Buchholz, Horst
Francesco Costa
Attore teatrale e cinematografico tedesco, nato a Berlino il 4 dicembre 1933. Bruno, attraente, dall'indole scontrosa e ribelle, divenne presto un idolo delle platee [...] ironia la parte di un gangster che traffica in armi e video porno, e nel pluripremiato La vita è bella (1997) di Roberto Benigni, in cui è l'ineffabile nazista dottor Lessing, perso dietro sciarade e indovinelli perfino dentro un campo di sterminio. ...
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Magni, Luigi
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore e soggettista, nato a Roma il 21 marzo 1928. Affascinato dalle consuetudini e dagli umori antichi della sua città, M. [...] storico del Risorgimento italiano. In uno dei suoi ultimi film, Nemici d'infanzia, M. ha rievocato la Roma dell'occupazione nazista e della guerra civile, attraverso gli occhi di un bambino e la storia di un'amicizia.
Bibliografia
F. Bolzoni, La ...
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Werner, Oskar
Francesco Costa
Nome d'arte di Oskar Josef Bschliessmayer, attore teatrale e cinematografico austriaco, nato Vienna il 13 gennaio 1922 e morto a Marburgo il 23 ottobre 1984. Formatosi [...] l'avvento di un papa dell'Est. Con Voyage of the damned (1976; La nave dei dannati) di Stuart Rosenberg chiuse la sua carriera cinematografica impersonando un medico ebreo costretto a lasciare la Germania nazista insieme alla moglie (Faye Dunaway). ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] , prendendo a bersaglio le sinagoghe, i negozi, le abitazioni e causando numerose vittime. L’episodio segnò l’avvio dello sterminio nazista degli Ebrei.
N. di San Bartolomeo La notte tra il 23 e il 24 agosto 1572, in cui furono massacrati, a ...
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Spielberg, Steven
Leonardo Gandini
Regista e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Cincinnati (Ohio) il 18 dicembre 1948. Insieme all'amico George Lucas, ha influito forse più [...] bianco e nero sulla Shoah e sul valore della memoria che, nel ricostruire la vicenda di Oskar Schindler (l'industriale nazista che riuscì a salvare più di mille ebrei), ha inaugurato una nuova stagione dedicata dal regista alla rievocazione, in forma ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] Benini.
Nel 1943 dopo l’arresto di Benito Mussolini e il diffondersi del timore di un’imminente occupazione nazista dell’Italia, Foà abbandonò provvisoriamente il teatro per rifugiarsi a Napoli, presso parenti. Nella città partenopea lavorò come ...
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Holden, William
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di William Franklin Beedle Jr, attore cinematografico statunitense, nato a O'Fallon (Illinois) il 17 aprile 1918 e morto a Santa Monica (California) il 16 [...] in altri due lavori eccellenti: il satirico e sorprendente Stalag 17, nel quale fu il contraddittorio Sefton, prigioniero di un campo nazista sospettato di essere una spia (anche in questo caso la parte era stata scritta per Charlton Heston), e l ...
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Dieterle, William (propr. Wilhelm)
Bruno Roberti
Regista e attore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Ludwigshafen am Rhein (Renania-Palatinato) il 15 luglio 1893 e morto a Ottobrunn l'8 dicembre [...] Dame), da V. Hugo, il cui clima stravolto e minaccioso e le sottolineature dell'intolleranza razziale alludono alla barbarie nazista che stava dilagando in Europa; nel clima visivo da illustrazione fiabesca di The devil and Daniel Webster, noto anche ...
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Zinnemann, Fred
Franco La Polla
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 29 aprile 1907 e morto a Londra il 14 marzo 1997. Osteggiato dai settori innovativi della [...] Fonda, Sean Connery; gli va tuttavia dato atto di scelte a volte inusuali: Spencer Tracy, antifascista fuggiasco braccato nella Germania nazista in The seventh cross, Audrey Hepburn, suora senza vera vocazione in The nun's story (1959; La storia di ...
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Delannoy, Jean
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Noisy-le-Sec (Seine-Saint-Denis, Île-de-France) il 12 gennaio 1908. La perizia nella costruzione narrativa del film, maturata grazie [...] anni Quaranta, alcuni vollero vedere (quando il film ebbe una distribuzione europea, cioè nel dopoguerra) un cedimento al clima nazista; in realtà il dissidio tra ordine e disordine al centro della vicenda è tipico del mondo poetico di Jean Cocteau ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.