KERÉNYI, Károly
Angelo BRELICH
Storico delle religioni, nato a Temesvár (allora in Ungheria) il 19 gennaio 1897. Specializzatosi in filologia classica, sin dal principio della sua attività scientifica [...] di Pécs (dal 1936) e a quella di Szeged (dal 1940), nel 1943 preferì abbandonare l'Ungheria minacciata dal nazismo, trasferendosi in Svizzera e rinunciando all'attività accademica. Per alcuni anni svolse attività nell'Istituto di C. G. Jung ...
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PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] XI decise di far preparare alla fine di giugno del 1938, la svolta della posizione papale nei confronti della Germania e del nazismo, il passaggio da testi di compromesso, come la Non abbiamo bisogno del 1931, a condanne più chiare e più dure, come l ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] . Il discorso di Pio XII del 2 giugno 1945, a guerra appena finita, ricostruisce la linea seguita dalla Santa Sede davanti al nazismo, e in specie con l'enciclica del 1937, per sottolineare che i disastri degli anni 1939-1945 furono dovuti anche allo ...
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Eugenio Pacelli (Roma 1876 - Castel Gandolfo 1958). Fu nunzio apostolico (dal 1920) a Berlino, segretario di Stato e collaboratore di Pio XI. Eletto papa (1939) alla morte di questi, si pronunciò più volte [...] le relazioni, senza riuscirvi. Nello stesso tempo il Sant'Uffizio condannò alcune aberrazioni della teoria e della pratica del nazismo: l'eutanasia, messa in campo per sopprimere coloro che il regime considerava «non meritevoli di vita» (2 dic. 1940 ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] no»36. Nel 1933 la Santa Sede firmò il concordato con la Germania di Hitler, dopo che era venuta meno l’iniziale condanna del nazismo da parte dei vescovi tedeschi. La voce del pontefice non si udì mai di fronte a drammatici passaggi come le leggi di ...
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CICOGNANI, Gaetano
Luciano Osbat
Nato a Brisighella (Ravenna) il. 26 nov. 1881 da Guglielmo e da Anna Cecioni, fu fratello di Amleto; frequentò il seminario a Faenza, e fu ordinato sacerdote il 24 dic. [...] dovute spiegazioni e, ritornato in patria, modificò completamente il suo giudizio sugli avvenimenti, adeguandosi alla condanna del nazismo contenuta nell'enciclica di Pio XI dell'anno precedente (Mit brennender Sorge) ed alle precise direttive della ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] Intesa.
A livello ideologico, la seconda guerra mondiale segnò il fallimento del romanticismo politico e del tentativo, intrapreso dal nazismo, di attuare - appunto su quella base - una restaurazione politica. Già nel Terzo Reich si era giunti a una ...
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L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva [...] personalità del regime e la generale impopolarità nell’opinione pubblica.
Nel secondo dopoguerra, dopo la sconfitta del nazismo, manifestazioni di a. sono state per lo più limitate alle episodiche attività di singoli movimenti neonazisti, peraltro ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] più insondabile, le teorie razziali - almeno fino agli anni quaranta del Novecento, culminati con gli orrori del nazismo - sono state sostenute sulla base di interpretazioni pseudoscientifiche. D'altra parte, la similitudine e continuità tra etnia ...
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fanatismo
Stefano De Luca
Esaltazione cieca e pericolosa
Per fanatismo si intende la devozione incondizionata a una qualsiasi idea o concezione. Il fanatico è una sorta di 'esaltato', completamente [...] è stato comune, sia pure con significative differenze, alle grandi ideologie totalitarie (totalitarismo) del Novecento: comunismo, nazismo e fascismo. Privi di ogni dubbio sulle proprie idee, intolleranti verso quelle degli altri, pronti a usare ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...