PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] subito nel 20° secolo una ridefinizione importante con la seconda guerra mondiale. L'esigenza di opporsi sia al fascismo e al nazismo da un lato, sia a un eventuale nuovo conflitto mondiale dall'altro, ha avuto l'effetto di spiazzare le culture e ...
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TAYLOR, Alan John Percivale
Emma Ansovini
Storico e giornalista inglese nato a Birkdale (Lancashire) il 25 marzo 1906, morto a Barnet (Hertfordshire) il 7 settembre 1990. Ha insegnato all'università [...] preceduto. Nell'acceso dibattito che seguì la pubblicazione del libro T. fu accusato di sottovalutare la specificità del nazismo e le motivazioni ideologiche, sociali ed economiche che avevano sostenuto la politica estera hitleriana.
Tra le sue opere ...
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Francoforte sul Meno
Città della Germania, nell’Assia. La città deve l’origine alla sua posizione, strategicamente favorevole; in età merovingia i franchi vi edificarono una curtis regia, dove Carlomagno [...] Horkheimer dal 1931, fu trasferito verso la fine degli anni 1930 alla Columbia university, negli USA, a causa dell’avvento del nazismo, per essere poi riportato a F.s.M. nel 1950. Basandosi sul pensiero di Hegel, Marx e Freud, e integrando approcci ...
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(ted. Brandenburg an der Havel) Città della Germania (73.475 ab. nel 2006), nell’omonimo Land, 65 km a O di Berlino. Posta sul fiume Havel con una parte dell’abitato (Nuova Venezia) in un’isola fluviale, [...] che ebbe un ordinamento autonomo), che nel 1919, con la costituzione di Weimar, divenne Land. Questo, soppresso dal nazismo e ricostituito dopo la Seconda guerra mondiale, nel 1949 entrò a far parte della Repubblica Democratica Tedesca. Con la ...
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Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] un significato più specifico e ristretto, che viene utilizzato per indicare dottrine e movimenti politici precisi (comunismo, nazismo, fascismo), accomunati da alcune caratteristiche: la presenza di un retroterra teorico più o meno elaborato, che ...
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Churchill, Winston
Massimo L. Salvadori
Un intrepido condottiero della Seconda guerra mondiale
Winston Churchill è stato uno dei maggiori statisti e leader politici inglesi nella prima metà del Novecento. [...] per Benito Mussolini, da lui considerato un campione della lotta contro il comunismo.
Al comando della lotta contro il nazismo
Quando, dopo il 1933, la Germania nazista si fece sempre più aggressiva, Churchill capì presto che ad Adolf Hitler ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] il giudizio sulle grandi rivoluzioni storiche, sulle leggende nere (Inquisizione, Ebrei ecc.) e sui movimenti totalitari (fascismo, nazismo ecc.). La Rivoluzione francese non cessava di essere il luogo classico dello scontro: il bilancio del secondo ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] in parte anche l'Italia) sembra ricapitolare velocemente la parabola percorsa, tra la fine degli anni Venti e l'avvento del nazismo, dal m. non sovietico (il cosiddetto "m. occidentale") e dai primi esordi della "teoria critica". Ai nomi di Lukács e ...
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anticomunismo
Con a. si intende tanto l’antagonismo ideologico e religioso nei confronti del comunismo, quanto l’attività organizzata di Stati e movimenti politici avversi all’Unione Sovietica. La mobilitazione [...] dei crimini del comunismo. Un capitolo molto importante dell’a. è la riflessione sul che associa sotto la stessa categoria quelle che posso essere considerate come le tre grandi esperienze totalitarie del Novecento: fascismo, nazismo e comunismo. ...
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Resistenza
Luca Baldissara
Precisazioni storiche e concettuali
In età contemporanea, ossia nell'epoca di eserciti nazionali che esprimono il 'popolo in armi', le manifestazioni di r. assumono un profilo [...] esportare i principi antidemocratici e antibolscevichi del nazismo.
Questo modello di guerra si concretizzava in 1942, infatti, l'organizzazione dei gruppi che si opponevano al nazismo nei Paesi occupati era stata una prerogativa della Gran Bretagna. ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...