Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] Dudow con Kuhle Wampe (1932), sulla disoccupazione giovanile, che fu vietato dalla censura; in seguito la politica culturale del nazismo troncò del tutto l’evoluzione del c. tedesco, ridotto a mera funzione di propaganda. In Francia si andò formando ...
Leggi Tutto
PASINETTI, Pier Maria
Vincenzo Caporale
PASINETTI, Pier Maria. – Secondo di due figli, nacque a Venezia il 24 giugno 1913, da Carlo, medico primario all’ospedale civile di Venezia e libero docente all’Università [...] . Dalla Germania, dove rimase come studente a Berlino e lettore di italiano a Gottinga assistendo all’affermazione del nazismo, ottenne il trasferimento solo nel 1942. Raggiunse dapprima la Svezia, dove continuò a dedicarsi all’insegnamento e diresse ...
Leggi Tutto
Orlev, Uri
Margherita d’Amico
L’arte della sopravvivenza
Cresciuto in mezzo agli orrori della persecuzione nazista, Uri Orlev, scrittore polacco di famiglia ebrea, ha tratto da esperienze di vita la [...] ragazzo, corri del 2001, ispirato alla vera storia di Yoram Friedman un ragazzo scampato alla persecuzione, lo scenario è quello del nazismo in Polonia. A otto anni il protagonista perde la madre, e le ultime parole del padre ucciso sono: «Ti ordino ...
Leggi Tutto
{{{1}}}
Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università [...] avvicinato al fascismo italiano (Jefferson and/or Mussolini, 1935) e dimostrava un interesse misto a diffidenza per il nazismo tedesco. Negli anni Quaranta, iniziò a pubblicare su Il Meridiano di Roma (gli articoli sono raccolti in Idee ...
Leggi Tutto
FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] questo suo primo contatto con soldati di Paesi che ai suoi occhi rappresentavano la libertà e la lotta contro fascismo e nazismo. Quando arrivò il via libera dalla Resistenza li accompagnò lei stessa con il padre, in un lungo viaggio in bicicletta ...
Leggi Tutto
Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] , che Thomas Mann userà nel Doctor Faustus (1947) fingendo che a documentare il demonico destino dell'arte moderna e del nazismo sia un onesto professore che lo registra senza capirlo, era già stata impiegata da Conrad nel romanzo Under western eyes ...
Leggi Tutto
Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] ), fino a svanire del tutto nel Novecento, esclusa la ripresa programmata dei discorsi politici totalitari (fascismo e nazismo). Dopo di allora, l’artificio più ampolloso dell’amplificazione viene messo da parte e si profilano nuovi espedienti ...
Leggi Tutto
Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] ottennero completa libertà ed eguaglianza civile e politica; lo stesso avvenne in Polonia nel 1919.
L’avvento del nazismo in Germania produsse la più grave persecuzione antiebraica registrata nella storia; iniziata nel 1933 con la promulgazione delle ...
Leggi Tutto
ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] Nouvelle Revue Française. Il fervore artistico di quella Babele intellettuale che fu la Berlino tra il 1918 e l'avvento del nazismo lo affascina, ma anche lo sgomenta, perché l'A. v'intravede il cammino dell'Europa verso la sua rovina. Documento di ...
Leggi Tutto
I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] con un ordine, un rigore, un equilibrio, con una complessa identità che la cieca volontà di potenza del nazismo aspirava a distruggere dalle fondamenta.
La scelta di Eliot si incontrava con l'inquieta interrogazione che lo scrittore austriaco ...
Leggi Tutto
nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...