Architetto (Königsberg 1884 - Berlino 1967), fratello e collaboratore di Bruno. Dal 1906 al 1911 lavorò nello studio di H. Billing a Karlsruhe; in seguito aprì un suo studio a Berlino, prima di entrare [...] ) con brillanti disegni, mostrando una particolare inclinazione operativa più che teorica. Interrotta la sua attività durante il nazismo, nel secondo dopoguerra divenne professore alla Hochschule für bildende Künste di Berlino (1945-54) e dal 1955 ...
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Attrice (Copenaghen 1881 - ivi 1972). Già nota sulle scene del teatro scandinavo, nel 1910 interpretò Afgrunden (L'abisso) di U. Gad, uno dei primi esempî di cinema erotico che aprì la sua carriera di [...] di personaggi letterarî (Hamlet, 1920; Fräulein Julie, 1921; Hedda Gabler, 1924) e drammaticamente naturalistici (le prostitute di Die freudlose gasse, 1925, e Dirnentragödie, 1927). In seguito all'avvento del nazismo, nel 1936 abbandonò la Germania. ...
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Regista cinematografico bulgaro (Laribrod 1903 - Berlino Est 1963). Realizzò gran parte dei suoi film in Germania. Dopo alcune esperienze teatrali e di collaborazione cinematografica, fatte nel fervido [...] sia per le proposte stilistiche improntate a teorie e tecniche brechtiane. Emigrato in seguito all'avvento del nazismo, tornò nel dopoguerra nella Repubblica Democratica Tedesca, dove realizzò film interessanti come Unser täglich Brot (1949), Familie ...
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Giurista e politologo (n. Katowice 1900 - m. in Svizzera 1954). Avvocato, esercitò la professione nel settore del diritto del lavoro. Socialdemocratico, costretto all'esilio, dal 1933 al 1936 studiò sotto [...] e poi (1942-46) per il Dipartimento di stato. In questo periodo pubblicò la sua analisi, divenuta famosa, del nazismo: Behemoth; the structure and practice of national socialism (1942; trad. it. 1977), nella quale utilizza con grande finezza uno ...
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Scrittrice statunitense (Indiana Creek, Texas, 1890 - Silver Spring 1980). Dopo aver lavorato come giornalista, viaggiò per alcuni anni in Messico e in Europa. Esordì con il volume di racconti Flowering [...] , Ship of fools (1962; trad. it. 1964), opera d'impronta allegorica che affronta con corrosiva ironia la genesi del nazismo. Sostenuta da un solido impianto stilistico, la narrativa della P. s'incentra sull'indagine del controverso retaggio morale e ...
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Storico e uomo politico tedesco (Brema 1858 - Ginevra 1941). Studioso della storia costituzionale del Sacro Romano Impero, collaborò alla pubblicazione dei Deutsche Reichstagsakten, e ne fu direttore (1889-1935). [...] ) e all'Assemblea nazionale di Weimar (1919-20). Presidente dal 1914 al 1929 della Società tedesca per la pace, nel 1927 fu insignito del premio Nobel per la pace insieme col francese F. Buisson. Oppositore del nazismo, nel 1933 si stabilì a Ginevra. ...
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Neufeld, Max (propr. Maximilian)
Stefania Carpiceci
Regista e attore cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Guntersdorf il 3 febbraio 1887 e morto a Vienna il 2 dicembre 1967. Di formazione [...] sempre il favore del pubblico, dall'altro raccolsero solo di rado l'approvazione della critica. Con l'avvento del nazismo, per motivi razziali N. si trasferì dalla Germania nella più tollerante Italia, dove divenne una rappresentante di spicco del ...
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Storico dell'arte tedesco (Königsberg 1893 - Napoli 1959). Studiò a Königsberg e a Berlino con A. Goldschmidt. Influenzato dal pensiero di A. Riegl, in proficuo contatto con personalità quali quelle di [...] questo senso fu la "sala astratta" creata in collaborazione con El Lissitzkij nel 1925 (distrutta). Dimessosi a causa del nazismo nel 1936, D. emigrò negli USA dove insegnò storia dell'arte ed estetica al Bennington College. Tra le sue pubblicazioni ...
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Benito Mussolini
Massimo L. Salvadori
Il duce del fascismo
Benito Mussolini ha dominato la storia italiana per oltre un ventennio, dal 1922 al 1945. Divenuto, negli anni del suo potere, una delle figure [...] è stata assimilata genericamente una serie di regimi autoritari e dittatoriali antidemocratici e antimarxisti, tra i quali il nazismo
L’adesione al socialismo rivoluzionario
Benito Mussolini nacque nel 1883 a Dovia di Predappio, in Romagna, da un ...
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Scultore tedesco (Duisburg-Meiderich 1881 - Berlino 1919). Studiò a Düsseldorf e dal 1910 al 1914 visse a Parigi dove, formatosi sotto l'influsso predominante di A. Maillol, fu anche a contatto con C. [...] e allungate, consumate da una spiritualità intensa e dolorosa (Uomo prostrato, 1915-16; Giovane seduto, 1917-18). Le sue opere, dichiarate dal nazismo arte degenerata, sono in gran parte conservate (dal 1964) nel museo di Duisburg a lui dedicato. ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...