FIPRESCI
Marco Scollo Lavizzari
Acronimo di Fédération Internationale de la Presse Cinématographique, associazione internazionale di critica cinematografica, fondata a Bruxelles il 6 giugno 1930, per [...] F. mantenersi fedele al proprio mandato di libertà giornalistica e difesa dei diritti professionali. All'indomani dell'Anschluss nazista dell'Austria e dell'invasione della Polonia, la F. fornì ai propri membri perseguitati un transitorio rifugio in ...
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Attore cinematografico francese, nato a Sceaux (Hauts-de-Seine) l'8 novembre 1935. Alternando nel corso di tutta la sua carriera il cinema d'autore a quello commerciale, si è imposto sulla scena internazionale [...] un personaggio tragico e sfuggente: l'usuraio perseguitato dall'idea di un altro sé stesso negli anni bui dell'occupazione nazista a Parigi.Successivamente la carriera di D. ha registrato una leggera battuta d'arresto. È stato infatti il protagonista ...
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Szabó, István
Daniela Angelucci
Regista cinematografico ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Tra gli autori più conosciuti e premiati del suo Paese, rappresentante del nuovo cinema che si [...] maghi) ‒ quella di un soldato austriaco (ancora Brandauer) che, scopertosi veggente, viene prima usato e poi eliminato dal regime nazista ‒ conclude questa sorta di trilogia sulla solitudine, il potere e l'ineluttabilità della Storia. Nel 1990 S. ha ...
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Signoret, Simone
Italo Moscati
Nome d'arte di Simone Kaminker, attrice cinematografica francese, nata a Wiesbaden (Germania) il 25 marzo 1921 e morta ad Autheuil-Authouillet (Eure) il 30 settembre 1985. [...] (1977; La vita davanti a sé) di Moshe Mizrahi, in cui è una ex prostituta sopravvissuta a un campo di sterminio nazista. Nel 1978 in L'adolescente fu diretta, nel ruolo di una madre, da Jeanne Moreau, attrice appartenente alla generazione successiva ...
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Pontecorvo, Gillo (propr. Gilberto)
Federica Pescatori
Regista cinematografico, nato a Pisa il 19 novembre 1919. Erede dell'approccio diretto alla realtà del Neorealismo e dell'intensità poetica e corale [...] di un'adolescente ebrea che prima per la paura di morire tradisce il suo popolo, divenendo una carceriera in un lager nazista, e poi si redime aiutando a costo della vita i prigionieri a fuggire, ebbe il merito di portare sullo schermo italiano ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] e di bellezza. Oltre che un trionfo dello sport, tale film fu però anche un trionfo del Kitsch e della retorica nazista, come risulta evidente a partire dalla sequenza iniziale, in cui si assiste a una 'animazione' del Discobolo di Mirone che si ...
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Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] o rassegnato dei compagni, può scorgere i segni offerti dalla Grazia, indistinguibile dal caso, all'interno dell'inferno nazista, presenza anonima e feroce. Il portato morale e filosofico, nei film precedenti affidato in modo preminente alla ...
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Brando, Marlon
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 3 aprile 1924. Divo tra i più sensibili e ricchi di talento del cinema hollywoodiano, interprete carismatico, [...] quale si separò dopo pochi mesi. Tornato a offrire un'interpretazione memorabile con il ruolo del tormentato ufficiale nazista Diestl nel melodramma bellico The young lions (1958; I giovani leoni) di Edward Dmytryk, prestò successivamente il suo ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] e tanto di frequente chiude i suoi film. Figlia di madre cattolica e padre ebreo, la cui famiglia era stata sterminata dai nazisti nel ghetto di Varsavia, la H. crebbe in un ambiente in cui si praticava un appassionato attivismo politico, critico nei ...
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Attenborough, Sir Richard (propr. Richard Samuel)
Francesca Vatteroni
Attore teatrale e cinematografico e regista inglese, nato a Cambridge il 29 agosto 1923. Con un volto e un fisico privi di tratti [...] in Parlamento. Lo statista britannico viene qui ritratto come l'unico uomo in grado di salvare l'Europa dal flagello nazista e il film, anche a causa delle ingerenze del produttore Carl Foreman, risulta permeato da uno spirito nostalgico di stampo ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.