La lunga notte del '43
Loris Lepri
(Italia/Francia 1960, bianco e nero, 106m); regia: Florestano Vancini; produzione: Antonio Cervi, Alessandro Jacovoni per Ajace/Euro International/Metzer et Woog; [...] a un episodio reale, e portò sullo schermo una storia che tratta il dopo 8 settembre rappresentando non l'occupazione nazista, ma unicamente la guerra civile fra italiani. Il tema della Resistenza è solo accennato in una breve scena (ideata dallo ...
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Penn, Sean
Silvia Colombo
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Burbank (California) il 17 agosto 1960. Figura appartata e anomala all'interno dello star system americano, particolarmente [...] Kleinfeld, personaggio che unisce malvagità e folle demenza, in Carlito's way (1993) di De Palma. È stato poi il nazista assassino condannato alla sedia elettrica in Dead man walking (parte che gli ha consentito di ottenere anche una nomination all ...
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Arletty
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Léonie Marie Julie Bathiat, attrice teatrale e cinematografica francese nata a Courbevoie (Hauts-de-Seine) il 15 maggio 1898 e morta a Parigi il 24 luglio [...] una vitalità che invade con forza lo schermo. Nell'autunno del 1944, dopo la liberazione della Francia dall'occupazione nazista, fu accusata di collaborazionismo per la sua relazione con un ufficiale tedesco. Venne incarcerata per quattro mesi, e non ...
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Nero-Film
Marco Scollo Lavizzari
Società di produzione cinematografica tedesca, fondata a Berlino tra la fine del 1925 e l'inizio del 1926, come ditta affiliata alle case di produzione Heinrich Nebenzahl [...] (1931; L'opera da tre soldi) di Pabst, adattamento cinematografico dell'opera di B. Brecht e K. Weill vietato dal potere nazista nel 1933; M (1931; M, il mostro di Düsseldorf) di Fritz Lang, Die Herrin von Atlantis (1932; Atlantide) sempre di Pabst ...
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Barnet, Boris Vasil´evič
Daniele Dottorini
Attore e regista cinematografico russo, nato a Mosca il 16 giugno 1902 e morto a Riga (Lettonia) l'8 gennaio 1965. Autore dallo stile inconfondibile, dal taglio [...] di spionaggio ambientato durante l'ultima guerra mondiale nel quale un agente segreto sovietico riesce a sventare un piano nazista, ulteriore caso in cui l'ironia e il taglio particolare, che ricordano il cinema 'di genere' hollywoodiano, traspaiono ...
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Kaye, Danny
Maurizio Porro
Nome d'arte di David Daniel Kaminski, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a New York il 18 gennaio 1913 e morto a Los Angeles il 3 marzo 1987. Affermatosi [...] altezzoso e antisemita (Curd Jurgens), polacco come lui e come lui impegnato a fuggire dalla Francia occupata dalle truppe della Germania nazista. Con The man from the Diner's Club (1963; Il piede più lungo) di Frank Tashlin (non a caso il regista ...
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Tobis
Marco Scollo Lavizzari
Sigla di Tonbild-Syndikat AG, casa di produzione cinematografica a partecipazione internazionale, fondata a Berlino il 30 agosto 1928 su pressioni della Deutschen Tonfilm [...] città. Proprio nella T. berlinese avvennero però fatti che mutarono profondamente la struttura internazionale dell'impresa. Il potere nazista mal tollerava la presenza di investitori stranieri nel cinema tedesco, e nel 1934 P.J. Goebbels, ministro ...
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Faenza, Roberto
Federica De Paolis
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Torino il 21 febbraio 1943. Nella sua attività si possono individuare due fasi: la prima fortemente caratterizzata [...] , in collaborazione, anche la sceneggiatura, racconta la storia di un bambino ebreo internato in un campo di concentramento nazista durante la Seconda guerra mondiale che, per sopportare lo stato di costrizione, vive in un suo mondo fantastico. Con ...
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Wolf, Konrad
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Hechingen (Württemberg) il 20 ottobre 1925 e morto a Berlino Est il 7 marzo 1982. È stato il maggior rappresentante del cinema [...] e pieno di pathos, W. ha riempito di verità filmica e di un tocco personale il processo di elaborazione del passato nazista, un tema troppe volte trattato con freddo taglio ideologico. Il fatto, poi, di essere cresciuto tra due mondi ha propiziato il ...
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Young, Loretta (propr. Gretchen)
Francesco Costa
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Salt Lake City (Utah) il 6 gennaio 1913 e morta a Los Angeles il 12 agosto 2000. Rappresentò [...] è comunque riservato il ruolo positivo di un'ingenua provinciale che scopre con sgomento di aver sposato un criminale nazista. Dopo i riconoscimenti ottenuti con The farmer's daughter, nel ruolo di una governante svedese, fu eccellente nella commedia ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.