Bergman, Ingmar (propr. Ernst Ingmar)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico e teatrale svedese, nato a Uppsala il 14 luglio 1918. Autore fortemente radicato nella cultura teatrale e letteraria del [...] di Weimar e che offre una lettura a posteriori (non senza venature autobiografiche) della nascita del nazismo; il dramma borghese Höstsonaten (1978; Sinfonia d'autunno), orchestrato intorno all'interpretazione magistrale delle due protagoniste ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] profonda crisi di identità, la divisione schizofrenica e la contraddizione inconciliabili nell'immaginario tedesco, alla vigilia del nazismo.
Il cinema classico americano
Per gli s. il sonoro implicò all'inizio una crescente specializzazione, con la ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] insensato. Sentì invece, successivamente, il bisogno di parlare al mondo, da vero 'tribuno', di fronte agli orrori del nazismo: e così, in The great dictator, tornò per l'occasione al vecchio, sempiterno tema del doppio e delle somiglianze ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] dal regista. Fu il caso di Ford e di Hawks.Anche molti r. europei emigrati a Hollywood, a causa dell'avvento del nazismo e dello scoppio della Seconda guerra mondiale, per es. Jean Renoir e Fritz Lang ‒ i quali si trovarono improvvisamente a passare ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] che gli assomigli per complessità e acutezza di contraddizioni. L'arte che documenta la resistenza contro il fascismo, il nazismo e il franchismo costituisce un materiale molto ricco per una storia politica dell'arte, che, a seconda dei diversi ...
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Stati Uniti
Franco La Polla
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti
Se il cinema è un'invenzione francese, il suo radicale sfruttamento in senso spettacolare appartiene senza dubbio agli Stati [...] i Trenta ‒ un magnifico territorio per comprendere quale davvero fosse il polso della nazione.
L'ascesa al potere del nazismo nel 1933 portò non pochi registi e intellettuali tedeschi a fuggire dalla madre patria verso il nuovo continente: Fritz Lang ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] (1947), nei quali l'attore muove una profonda critica ai ritmi sfrenati di produzione delle industrie, all'ideologia del nazismo e alla società tesa solo all'arricchimento.
Il neorealismo
In Italia, alla fine della Seconda guerra mondiale, nasce il ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] . Hamsun (1996) demolisce invece la personalità del famoso scrittore norvegese che aveva simpatizzato a suo tempo con il nazismo. La Ullmann, invece, dopo un paio di buone produzioni norvegesi, è diventata la continuatrice del cinema di Bergman ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] 202). Quando scriveva i Minima moralia, Adorno era residente negli Stati Uniti, dove era dovuto emigrare a causa del nazismo.
Era la moderna società statunitense che egli descriveva indirettamente nel libro, ed era il cinema americano che egli aveva ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] di comunicazione nella diffusione di idee e valori, il cinema non si è negato al possesso della politica. Fascismo, nazismo, comunismo, e anche l'iniziativa democratica, antifascista degli Stati Uniti, per es., del cinema hanno fatto uso come utile ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...