Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] , con la cattedra all’Università di Friburgo in Breisgau nel 1944, a una sede palesemente non contaminata dal nazismo, per assicurare in loco, anche attraverso la protezione della Chiesa cattolica, un futuro alla propria carriera scientifica18. Dal ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] p. 331).
La linea impressa dall'A. al Giornale fumolto energica e chiara: denunzia della crescente aggressività del nazismo e del fascismo, solidarietà coi paesi aggrediti, salvaguardia della pace, isolamento degli aggressori, revisione degli accordi ...
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Palestina
Biladi ("il mio paese")
Uno Stato che non esiste
di Lucio Caracciolo
9 gennaio
Mahmud Abbas, comunemente noto come Abu Mazen, divenuto leader dell'OLP alla morte di Yasser Arafat e candidato [...] ebraica, che alla fine del conflitto era circa il 10% del totale, nel 1931 era salita al 17%; dopo l'avvento del nazismo in Germania l'afflusso di immigrati subì una forte accelerazione e alla fine degli anni Trenta gli ebrei erano divenuti circa il ...
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Nacque a Grazzano Monferrato (prov. di Asti; oggi Grazzano Badoglio) il 28 sett. 1871 da Mario e Antonietta Pittarelli, modesti proprietari di campagna. Entrato all'Accademia di artiglieria e genio di [...] disfacimento degli organi di governo, una generosa resistenza ai Tedeschi, primo episodio di una più grande lotta contro il nazismo. Resistenza per nulla infeconda, perché valse a trattenere 60.000 Tedeschi con 600 carri armati medi e pesanti, quando ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] tendenza si conferma, pur con oscillazioni, nel Novecento, a esclusione delle persecuzioni messe in atto dai regimi totalitari: il nazismo in Germania (1933-45); il comunismo nato dalla Rivoluzione d’ottobre (1917) in Russia; il franchismo in Spagna ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] l’allocuzione del cardinale Schuster in duomo, che parlò della «nuova eresia nordica», attaccando quindi con nettezza il nazismo sulla linea del pontefice, e successivamente, nel dicembre, con un forte intervento del cardinale di Bologna, Nasalli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] tra il 1930 e il 1943, lo storicismo crociano, ma «i grandi eventi (la Prima e poi la Seconda guerra mondiale, il nazismo)» (F. Chabod, A. Momigliano, Un carteggio del 1959, cit., p. 99). Inoltre, a Chabod sembrava ingiusto dire che Antoni non si era ...
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Giulio Andreotti
Giovanni Paolo II
Non abbiate paura!
Luci di un lungo pontificato
di Giulio Andreotti
2 aprile
Giovanni Paolo II si spegne nel suo appartamento in Vaticano alle 21.37. Dopo l'annuncio [...] ), in cui sono affrontati alcuni grandi temi della storia del Novecento, in particolare le ideologie totalitarie come il comunismo e il nazismo, l'uso della libertà e i suoi limiti, i concetti di patria e di nazione, le radici cristiane dell'Europa. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] consenso incondizionato ma, dopo tutto, generico. Ora, in un contesto di intesa crescente fra fascismo e nazismo,
si doveva sottoscrivere un disegno politico il quale, anche ideologicamente, cominciava ad acquistare contorni definiti, arricchendosi ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] si osserverebbe pertanto una carenza di spirito borghese, che avrebbe contribuito in modo determinante all'ascesa e alla vittoria del nazismo" (v. Frevert e Kocka, 1984). In tale impostazione si trova adombrata una tesi che era stata enunciata da Max ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...