Regista, nato ad Amburgo il 14 febbraio 1891. Nella sua città iniziò la carriera come attore e Dramaturg (consulente letterario): ancora molto giovane, nel 1918, riuscì a far valere le sue grandi qualità [...] M. Reinhardt e poi, nel 1925, al Teatro di stato. Anche come regista cinematografico ottenne grande successo ma il nazismo, sapendolo suo avversario, gli permise solo una produzione di scarso rilievo. Dopo il crollo del regime riprese subito la sua ...
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Regista cinematografico bulgaro (Laribrod 1903 - Berlino Est 1963). Realizzò gran parte dei suoi film in Germania. Dopo alcune esperienze teatrali e di collaborazione cinematografica, fatte nel fervido [...] sia per le proposte stilistiche improntate a teorie e tecniche brechtiane. Emigrato in seguito all'avvento del nazismo, tornò nel dopoguerra nella Repubblica Democratica Tedesca, dove realizzò film interessanti come Unser täglich Brot (1949), Familie ...
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Neufeld, Max (propr. Maximilian)
Stefania Carpiceci
Regista e attore cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Guntersdorf il 3 febbraio 1887 e morto a Vienna il 2 dicembre 1967. Di formazione [...] sempre il favore del pubblico, dall'altro raccolsero solo di rado l'approvazione della critica. Con l'avvento del nazismo, per motivi razziali N. si trasferì dalla Germania nella più tollerante Italia, dove divenne una rappresentante di spicco del ...
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Regista cinematografico (Roudnice nad Labem 1885 - Vienna 1967); scrittore e commediografo, regista teatrale alla Neue Wiener Bühne, esordì nel cinema con K. Frölich, come attore (Im Banne der Kralle, [...] , 1931), il suo capolavoro. Nei film successivi (girati in Francia, USA, Germania durante e dopo il nazismo, Italia), fra compromessi produttivi e scelte artistiche e ideologiche non sempre coerenti, raggiunse risultati diseguali. Recano comunque ...
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Oswald, Richard
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Richard W. Ornstein, produttore e regista cinematografico austriaco, nato a Vienna il 5 novembre 1880 e morto a Düsseldorf l'11 novembre 1963. Tra [...] Ewald André Dupont e Lupu Pick. Oltre a numerosi lavori di genere o di puro intrattenimento, prima dell'avvento del nazismo realizzò alcuni importanti film progressisti come Dreyfus (1930) o Der Hauptmann von Köpenick (1931), dalla celebre pièce di C ...
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Gebühr, Otto
Serafino Murri
Attore cinematografico tedesco, nato a Kettwig il 29 maggio 1877 e morto a Wiesbaden il 14 marzo 1954. Nonostante le sue eccellenti doti recitative, G. divenne molto popolare [...] film storico-propagandistici. Tra le collaborazioni artistiche più assidue, va annoverata quella con il regista, aderente al nazismo, Veit Harlan, al quale G. restò legato come interprete anche nel secondo dopoguerra.
Abbandonati gli studi umanistici ...
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Lorre, Peter
Serafino Murri
Nome d'arte di László Löwenstein, attore e regista cinematografico, nato a Rosenberg (od. Ružomberok, Repubblica Slovacca), nella parte ungherese dell'impero austro-ungarico, [...] sua carriera, con una varietà di toni che spaziano dal macabro al grottesco. Lasciata la Germania in seguito all'ascesa del nazismo, lavorò a Londra con Alfred Hitchcock e quindi a Hol-lywood, dove l'astuta mimica del suo volto sgraziato, dagli occhi ...
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Goretta, Claude
Ester C. de Miro d'Ajeta
Regista cinematografico svizzero, nato a Ginevra il 23 giugno 1929. Tra i maggiori esponenti del cinema svizzero, ha mostrato nei suoi film situazioni e personaggi [...] in un cineclub di Ginevra film del Neorealismo italiano, della Nouvelle vague e documentari sociali tedeschi censurati dal nazismo, durante un soggiorno a Londra in compagnia dello stesso Tanner, G. entrò in contatto con la scuola documentaristica ...
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Cabaret
Antonio Faeti
(USA 1971, 1972, colore, 134m); regia: Bob Fosse; produzione: Cy Feuer per Allied Artists/ABC; soggetto: dall'omonima commedia musicale di Joe Masteroff, ispirato al testo teatrale [...] di abortire. Le vicende di Sally e Brian si intrecciano con quelle di altri personaggi, in un quadro sociale in cui il nazismo è alle porte. In particolare, la storia dell'ebrea Natalia, divisa dal suo innamorato per questioni razziali, e quella del ...
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DEFA
Marco Scollo Lavizzari
Sigla di Deutsche Film Aktiengesellschaft, ente cinematografico di Stato della Repubblica democratica tedesca (DDR), istituito con licenza delle autorità sovietiche di occupazione [...] film sul mostro di Düsseldorf. La guerra era finita, ma rimaneva valido per la D. l'imperativo di sradicare il nazismo dalle coscienze e smascherare i criminali pronti a riciclarsi con nuove identità. Sul passato nazista si concentrò anche il film di ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...