Scrittore tedesco (Naumburg an der Saale 1926 - Monaco 1988). Legato al realismo psicologico, nel romanzo Jüdisches Largo (1956; col titolo Jakob Haferglanz, 1963) descrisse il destino di un ragazzo ebreo [...] sotto il nazismo, mentre in Der Kandelaber (1962) rappresentò con toni ironici la vita angusta della provincia della Germania Orientale. Influssi di F. Kafka si avvertono nel racconto Möglichkeiten einer Fahrt (1964), cui seguirono i romanzi Einer ( ...
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Poeta tedesco (Berlino 1883 - ivi 1966), figlio di Friedrich. Legato alla rivista Charon e al poeta O. zur Linde, predilesse temi religiosi e cosmici, con eccessi misticheggianti che lo portarono alla [...] compromissione ideologica col nazismo. Fra i suoi volumi di versi: Im Schnee der Zeit (1922); Vergangenheit und Ahnung (1942); Musik des Alls und Lied der Erde (1954); Werte bewahrt im Wort (1960). Di rilievo anche il dialogo Christus und der ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Mayer (Vienna 1912 - Salisburgo 1978). Sopravvissuto all'Olocausto, nella sua opera principale, Jenseits von Schuld und Sühne, affronta in modo lucido e disperato [...] la tragedia spirituale delle vittime del nazismo.
Vita
Di famiglia ebraica, intraprese a Vienna studi filosofici e letterari. Nel 1938, con l'annessione dell'Austria alla Germania, emigrò in Belgio. Arrestato dai nazisti nel 1943 per aver ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1927 - Londra 2007). Ebreo, emigrato nei Paesi Bassi nel 1938, dopo la guerra fu per alcuni anni in Israele. Si stabilì poi a Londra. La sua tematica è determinata dal ricordo [...] del nazismo e delle persecuzioni; ma L. non mira a fare dei perseguitati degli eroi, quanto a presentare l'uomo come malvagio se le circostanze ve lo inducano, in un processo di degradazione dilagante. Ha scritto racconti (Eine Seele aus Holz, 1962; ...
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Poeta tedesco (Berlino 1882 - Vienna 1937). Di origine ebraica, fu, sino alla prima guerra mondiale, appassionato nazionalista. Lugubremente celebre, a tale riguardo, lo Hassgesang gegen England (1914). [...] In seguito L. mutò atteggiamento, finché, all'avvento del nazismo, dovette fuggire, rifugiandosi in Austria. Poeta sempre ricco di pathos, cantò dapprima la terra e grandi temi patriottici; in seguito, in clima espressionistico, tese verso una specie ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1885 - Amburgo 1972). Nel 1912 curò l'edizione di Kondor, una delle prime antologie di poesia espressionistica, negli anni 1916-24 pubblicò Das Ziel, annuario di polemica culturale [...] di ampio respiro. Arrestato all'avvento del nazismo, nel 1934 emigrò a Praga, di qui nel 1938 a Londra; ritornò in Germania nel 1952. La sua produzione è in gran parte saggistica, all'indirizzo di un attivismo illuminato. Da ricordare: Das Recht über ...
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Scrittore tedesco (Eluisenstein, Livonia, 1890 - Darmstadt 1977). Presto trasferitosi a Berlino, alternò romanzi incentrati su amori contrastati e conflitti psicologici (Die Verdammten, 1923, trad. it. [...] Paradies, 1927, trad. it. 1950) ad altri d'impianto storico (Der Tod von Falern, 1921; Tsushima, 1936, trad. it. 1938). Durante il nazismo si trasferì dapprima a Roma e a Vienna, ma poi rientrò in Germania, dove il regime proibì il suo Das Reich der ...
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ROMAINS, Jules (pseud. di Louis Farigoule, XXIX, p. 939)
Paola Ricciulli
Scrittore francese, morto a Parigi il 14 agosto 1972. Fra il 1924 e il 1939 R. occupa una posizione di primo piano nella vita [...] pubblica, lottando per la pace e contro il nazismo. Nel settembre del 1939 viene incaricato di una missione in Belgio; in seguito alla disfatta del 1940 si reca prima in Portogallo e poi negli SUA, dove aderisce al gruppo France for ever. Passato in ...
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Romanziere, drammaturgo e critico norvegese, nato il 29 aprile 1895 a Kragerö, morto nel 1946.
È il massimo rappresentante di quella cultura liberale e umanistica che in Norvegia ha formato un fronte compatto [...] sia contro il comunismo, sia più tardi contro il nazismo. Redattore dal 1921 della rivista Vor Verden, (Il nostro mondo), autore di saggi critici anche sulla contemporanea letteratura europea (Tegn og gjaerninger, Simboli e azioni, 1927) Fangen ha ...
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Scrittore tedesco (Elberfeld, Renania, 1906 - Monaco 1953). Figlio di un industriale, iniziò gli studî per esercitare la stessa professione; ma in seguito, negli anni 1931-33, frequentò a Colonia, Friburgo [...] corsi di storia dell'arte, filosofia e letteratura. Autore di teatro, sostenne una sua battaglia, che chiaramente lo avvicinò al nazismo, per la rinascita di un dramma simbolico ed eroico. In sede teorica scrisse a tal fine Über Sinn und Aufgabe der ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...