Brecht, Bertolt (propr. Eugen Berthold Friedrich)
Scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898 e morto a Berlino Est il 14 agosto 1956. Il rapporto di B. con il cinema risulta [...] e le finalità del progetto artistico "molto più profondamente dei nostri critici più benevoli" (p. 104). Con l'avvento del nazismo B. dovette abbandonare la Germania, e andò in esilio dapprima in Danimarca, Svezia, Finlandia e, infine, negli Stati ...
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Nielsen, Asta (propr. Asta Sophie Amalie)
Melania G. Mazzucco
Attrice cinematografica e teatrale danese, nata a Vesterbro (Copenaghen) l'11 settembre 1881 e morta ivi il 24 maggio 1972. Con la sua bellezza [...] , salvo un effimero ritorno in Unmögliche Liebe. Vera Holgk und ihre Töchter (1932) di Eric Washneck. All'avvento del nazismo preferì tornare in patria piuttosto che accettare le lusinghe di J. Goebbels e del nuovo regime. Dopo una breve ripresa dell ...
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Tobis
Marco Scollo Lavizzari
Sigla di Tonbild-Syndikat AG, casa di produzione cinematografica a partecipazione internazionale, fondata a Berlino il 30 agosto 1928 su pressioni della Deutschen Tonfilm [...] passo verso la successiva statalizzazione dell'intera industria cinematografica tedesca, riassorbita completamente nella UFA. Gli anni del nazismo videro l'attore Emil Jannings indiscusso mattatore nei film prodotti dalla casa.Con la sconfitta e il ...
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Attore e regista cinematografico (Londra 1889 - Vevey 1977). Dopo un'infanzia difficile nei quartieri poveri di Londra, entrò a far parte, molto giovane, della compagnia di pantomime di Fred Karno, con [...] e lo sfruttamento dell'individuo, The great dictator (Il grande dittatore, 1940) è una satira direttamente politica (nazismo e fascismo come degenerazioni), Monsieur Verdoux (1947) parte dal ritratto di un personaggio per arrivare ad analizzare i ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] cui l'autore, attraverso la ricostruzione di diversi e tragici destini individuali, si interroga sulla sconvolgente specularità di nazismo e stalinismo.
Gli aspetti più aspri dell'attualità ispirano invece Smirennoe kladbišče (1987, trad it., L'umile ...
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MUSICAL
Eugenio Ragni
Mino Argentieri
Genere di spettacolo teatrale, misto di prosa, musica, canzoni e balletti, nato negli ultimi decenni del secolo 19° in Gran Bretagna e, quasi contemporaneamente, [...] on the roof (1964), da racconti di vita ebraica di S. Aleichem; Cabaret (1966), ambientato nella Berlino degli inizi del nazismo; e Hair (1967), in cui l'obiezione di coscienza di un gruppo di hippies diviene messaggio contro la guerra nel Vietnam ...
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Shadow of a Doubt
Peter von Bagh
(USA 1942, 1943, L'ombra del dubbio, bianco e nero, 108m); regia: Alfred Hitchcock; produzione: Jack Skirball per Skirball/Universal; soggetto: Gordon McDonnell; sceneggiatura: [...] è fuori campo, nient'altro che un'ipotesi fallace. Il film è invece una riflessione indiretta ma profonda intorno al nazismo, tema che Hitchcock aveva cominciato ad affrontare verso la metà degli anni Trenta. Shadow of a Doubt è dunque veramente ...
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La vita è bella
Giacomo Manzoli
(Italia 1997, colore, 120m); regia: Roberto Benigni; produzione: Elda Ferri, Gianluigi Braschi per Melampo; sceneggiatura: Vincenzo Cerami, Roberto Benigni; fotografia: [...] e al contemporaneo Train de vie (Train de vie ‒ Un treno per vivere, Radu Mihaileanu 1998), l'operazione di attraversare nazismo e persecuzioni razziali conservando tenacemente una risata sul viso ha dato vita a un dibattito anche aspro, che tuttavia ...
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Goodrich, Frances
Patrick McGilligan
Commediografa, attrice teatrale e sceneggiatrice statunitense, nata a Belleville (New Jersey) il 21 dicembre 1891 e morta a New York il 29 gennaio 1984. Insieme [...] Moss Hart musicato da Kurt Weill e Ira Gershwin. Dopo The Hitler gang (1944) di John Farrow, ricostruzione romanzata del nazismo, fu la volta di The Virginian (1946; Il virginiano) di Stuart Gilmore, l'unico, trascurabile western firmato dalla coppia ...
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Nome d'arte di Werner Stipetic, regista cinematografico e teatrale tedesco, nato a Monaco di Baviera il 5 settembre 1942. Poeta di folli avventure condannate in partenza, con Aguirre ‒ Der Zorn Gottes [...] scena uno spettacolo teatrale, come sottolinea lo stesso personaggio. All'epoca, il film fu interpretato come metafora del nazismo (cupa presenza implicita nella sua opera, che H. ha affrontato direttamente in Invincibile, 2001) e l'equazione Aguirre ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...