Investigatore di crimini di guerra (Buczacz, Polonia, 1908 - Vienna 2005). Architetto, durante la seconda guerra mondiale fu internato in campi di concentramento nazisti (1941-45). Nel 1947 fondò a Linz [...] un Centro ebraico di documentazione sulle persecuzioni subite dagli Ebrei durante il nazismo, trasferito a Vienna nel 1960. In seguito alle sue ricerche furono individuati numerosi criminali di guerra nazisti, tra cui A. Eichmann, arrestato in ...
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negazionismo
Termine con cui viene indicata polemicamente una forma estrema di storico. Mosso da intenti di carattere ideologico o politico, non si limita a reinterpretare determinati fenomeni della [...] storia contemporanea, ma, con particolare riferimento ad alcuni avvenimenti connessi al fascismo e al nazismo (per es. l’istituzione dei campi di sterminio nella Germania nazista), arriva a negarne l’esistenza. ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] Società delle Nazioni e procedendo d’intesa, in modo alterno, con la Francia e con l’Inghilterra. L’avvento del nazismo in Germania (1933) non incontrò subito le simpatie di Mussolini, allarmato dal nuovo revanscismo germanico. Quando si verificò il ...
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Nella politica internazionale, qualsiasi atteggiamento o attività di Stati, gruppi o partiti tendente a ‘rivedere’, cioè a modificare l’assetto stabilito dai trattati.
Corrente storiografica sviluppatasi [...] avanti, i cui principali esponenti sono R. De Felice ed E. Nolte, volta a rivedere gli studi sul fascismo e sul nazismo, per darne una lettura compiutamente storica, senza pregiudizi ideologici (né di segno negativo, né di segno positivo). Il r. non ...
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ULBRICHT, Walter
Uomo politico, nato a Lipsia il 30 giugno 1893. Falegname, entrato prestissimo nel sindacalismo, aderì nel 1912 alla socialdemocrazia, poi nel 1919 fu spartachista e uno dei fondatori [...] del Partito comunista tedesco (KPD). Deputato al Reichstag dal 1928 al 1933, all'avvento del nazismo si rifugiò all'estero, e nel 1936 fu in Spagna. Dal 1938 nell'URSS, fu durante la guerra membro del comitato "Libera Germania", e compì opera di ...
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Figlia (Bellagio 1837 - Bayreuth 1930) di F. Liszt e della contessa d'Agoult; sposò in prime nozze H. G. von Bülow (1857), in seconde (1870) Wilhelm Richard W., cui diede tre figli e del quale fu preziosa [...] collaboratrice nell'organizzazione del festival wagneriano di Bayreuth. Molto discussi i suoi rapporti col nazismo, di cui fu aperta sostenitrice. Scrisse F. Liszt. Ein Gedenkblatt von seiner Tochter (1911). ...
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Storico britannico (n. Hutton, Essex, 1938). Trasferitosi ventenne in Germania, nel 1963 ha pubblicato The destruction of Dresden (trad. it. Apocalisse a Dresda: i bombardamenti del febbraio 1945, 1965), controverso [...] Maggiore impatto ha avuto Hitler’s war (1977; trad. it. 2001), prima sistematizzazione delle tesi giustificazioniste del nazismo e di ridimensionamento della portata politica e drammatica della Shoah, attraverso le quali ha sostenuto la tesi secondo ...
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pangermanismo
Denominazione dell’ideologia identitaria e del movimento politico tesi a perseguire l’unificazione e la supremazia internazionale dei popoli di stirpe tedesca. Il p. nacque e si sviluppò [...] nazionalismo tedesco e raggiunse la sua virulenta e tragica acme nella prima metà del 20° sec. col trionfo del nazismo. Fu in reazione alla dominazione napoleonica che la coscienza dell’identità germanica si affermò e si diffuse, manifestandosi nelle ...
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PIO XI Papa (XXVII, p. 323)
Paolo BREZZI
Dopo più di due anni di salute cagionevole, morì il 10 febbraio 1939. Intorno al 1931, con il dissidio circa l'Azione cattolica in Italia, la caduta di Primo [...] de Rivera e la proclamazione della repubblica in Spagna, l'avvento del nazismo in Germania, la ripresa dell'ostilità contro la Chiesa nel Messico, un periodo di relativa tranquillità, che potremmo chiamare l'èra dei concordati (quello con la Germania ...
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negazionismo Termine con cui viene indicata una corrente antistorica e antiscientifica del revisionismo la quale, attraverso l'uso spregiudicato e ideologizzato di uno scetticismo storiografico portato [...] a reinterpretare determinati fenomeni della storia contemporanea ma, spec. con riferimento ad alcuni avvenimenti connessi al fascismo e al nazismo (per es., l'istituzione dei campi di sterminio nella Germania nazista), si spinge fino a negarne l ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...