Harbou, Thea von
Patrick McGilligan
Scrittrice, attrice, sceneggiatrice e regista cinematografica tedesca, nata a Tauperlitz il 17 dicembre 1888 e morta a Berlino il 1° luglio 1954. Anche se la H. fu [...] e diresse due film (Elisabeth und der Narr, e Hanneles Himmelfahrt, entrambi del 1934), divenendo una sostenitrice del regime nazista. Anche se non è escluso che altri film della H. vengano rivalutati come opere immuni dai germi del nazismo, la ...
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Ricciarelli, Giulio. – Attore, regista e produttore cinematografico italiano (n. Milano 1965). Cresciuto in Germania, in questo Paese è stato intenso interprete di serie e pellicole televisive e di film [...] (2009) - con Im Labyrinth des Schweigens (2014), di cui è stato anche produttore; nella cornice postbellica degli anni Cinquanta la pellicola analizza l’ambiguità di un Paese in bilico fra rimozione del passato nazista e necessità di ricominciare. ...
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Clément, René
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Bordeaux il 18 marzo 1913 e morto nel Principato di Monaco il 17 marzo del 1996. Al centro del suo cinema vi è la nozione di conflitto, [...] du rail, e rintraccia, con un senso di immediatezza epica, un episodio di lotta e sabotaggio contro l'occupazione nazista, subito prima dello sbarco in Normandia. Quasi in tempo reale, costruendo la narrazione sul campo, a ridosso degli avvenimenti ...
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Testimonianze - Roberto Rossellini
Abbas Kiarostami
Roberto Rossellini
SIAMO LIBERI! Molti scrittori italiani hanno ricordato gli ultimi giorni di guerra vissuti nel loro paese natale. Potevano avere [...] , nei vicoli, nelle piazze per ascoltare parole diverse da quelle che avevano ascoltato fino ad allora sotto l'occupazione nazista. Parlava il comandante della brigata e tutti erano eccitati nell'ascoltarlo. Su per giù le parole che ogni comandante ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] gennaio del 1933, si assistette, infatti, a un rapido processo di conquista di tutti i settori dello Stato da parte del regime nazista. Tra questi il primo fu il cinema, destinato a svolgere un ruolo nevralgico: già nel Mein Kampf, il Führer ne aveva ...
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Olympia
Bill Krohn
(Germania 1936, 1938, prima parte Fest der Völker ‒ Olimpia, seconda parte Fest der Schönheit ‒ Apoteosi di Olimpia, bianco e nero, 222m); regia: Leni Riefenstahl; produzione: Walter [...] è perfettamente rappresentato dal gioco di somiglianze, evidente appunto nella cerimonia di apertura, tra il saluto olimpico e quello nazista. Il vero mecenate della Riefenstahl fu però Hitler, il cui sostegno le diede sì i mezzi per realizzare il ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] avviato agl'inizi del secolo.
Germania. - Emblematico l'esempio del teatro di B. Brecht che, stroncato dalla repressione nazista, solo nel dopoguerra, ripreso dal Berliner Ensemble, sarebbe divenuto un punto di riferimento per le forze più vive e ...
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DEFA
Marco Scollo Lavizzari
Sigla di Deutsche Film Aktiengesellschaft, ente cinematografico di Stato della Repubblica democratica tedesca (DDR), istituito con licenza delle autorità sovietiche di occupazione [...] , che non incontrarono il plauso della SED; mentre un'ulteriore conferma della necessità storica e ideologica di affrontare il passato nazista si ebbe con i due successivi film di Wolf, Lissy (1957) e Sterne (1959).La costruzione del muro di Berlino ...
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GRÜNDGENS, Gustav
Attore e regista drammatico, nato a Düsseldorf il 22 dicembre 1899; ha esordito recitando allo Stadtth. di Halberstadt nel 1920, passando poi a Kiel e ad Amburgo (1922), dove esordiva [...] arricchiva invece di infinite sfumature, sempre sotto un vivo senso di concretezza. Ma negli anni della dittatura nazista G. scopriva la funzione attiva della pura tecnica, come magistero nei confronti della retorica e grettezza piccolo-borghese ...
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Ostře sledované vlaky
Francesco Pitassio
(Cecoslovacchia 1966, Treni strettamente sorvegliati, bianco e nero, 92m); regia: Jiří Menzel; produzione: Zdenek Oves per Barrandov; soggetto: dall'omonimo [...] . Alla stazione capita varia umanità: la contessa del luogo, una conquista del capomovimento Hubička, l'ispettore generale nazista, e Máša, ragazza di Miloš. Soprattutto, lì transitano i convogli speciali dell'esercito tedesco in ritirata. Perciò ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.