Varsavia, Scuola logica di
Movimento filosofico, iniziato sotto l’influenza di Twardowski come reazione all’irrazionalismo metafisico dei romantici polacchi; la scuola (propr. Scuola di Leopoli-Varsavia) [...] , Czesław Lejewski si trasferirono in Inghilterra, Bolesław Sobiciński negli Stati Uniti. Vanno ricordati infine Mordechaj Wajsberg, Janina Hosiasson e Adolph Lindenbaum che furono uccisi in Polonia dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. ...
Leggi Tutto
(V, p. 458; App. I, p. 196; II, I, p. 311; III, I, p. 176; IV, I, p. 196)
Negli anni Settanta e Ottanta, lo sviluppo socioeconomico austriaco è stato simile, nei tratti essenziali, a quello dei paesi più [...] Repubblica austriaca (8 giugno 1986), la quale ha suscitato vivaci critiche e l'indignazione di molti per i suoi trascorsi nazisti, e la formazione di un nuovo governo in cui per la prima volta il Partito socialdemocratico coabita con il Partito ...
Leggi Tutto
TELEPROIETTI
Francesco GALANZINO
. Per azioni a grandi distanze e per agire sul morale delle popolazioni furono studiati dai Tedeschi teleproietti con propulsione a reazione (v. in questa App.), i cui [...] ; spinta alla partenza circa kg. 26.000; carica di scoppio kg. 1000. Lo studio di quest'arma fu affidato dai nazisti al Von Braun, richiedendo un proietto che permettesse di portare un notevole peso di esplosivo a distanze elevate, sfruttando il tiro ...
Leggi Tutto
Arte e spazio pubblico
Adachiara Zevi
Tre, sostanzialmente, le attitudini dell’opera d’arte nei confronti dello spazio pubblico. Autonomia, dunque distacco e indifferenza; consenso e condivisione; dissenso [...] alto basamento, a place de l’Île-de-Sein, dove il meridiano di Parigi taglia boulevard Arago. Nella Parigi occupata dai nazisti, la statua venne rimossa per fonderne il piombo. Che fare del piedistallo orbo di statua? Sono passati altri cinquant’anni ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica tra scienza e tecnologia
Luigi Cerruti
La storia della chimica non può mai essere una storia puramente disciplinare, perché è continuamente – e fittamente – legata allo sviluppo dell’industria [...] 21 marzo 1945, mentre a Nord ancora si combatteva e si moriva per liberare il Paese dai fascisti e dai nazisti.
Con grande rapidità il mondo accademico tornò alla ‘normalità’, salvo accogliere con dichiarata ostilità chi, come il chimico organico ...
Leggi Tutto
CIANO, Galeazzo
Gianpasquale Santomassimo
Nacque a Livorno il 18 marzo 1903 da Costanzo e Carolina Pini. Durante la prima guerra mondiale si trasferì con la famiglia a Venezia, dove frequentò il ginnasio [...] la celebrazione del patto antiComintern, ma in realtà il vero scopo era quello di fissare i termini della egemonia nazista sul continente.
Il C. prese atto della situazione e si mostrò soddisfatto perché l'Italia, ufficialmente, "sedeva alla destra ...
Leggi Tutto
Croce e il fascismo
Salvatore Cingari
L’avvento del fascismo e il sostegno di Croce
Dopo una fase giovanile ispirata politicamente anche dalle istanze democratiche e socialiste, con l’acuirsi del conflitto [...] a inserire il problema del fascismo, si va del resto incendiando. Pochi mesi dopo la presa del potere da parte dei nazisti, in una interessante lettera a Karl Vossler (10 ag. 1933, Carteggio Croce-Vossler, 1899-1949, 1951, a cura di E. Cutinelli ...
Leggi Tutto
partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesi del mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] ., tratto favorito anche dalla crisi politica mondiale e dall’ascesa dei fascismi. Tuttavia, dinanzi all’avvento al potere dei nazisti in Germania (1933), il movimento comunista adottò al 7° Congresso del Comintern (ag. 1935) la linea dei , che portò ...
Leggi Tutto
Le politiche di immigrazione in Italia dall’unità a oggi
Luca Einaudi
Negli ultimi quarant’anni l’Italia è diventata, dopo la Spagna, la seconda maggiore destinazione di immigrati in Europa, dopo un [...] non diventò mai un campo di sterminio. Dal 1943 invece, nel Nord Italia la RSI consegnò ebrei italiani e stranieri ai nazisti. Le clausole dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati abolirono le leggi razziali già alla fine del 1943.
La normativa ...
Leggi Tutto
Resnais, Alain
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Vannes (Morbihan) il 3 giugno 1922. Nei suoi film si manifesta un'insaziabile volontà di sperimentare modi e forme inerenti tanto [...] periodo è Nuit et brouillard (1955; Notte e nebbia), una sorta di requiem sui campi di sterminio nazisti, che unisce carica emozionale e analitica costruzione linguistica, intercalando passato e presente, memoria e storia, straziante icasticità ...
Leggi Tutto
nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.