Goddard, Paulette
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Pauline Marion Goddard Levy, attrice cinematografica statunitense, nata a Long Island (New York) il 3 giugno 1905 e morta a Ronco (Svizzera) il 23 [...] ironia di Chaplin rivolta contro l'ottusità del potere, impersona emotivamente la spontanea e umana ribellione all'orrore del nazismo. Nel 1946, diretta da Renoir, interpretò il ruolo della torbida Célestine in Diary of a chambermaid (Il diario di ...
Leggi Tutto
Reisch, Walter
Patrick McGilligan
Sceneggiatore e regista austriaco, di origine ebraica, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 23 maggio 1903 e morto a Los Angeles il 28 maggio 1983. Nel corso [...] di R., Der Raub der Mona Lisa (1931; Il ratto di Monna Lisa) di Geza von Bolvary. Con l'avvento del nazismo R., allora all'apice della carriera, fu costretto a lasciare Berlino, a causa delle sue origini ebraiche. Tornò a Vienna, dove scrisse ...
Leggi Tutto
Double Indemnity
Piera Detassis
(USA 1943, 1944, La fiamma del peccato, bianco e nero, 106m); regia: Billy Wilder; produzione: Joe Sistrom per Paramount; soggetto: dall'omonimo romanzo di James M. Cain; [...] i suoi incubi deformanti occupa l'immaginario di Billy Wilder, berlinese d'origine; l'avanguardia europea, cupa come il nazismo che ha costretto tanti registi all'esilio californiano, diventa la chiave di volta di tanta produzione degli studios. E ...
Leggi Tutto
Minnelli, Liza
Gianni Borgna
Cantante e attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Los Angeles il 12 marzo 1946. Figlia della celebre cantante e attrice Judy Garland e del regista Vincente [...] una ragazza americana cantante di cabaret nella cupa Berlino dei primi anni Trenta, sulla quale già incombe l'incubo del nazismo. Sally, che conduce una vita libera e disincantata, intreccia una relazione con un giovane studente inglese, Brian, ma il ...
Leggi Tutto
Froelich, Carl (propr. Carl August Hugo)
Giovanni Spagnoletti
Regista tedesco, nato a Berlino il 5 settembre 1875 e morto ivi il 12 febbraio 1953. Fra i principali pionieri del cinema tedesco, fu legato [...] problematiche della (omo)sessualità giovanile, enfatizza e risolve l'impostazione teatrale del testo. All'avvento del nazismo ‒ che il regista, già di tendenze conservatrici, abbracciò immediatamente ‒ F. divenne una delle figure più rappresentative ...
Leggi Tutto
Ruttmann, Walther (o Walter)
Gianni Rondolino
Regista cinematografico tedesco, nato a Francoforte sul Meno il 28 dicembre 1887 e morto a Berlino il 15 luglio 1941. Esponente di rilievo dell'avanguardia [...] storia d'amore e d'amicizia che ne regge la struttura drammatica. Tornato a Berlino a metà del 1933, aderì al nazismo, partecipò alla lavorazione di Triumph des Willens (1935; Il trionfo della volontà) di Leni Riefenstahl ‒ ma il materiale da lui ...
Leggi Tutto
Helm, Brigitte
Federica Pescatori
Nome d'arte di Brigitte Eva Gisela Schittenhelm, attrice cinematografica tedesca, nata a Berlino il 17 marzo 1906 e morta ad Ascona (Svizzera) l'11 giugno 1996. Sebbene [...] . Nello stesso anno la H., sciolto il contratto con l'UFA, sposò un industriale ebreo e, critica nei confronti del nazismo, abbandonò la Germania, trasferendosi prima a Monaco di Baviera, poi in Svizzera; con limitate eccezioni di film in cui compare ...
Leggi Tutto
Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] Dudow con Kuhle Wampe (1932), sulla disoccupazione giovanile, che fu vietato dalla censura; in seguito la politica culturale del nazismo troncò del tutto l’evoluzione del c. tedesco, ridotto a mera funzione di propaganda. In Francia si andò formando ...
Leggi Tutto
Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] la propria riconoscenza e la propria fede, giunsero a compimento una metabolizzazione completa dei rituali presi a prestito dal nazismo e una comunione altrove mai riuscita del tutto. L'attore, in quei momenti, era fisicamente assunto in cielo in ...
Leggi Tutto
Szabó, István
Daniela Angelucci
Regista cinematografico ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Tra gli autori più conosciuti e premiati del suo Paese, rappresentante del nuovo cinema che si [...] di Budapest) e Bizalom, storia di un uomo e una donna che durante la guerra partecipano alla resistenza contro il nazismo, narrata da S. con sicurezza e senza enfasi.
Il riconoscimento a livello internazionale è stato poi confermato dal successo di ...
Leggi Tutto
nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...