Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] mortale), un film in cui il sentimento privato si impone sull'attualità storica, trattando della questione ebraica in epoca nazista, argomento che indusse J.P. Goebbels a bandire dalla Germania i film della Metro Goldwyn Mayer. Al calore partecipato ...
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Hitchcock, Sir Alfred (propr. Alfred Joseph)
Edoardo Bruno
Regista cinematografico e sceneggiatore inglese, naturalizzato statunitense nel 1955, nato a Leytonstone (Londra) il 13 agosto 1899 e morto [...] dove un crudele sarcasmo si unisce all'accensione del mélo passionale in cui è coinvolta la figlia di un nazista condannato negli Stati Uniti subito dopo il conflitto mondiale, interpretata da Ingrid Bergman, al dramma giudiziario The Paradine case ...
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Wyler, William (propr. Willy)
Guido Fink
Regista cinematografico tedesco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Mulhouse (Alsazia) il 1° luglio 1902 e morto a Los Angeles il 29 luglio [...] dover combattere con la produzione, troppo preoccupata del mercato europeo per poter inserire nel film un perfido aviatore nazista catturato dall'indomita eroina e un discorso finale del parrocco del villaggio che incita alla resistenza contro il ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] 'animo nobile e dall'intelligenza acuta, caduto nell'agosto 1944 sulle barricate di Parigi sollevatasi contro l'occupante nazista. Non sono inoltre da dimenticare Robert LeVigan, Marcel Dalio, Victor Francen, Jules Berry, Gaston Modot, Raymond Cordy ...
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Direttore della fotografia
Stefano Masi
Si definisce direttore della fotografia chi assicura una coerenza figurativa all'immagine lungo l'intero arco del film, secondo le necessità del racconto, attraverso [...] film dei telefoni bianchi. Si tennero lontani da questo standard il cinema francese e quello della Germania nazista. Da Berlino molti degli operatori dell'Espressionismo fuggirono, trovando accoglienza proprio a Hollywood, dove alcuni tratti dello ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] (1927; Gioco di cappelli), Inflation (1927), e successivamente, nel suo soggiorno statunitense dopo aver lasciato la Germania nazista, il film antologico Dreams that money can buy (1948), cui collaborarono Alexander Calder, Marcel Duchamp, Max Ernst ...
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PAULUCCI DI CALBOLI BARONE, Giacomo
Giovanni Tassani
PAULUCCI DI CALBOLI BARONE, Giacomo. – Nacque a Caltagirone (Catania) il 12 ottobre 1887 da Rosario Barone, piccolo proprietario terriero, e da Anna [...] lo stesso Paulucci di recapitare all’ambasciatore tedesco a Madrid la dichiarazione di guerra del Regno d’Italia alla Germania nazista. La consegna, affidata al consigliere Pierluigi La Terza, avvenne alle ore 13.45 del 13 ottobre 1943.
Nonostante il ...
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Dovženko, Aleksandr Petrovič
Ornella Calvarese
Regista e sceneggiatore cinematografico, scrittore ucraino, nato a Sosnica (nell'oblast′ di Černigov) il 30 agosto 1894 e morto a Mosca il 26 novembre [...] omonimo (1940, Liberazione) che girò nell'Ucraina occidentale, a capo di una troupe di operatori documentaristi. Dopo l'invasione nazista, D. si unì alla lotta di liberazione e collaborò al giornale del fronte sud-occidentale "Krasnaja armija" (L ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] Brandauer, ombra romanzata dell'attore e regista Gustav Grüdgens) rappresentano le ambiguità degli artisti nei confronti del potere nazista. In Teatro di guerra (1998) di Mario Martone un piccolo gruppo di teatro marginale e controcorrente viene ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] del principe Paolo. In quegli anni il Paese andò progressivamente avvicinandosi all'Italia fascista e alla Germania nazista. Dal 1935 al 1937 la produzione dei lungometraggi diminuì notevolmente: nel 1937 si realizzarono solo film documentari ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.