Nazismo
Per i rapporti tra il regime nazista e il cinema, si rinvia a Germania: Il periodo nazionalsocialista: 1933-1945. Si vedano anche le biografie dedicate a figure del cinema particolarmente legate [...] all'ideologia del n., come per es. i registi Veit Harlan e Leni Riefenstahl. ...
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Wien-Film
Marco Scollo Lavizzari
Società austriaca di produzione cinematografica, fondata a Vienna nel dicembre del 1938 a seguito della statalizzazione operata dal regime nazista della Tobis-Sascha [...] Film. Artefice dell'operazione che permise il passaggio della Tobis-Sascha in mani tedesche fu il finanziere Max Winkler con la sua Cautio-Treuhand GmbH, già attivo negli anni precedenti per favorire il ...
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Mazzetti, Lorenza. – Scrittrice e regista italiana (Roma 1927 - ivi 2020). Adottata con la gemella Paola dalla zia Nina Mazzetti sposata a Robert Einstein, cugino di Albert, sopravvissuta nel 1944 alla [...] strage nazista di Focardo di Rignano sull’Arno (Firenze), in cui per volere di Hitler alcuni componenti della famiglia vennero assassinati, la sua produzione letteraria è interamente percorsa dal senso di quella tragedia, che sostanza opere quali Il ...
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Regista cinematografico (Praga 1913 - Santa Monica, California, 2004), tra i più rappresentativi del cinema cecoslovacco del dopoguerra. Valido documentarista (Píseň o smutné zemi "Canzone della terra [...] triste", 1936), emigrò in Inghilterra dopo l'occupazione nazista, realizzando documentarî di propaganda e dirigendo i suoi primi film a soggetto; tornato in Cecoslovacchia diresse Uloupená hranice ("La frontiera rubata", 1947), sulla Resistenza, e, ...
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Ucicky, Gustav
Daniela Angelucci
Regista cinematografico austriaco, nato a Vienna il 6 luglio 1899 e morto ad Amburgo il 26 aprile 1961. Solido professionista e autore di efficaci melodrammi, lavorò [...] attivamente sotto il regime nazista realizzando film bellici e di propaganda. Nel 1940 il suo Der Postmeister (Il postiglione della steppa) ottenne la Coppa Mussolini alla Mostra del cinema di Venezia.
La notizia di una presunta paternità di Gustav ...
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Attore ungherese naturalizzato statunitense (Ružomberok, Slovacchia, 1904 - Hollywood 1964); esordì in teatro e nel 1928 passò al cinema, raggiungendo grande popolarità con l'interpretazione di M: eine [...] Stadt sucht einen Mörder (1931) di F. Lang. Emigrato negli USA durante il regime nazista, continuò a interpretare preferibilmente personaggi inquietanti o esotici. Tra gli altri suoi film più noti: The man who knew too much (1934); Crime and ...
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Regista (Koloděje nad Lužnicí, Boemia merid., 1914 - Vienna 1976). Artista completo, autore drammatico e regista di talento, R. è stato una delle personalità più importanti del teatro ceco del Novecento. [...] Dopo l'esordio teatrale nel 1942, riprese la sua attività interrotta per la persecuzione nazista, affermandosi anche a livello internazionale (The little foxes di L. Hellmann, 1948; The entertainer di J. J. Osborne, 1958; Le jeu de l'amour et de la ...
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Attore, regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Manciano La Misericordia, Castiglion Fiorentino, Arezzo, 1952). Nato in una famiglia contadina toscana, da bambino resta impressionato dal modo [...] in cui il padre riferisce a lui e le sorelle la prigionia vissuta in un campo di lavoro nazista, poi liberato dagli americani. L’atmosfera cupa, resa a tratti giocosa dalla sensibilità affabulatoria del padre, gli resterà dentro, fino a ispirare ...
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Reichsfilmkammer
Melania G. Mazzucco
Ente governativo tedesco di direzione e controllo dell'attività cinematografica, nonché corporazione di tutti gli addetti del settore, costituito nel giugno del [...] epoca ministro del Terzo Reich per la cultura e per la propaganda. L'ente, che rientrava nella concezione nazista di organizzazione corporativa del mondo del lavoro, faceva capo a un organismo superiore, la Reichskulturkammer, presieduta dallo stesso ...
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Regista tedesco (Amburgo 1891 - Berlino 1966); esordì ad Amburgo nel 1918 come regista ai Kammerspiele; nel 1922 fu a Monaco, dove collaborò tra l'altro con il giovane B. Brecht, e dal 1923 a Berlino, [...] C. Neher. Le sue realizzazioni, notevoli per uno stile originale, che si ispirava al naturalismo, furono ostacolate dal regime nazista. Nel 1945 assunse la direzione dei Kammerspiele di Monaco, fu poi regista dello Hebbeltheater di Berlino (1947) e ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.