati abolirono le leggi razziali già alla fine del 1943.
La normativa ...
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Propaganda
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Propaganda
sommario: 1. Introduzione. a) La propaganda come oggetto di studio. b) Caratteri della propaganda moderna. c) Tipologia della propaganda. d) Disinteresse [...] hitleriano e quello maoista riguarda il fatto che la massa non è più ‛solamente' passiva. Si può a rigore, nel mondo nazista, separare una massa che subisce e lascia fare, che è in un certo senso complice, ma è ridotta all'impotenza psicologica dal ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.